Senza rimpianti, senza rimorsi
Senza rimpianti senza rimorsi è il nuovo libro di Simona Milanese, medico – psicoterapeuta, ricercatrice e formatrice al Centro di Terapia Strategica di Arezzo.
All’ interno dell’ opera affronta la definizione e il significato di tali termini, per giungere poi ad una conclusione universale “accogliere le emozioni, trasformarle in risorse, in uno strumento capace di condurre verso il cambiamento”.
Durante il podcast culturale “Il posto delle parole” , una vera e propria produzione digitale curata da Gabriella Greison, la Milanese in una intervista ha avuto modo di approfondire gli argomenti trattati.
Di seguito, una parte di questa.
Che cosa è il rimpianto e cosa è il rimorso?
Il rimpianto è un dolore, una sofferenza per qualcosa che non c’è, o che non c’è mai stato. Quindi noi immaginiamo quel momento, quella vita che non abbiamo mai avuto o che non abbiamo più e soffriamo per la perdita di queste cose.
Quindi il rimorso è una emozione fortemente legata all’ immaginazione, poiché l’ essere umano ha una capacità di immaginazione illimitata, sono illimitati anche i rimpianti nei quali possiamo inciampare.[…].
Prendiamo questo immaginario e lo confrontiamo con la realtà che nella sua migliore versione è comunque imperfetta. Quindi è una emozione struggente, fortemente malinconica e immaginifica, legata proprio al senso di perdita di qualcosa che non c’è mai stato o che non c’è più…
Il rimorso è profondamente diverso; spesso confuso con il rimpianto, ma il rimorso è una emozione reale e concreta.
Esso è legato a un fatto, a qualcosa che abbiamo evitato di fare e che ha causato sofferenza a qualcuno o che ha violato una regola importante.
È quindi, un rimorso, e un dolore che ci costringe a rivivere continuamente lo stesso episodio, nel tentativo di assolverci e ci costringe a riconciliarci e che presenta un carattere mordente.
Tale distinzione è importante perché la via d’uscita da queste due emozioni è differente.
Il rimpianto è una emozione esistenziale e quindi ci porta a riconsiderare le nostre scelte e a rivedere il passato come un maestro per scegliere un presente e un futuro migliore ci aiuta a capire cosa è importante per noi.
Il rimorso è una emozione sociale. Ci porta a riconciliarci con la persona, con il gruppo, con la società”.
Altro tema delicato affrontato dalla psicoterapeuta Milanese all’ interno del suo saggio è quello della sofferenza.
La dott.ssa la definisce come una leva che spinge ad avere coraggio, a sciogliere gli ormeggi per gonfiare le vele e navigare verso il largo.
“Il messaggio importante che volevo veicolare attraverso questo saggio è che non ci sono emozioni inutili. Madre Natura non ci avrebbe mai dato una emozione inutile, però esistono emozioni gestite, e quindi in questo caso rimorso e rimpianto, nello specifico ha una funzione ben precisa “Hai perso questo? Fai qualcosa di differente”. […]
In questi casi il perdonarsi è un processo fondamentale; riconoscere la propria responsabilità in quanto è accaduto, ricordarlo come se fosse un evidenziatore, ma non per flagellarsi per evitare semplicemente che accada di nuovo. Nel cammino verso la crescita il perdono non basta. Deve essere seguito dal pentimento. Dal latino paenitere, cioè “essere dispiaciuto” , quindi è necessario conciliare sia il dispiacersi sia avere la ferma volontà di cambiare.
Tale operazione non è semplice e necessita dell’ aiuto di un/a professionista.
Marika A. Carolla
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