Therian: quale animale scegli?
“Koda fratello orso”, il celebre film di animazione della Disney, racconta la storia di un giovane che si trasforma nel suo animale totem: l’orso.
Sembra qualcosa che può accadere solo attraverso lo schermo, in realtà esistono delle comunità che desidererebbero provare questa sensazione almeno una volta nella vita. Si tratta dei therian, individui che pensano di essere intrappolati in un corpo umano, e di custodire un legame spirituale e psicologico con un’altra specie.
Il termine deriva dal greco, che significa bestia o animale selvatico, ma la parola è stata ripresa da alcune comunità online negli anni 2000, per identificare una categoria di persone che ritengono di appartenere ad animali reali.
Questa specificazione fu effettuata proprio per distinguere i therian dai otherkin, coloro che invece si identificano con esseri mitologici, come elfi o draghi.
Tornando alla comunità online, questa si è diffusa grazie ad alcuni forum dedicati proprio al tema dell’identità non convenzionale.
I therian hanno un linguaggio e alcuni concetti che li identificano distinguendoli da altri tipi. Ad esempio, il theriotipe è l’animale con cui si identificano, e lo shifting è un’esperienza in cui le persone sentono emozioni e percezioni simili all’animale di appartenenza.
Questo aspetto è molto interessante, in quanto, assumono posture, movimenti e versi caratteristici, addirittura si parla di cambiamento dello stato mentale o della sensazione di sentire le parti del corpo di un animale, come coda e orecchie.
Sebbene tutto ciò possa sembrare strano e insolito, grazie alle comunità online, queste esperienze si sono normalizzate, portando sempre più persone a conoscersi e ad uscire dall’isolamento sociale per condividere questa nuova identità.
È importante comprendere che non si tratta di una malattia, ma i therian sentono che l’animale rappresenti la propria personalità ed emozione, rendendolo parte della propria identità.
Inoltre, queste persone provano una profonda empatia verso gli animali e un senso di appartenenza alla natura, cercando anche di normalizzare queste esperienze nella vita di tutti i giorni.
E tu ne avevi mai sentito parlare?
Martina Maiorano
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