Lo Stronzo Geniale di Raffaella Ferré: guida ironica a Nino Sarratore e alle relazioni tossiche

L’Amica Geniale, la celebre tetralogia di Elena Ferrante, che con il suo primo volume è stata incoronata miglior libro del 21° secolo dal New York Times, ha affascinato lettrici e lettori di tutto il mondo, continuando a generare analisi, discussioni e nuove interpretazioni.
Ma i libri e la fortunata serie televisiva ci hanno lasciato un’eredità scomoda, una figura tanto poliedrica quanto detestabile: Nino Sarratore.
Con i suoi comportamenti tossici e ambigui, suscita subito un senso di sorellanza in chi, un tipo così, lo ha incontrato davvero. Ed è subito “Nino Sarratore Merda”, uno slogan che unisce e racconta perfettamente quanto sia diffuso il fastidio verso questo personaggio.
Da un romanzo non si trae solo intrattenimento, ma anche spunti per la vita reale: da qui nasce l’idea “geniale” di Raffaella R. Ferré, che ne Lo Stronzo Geniale – Guida semiseria ai Nino Sarratore, pubblicato da Colonnese Editore nella collana Passaggi, elabora spunti e analisi sul prototipo del “Sarratore”, ironizzando con sagacia sul personaggio magistralmente creato da Ferrante.
Da personaggio a fenomeno sociale: chi è il “Nino Sarratore”
Lo Stronzo Geniale è una disamina sarcastica, puntuale e acuta sull’archetipo dello “stronzo geniale”, un personaggio pericoloso perché colto, sensibile e non cattivo in maniera manifesta, a differenza di Marcello e Michele Solara o di Stefano Carracci, alcuni tra gli uomini della saga.
Con la sua gentilezza e il fascino dell’intellettuale tormentato, Nino Sarratore riesce a conquistarti perché sembra diverso dagli altri ragazzi, eppure forse è persino peggio, perché delle “tasse emotive da pagare con mora”, che sconterai a causa sua, se ne frega altamente:
“Nino è la rappresentazione scenica e farsesca di una serie di comportamenti maschili e dinamiche relazionali tossiche così radicati nel nostro tessuto sociale da risultare, più che universali, usuali.”
Nino Sarratore: tra red flags e comportamenti patologici
Può un personaggio immaginario essere così realistico da riuscire a raccontare bene così tanto di noi e delle nostre relazioni con certe red flags ambulanti? La risposta è sì:
“In fondo, di buono, in Nino c’è una lente d’ingrandimento: se lo usiamo come strumento d’indagine, possiamo scoprire un paio di cose interessanti anche su noi stessi.”
Ne Lo Stronzo Geniale, Ferré include un “Dizionario Comportamenti Sarratoriani”, ovvero un elenco di atteggiamenti tossici che caratterizzano il personaggio di Nino. Pur senza voler psicanalizzare un personaggio letterario, le sue azioni lo rendono riconoscibile come narcisista manipolatore:
“[…] manipola, sfugge, seduce, tradisce e sparisce proprio quando gli altri personaggi pensano di averlo capito, di poter contare su di lui e, soprattutto, di amarlo o di volergli bene.”
Dalla Nice Guy Syndrome al Ghosting il passo è breve: il Sarratore porta avanti uno schema incoerente e anomalo agli occhi della vittima, ma piuttosto ciclico e prevedibile, in cui l’epilogo è uno solo: la riapparizione, dopo essersi eclissato.
Tutte siamo state Lenuccia
Purtroppo, “per fare di un Sarratore un Sarratore, serve una Lenù”: tutti almeno una volta nella vita siamo stati la Lenuccia di qualcuno, intrappolati nella morsa di una dinamica tossica di certe relazioni.
Per Elena, Nino diventa un puzzle da risolvere, incuriosita da quel “qualcosa che lo mangia dentro”.
Ferré analizza la figura di Nino nel contesto sociale, mostrando che è tuttavia molto diffusa la tendenza a criticare Elena per esserci cascata:
“Quando diamo o sentiamo qualcuno dare della stupida a Lenù invece di stigmatizzare la manipolazione emotiva di Nino, stiamo rivelando che, nella nostra cultura, ci piaccia o meno, è più facile e quasi naturale e spontaneo, notare e criticare le possibili mancanze di una donna in luogo delle evidenti cattive intenzioni di un uomo.”
Ne Lo Stronzo Geniale l’autrice invita inoltre a riflettere sulle proprie esperienze di relazioni tossiche e manipolative, proponendo inoltre una soluzione per mettere la parola “fine” al legame e liberarsi dall’ombra che ha lasciato nella nostra vita. Si tratta di un’esercitazione pratica, presentata nell’ultimo capitolo: un esercizio di scrittura che ha l’obiettivo di permetterci di scriverci da sole l’addio che lui non ci darà mai.
Tra filosofia e cultura pop: musica, cinema e dintorni
Il libro esplora in maniera brillante la letteratura, la filosofia e la cultura pop, passando da citazioni di Marx, Hegel e Nietzsche a riferimenti musicali che spaziano da Taylor Swift a canzoni neomelodiche, come Annarè di Gigi D’Alessio, senza trascurare il cinema, con analisi di personaggi come Daniel Cleaver di Bridget Jones o Mr. Big di Sex and the City.
Non mancano inoltre riferimenti a ormai celebri “tipi” napoletani come il Malessere, geloso e possessivo, che tuttavia non rispecchia appieno il personaggio di Nino Sarratore, a cui manca la componente definita dall’autrice “da parassita che infetta l’esistenza di fidanzata, familiari, e di chiunque lo circondi”.
Il tono ironico e leggero di Ferré aiuta a digerire la pesantezza del tema delle relazioni tossiche, rendendo Lo Stronzo Geniale piacevole e accessibile a tutti.
Lo Stronzo Geniale però a Natale: la limited edition natalizia
È passato esattamente un anno dall’uscita de Lo Stronzo Geniale nel 2024 e, per l’occasione, Raffaella R. Ferré e Colonnese Editore hanno pensato a un capitolo natalizio inedito, fuori commercio: la limited edition Lo Stronzo Geniale però a Natale.
Diventato un piccolo caso editoriale, con tre ristampe e copie presto esaurite, il libro ha ottenuto tanto riscontro da lettrici e lettori, che continuano a riconoscere i “Sarratore” della propria vita.

Ebbene, se pensavate che Nino Sarratore fosse pericoloso durante l’anno, aspettate di vederlo in azione a Natale: come ci si difende da un tipo così nell’atmosfera natalizia, tra ricomparse improvvise e buoni sentimenti?
Lo Stronzo Geniale però a Natale ci corre in aiuto, continuando a esplorare la figura di Nino anche nelle occasioni più inaspettate, come le feste natalizie: un vero e proprio manualetto tascabile di autodifesa emotiva durante le feste, da leggere soprattutto se un Nino si aggira ancora nei paraggi.
Oltre a un’analisi del Natale nei romanzi della tetralogia, “momento in cui Nino Sarratore compare, scompare, o – più spesso – entrambe le cose nel giro di quarantott’ore”, Ferrè ci fornisce un survival kit, da leggere rigorosamente con Esibizionista di Annalisa in sottofondo.
Sono “Le 10 regole di sopravvivenza natalizia allo Stronzo Geniale”, ovvero una raccolta di consigli pratici per non cadere nella trappola dei propri “Personal Nino”. Tra queste, la prima regola è Vietato guardare Love Actually o Serendipity perché, come abbiamo imparato, che sia Natale o meno, Lo Stronzo Geniale non cambierà.
Per festeggiare inoltre l’uscita di questa limited edition, è stata organizzata la Tombola Geniale, una tombola letteraria che si terrà il 12 dicembre presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli alle ore 18:00.
Durante questo appuntamento, l’autrice del libro dialogherà con Benedetta De Nicola, curatrice del bookclub Archetipe Narrazioni Ribelli e chi vince si aggiudicherà le ultime copie della Limited Edition natalizia Lo Stronzo Geniale però a Natale.

Francesca Arfè
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