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La paura, quella vera: quando i film sono ispirati alla realtà

Il 31 ottobre, si sa, è conosciuta come la notte più macabra e terrificante dell’anno.

Le radici celtiche in cui affonda l’ormai tanto amato giorno di Halloween sono ben note, così com’è noto ed evidente che con il passare dei secoli le cose siano cambiate e la festa originariamente legata ai riti per la fine dell’estate e successivamente connessa al culto dei morti cristiano, si sia trasformata prendendo il carattere che oggi tutti conosciamo e sfociando, soprattutto negli ultimi anni, nel mero consumismo. Così, a farla da padrone nell’ormai antica festa celtica di Semhain, sono le leggende legate a personaggi come Jack O’Lantern, vampiri, streghe, il buio, la notte, i rituali, l’occulto.

Si consiglia di accompagnare la lettura dell’articolo con la melodia del regista, sceneggiatore, musicista e compositore John Carpenter Halloween Theme 1978. 

Sicuramente la concezione che abbiamo della morte, dell’aldilà e di una seconda vita ultraterrena ha contribuito a regalare a questo giorno quel tono lugubre, macabro e oscuro che tanto ci affascina. Tale atmosfera di terrore viene oggi esorcizzata da feste, maschere e giochi ormai tipici di questo giorno. I più giovani esaltano l’aspetto orrido di Halloween ricorrendo alle maschere dei personaggi horror più famosi nella storia del cinema divertendosi con il famoso “dolcetto o scherzetto” o iniziando la classica maratona di film horror.  E diciamocelo pure: quando è suggestivo guardare certi film proprio in questa notte di paura e terrore?

E se vi dicessi che “certi film” non sono solo frutto della mente del regista ma sono più vicini alla realtà di quanto immaginiamo?

Avete capito bene. Tim Burton in un’intervista disse che per lui “i mostri, le creature un po’ bizzarre, sono i personaggi più vicini alla realtà”. E non ha tutti i torti se pensiamo che non sempre le storie più terrificanti nascono della fantasia dei registi; i film tratti dal reale sono molti.

Sono più che sicura che tutti conosciate abbastanza bene la storia di Anneliese Michel, la ragazza tedesca che ispirò il film L’esorcista o che il personaggio di Norman Bates, il protagonista del film Psyco, sia basato su un serial killer realmente esistito noto come Ed Gein che al momento del suo arresto venne trovato con nove maschere di pelle umana. O ancora che la bambola Annabelle sia ancora oggi rinchiusa in una teca e benedetta almeno una volta alla settimana.

Ma se credete che i film ispirati al reale siano finiti qua, vi sbagliate di grosso.

Di seguito alcuni dei film che da oggi in poi guarderete, se lo farete, con occhi diversi.

Le colline hanno gli occhi

Le colline hanno gli occhi è una pellicola nata nel 1977 dal genio di Wes Craven, noto regista americano. Sia l’originale di Craven che il remake del 2006 di Alexandre Aja – sicuramente più inquietante visto che al fatto reale aggiunse anche le dannose conseguenze provocate dalle scorie nucleari di Chernobyl, Nagasaki e Hiroshima – fanno riferimento ad una inquietante realtà: la storia di Sawney Bean, il capo di un clan scozzese che nel sedicesimo secolo uccise e mangiò più di mille persone.

Il film racconta la storia di una famiglia che durante il viaggio che li avrebbe portati a Los Angeles attraversa il deserto del Nevada, passando in una strada vicino alle colline dove viene aggradita da un gruppo di ex minatori cannibali.

La storia reale infatti vuole che Bean, incapace di avere successo nel mondo del lavoro, si trasferì con la compagna in una caverna nel South Ayrshire uccidendo e mangiando oltre mille persone con l’aiuto dei loro sei figli e trentadue nipoti, risultati di una lunga serie di incesti. Nessuno, per oltre venticinque anni, si accorse della presenza dei cannibali in quella zona nonostante l’area dove avevano vissuto i Bean fosse considerata mortalmente pericolosa. La verità venne a galla quando un sopravvissuto all’aggressione riuscì a fuggire e a raccontare tutto. Il clan fu presto arrestato e mentre gli uomini furono lasciati morire dissanguati dopo avergli amputato i genitali e gli arti, le donne e i bambini furono bruciati vivi per ordine di Re Giacomo VI.

The Conjuring

Uno dei cult più noti del 2013 lo dobbiamo a Jams Wan che con The Conjuring ha portato alla ribalta il genere horror. Gli amanti del genere che stanno leggendo questo articolo già conosceranno sicuramente la trama.

La vera storia vuole che nel 1971 i coniugi Perron e i loro cinque figli si trasferirono a Harrisville, nel Rhode Island, in una vecchia abitazione nota per i tragici avvenimenti che avevano colpito i precedenti inquilini. Sin da subito nella nuova tenuta dei Perron si verificarono strani fenomeni paranormali che sfociarono, con il tempo, in vere e proprie manifestazioni ai danni degli abitanti della casa. Fu proprio per questo motivo che vennero fatti intervenire i coniugi Ed e Larraine Warren, noti demonologi ed esperti del paranormale che si occuparono anche di altri strani accadimenti (vedi anche la stessa storia di Annabelle). Secondo le indagini condotte dai Warren la casa era effettivamente infestata dallo spirito di Bathsheba Sherman, una donna, additata come strega, vissuta in quella stessa casa nel XIX secolo, che prese di mira proprio la signora Perron. Dopo alcuni atti di violenza che videro Carolyn Perron protagonista, i coniugi Wanner decisero di benedire la casa e di sottoporre la donna ad un esorcismo. La figlia della donna asserì in un’intervista che sentì la madre parlare in una lingua sconosciuta la notte dell’esorcismo e che il suo corpo venne scaraventato per oltre sei metri. Nonostante l’esorcismo non ebbe i risultati sperati, Roger Perron chiese ai Warren di non occuparsi più del caso, decisi a vivere quell’esperienza da soli. Gli episodi paranormali continuarono fino al 1980 e ancora oggi, testimoni i nuovi acquirenti dell’abitazione, Cory e Jennifer Heinzen, le manifestazioni continuano senza remore.

L’ultimo film che vi segnaliamo è Il Messaggero.

Il Messaggero è un film del 2009 diretto da Peter Cornwell e racconta la storia di un’infestazione demoniaca all’interno di una casa che si scoprirà poi essere stata un’ex casa funeraria acquistata a buon prezzo da una famiglia americana perché vicina all’ospedale dove il figlio, malato di cancro, faceva le terapie. E anche questa, come avete ben potuto immaginare, è tratta da una storia vera.

Nel 1986 infatti, la famiglia Snedeker si trasferì in un’abitazione nel comune di Southington poiché vicina all’UCONN Hospital dove il figlio della coppia ero solito sottoporsi alle terapie per la cura del cancro. Nonostante la famiglia sapesse che anni prima l’abitazione fosse stata un’ex casa funeraria, decise comunque di trasferirsi soprattutto per una questione di comodità. Ma la serenità che si aspettavano durò poco a causa dei vari episodi paranormali che iniziarono a manifestarsi proprio a discapito del figlio malato che, oltre ad avvertire delle strane presenze nella propria stanza, iniziò a manifestare un carattere cupo e scontroso. La famiglia e lo stesso ragazzo non ci badarono credendo che potesse essere una suggestione causata dalle cure ma quando gli eventi si fecero sempre più intensi e spaventosi (la famiglia racconta di piatti spariti, di acqua dal colore rosso e dall’odore ferreo) gli Snedeker furono costretti a richiedere l’intervento degli ormai famosi coniugi Warren che, oltre a trasferirsi nell’abitazione, asserirono che il caso fu molto più spaventoso di quello che si vede nel film.

In ogni caso, grazie all’aiuto dei Warren si venne a conoscenza del fatto che i proprietari delle onoranze funebri non si erano limitati solo a preparare i cadaveri all’imbalsamazione e alla sepoltura ma furono accusati di necrofilia e riti satanici: atti che avrebbero scatenato le forze maligne che, a detta della famiglia Snedeker, avrebbero addirittura violentato fisicamente due dei membri della famiglia. Il caso si chiuse definitivamente nel settembre del 1988 quando, con il permesso del Vaticano, i Warren riuscirono a praticare un esorcismo. Da allora nessuna presenza oscura si è manifestata in quella dimora.

Adele De Prisco

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