Iñigo López de Mendoza, storia del Marchese di Santillana

Ci troviamo nel primo Quattrocento, periodo di transizione dal Medioevo al Rinascimento. In Spagna possiamo notare la diffusione dei Romances, poesie epico-liriche di origine orale, ma anche l’emergere della poesia colta con figure come Iñigo López de Mendoza.
Iñigo López de Mendoza è l’autore più importante della prima metà del Quattrocento, oltre ad essere militare, la cui famiglia è tra le più importanti della nobiltà castigliana. Alcuni anni della sua gioventù li passò alla corte di Ferdinando I d’Aragona, luogo utile a conoscere i maggiori poeti e prosatori del tempo.
De Mendoza viene anche chiamato Marchese di Santillana, appellativo ottenuto a seguito delle sue imprese militari in cui gli vennero donate le terre di Santillana. Non solo: venne anche nominato conte del Real di Manzanarre, e con questi appellativi prese parte alla battaglia di Olmedo.
È una persona che si contraddistingue per essere molto colta: entra in contatto con la tradizione italiana, diventando un grande ammiratore delle Tre corone del Trecento – Dante, Petrarca e Boccaccio – e fu il primo autore ad introdurre in Castiglia il sonetto, innovandolo in maniera consapevole.
Difatti, una delle sue opere più importanti sono i Sonetos Italicos, chiamati così proprio per richiamare la forma tipica della letteratura italiana, il sonetto, tipicamente composto da endecasillabi.
Della poesia di Santillana abbiamo varie testimonianze scritte, tra le quali ritroviamo alcune produzioni che lo stesso poeta raccoglieva sottoforma di libri.
In particolare, ci tiene a ragionare sul suo lavoro, le sue opere e su ciò che vuol dire essere autore in diverse sue opere, come nell’opera Prologo e Lettera al Connestabile Don Pedro di Portogallo, testo scritto come prologo al codice manoscritto che raccoglieva le sue opere poetiche, destinato al Condestable Don Pedro.
Qui individua tre tipi di poesia:
- Poesia sublime, la più alta e nella quale inserisce quella di derivazione italiana;
- Poesia Mediocre;
- Poesia Infima, ovvero poesia che per l’autore non ha valore in quanto è la poesia popolare. Eppure, sebbene non abbia valore per Santillana, nel corso della sua produzione si dedicherà in gran parte a questo tipo di componimenti.
Questa è un’opera molto importante di Santillana, perché è la manifestazione del prestigio intellettuale dello stesso e del suo ruolo di precursore dell’Umanesimo in Spagna, ruolo che volle formalmente riconoscere e trasmettere all’illustre Condestable portoghese.
Come già scritto, parte della produzione del Marchese di Santillana si concentra sulla Poesia Infima e tra questa rientrano La Serranillas, i componimenti meglio riusciti e con maggiore fortuna, tanto da avere una grandissima diffusione orale e popolarità.
Questi componimenti nascono da un’idea giocosa della poesia, la cui storia di concentra sulle avventure di un cavaliere con una “serrana” – cioè, una contadina o pastorella – di ritorno da un viaggio. Durante gli incontri tra i due, avviene un dialogo in cui viene inserita una richiesta al fine di sedurre la fanciulla.
Irene Ippolito
Immagine generata con AI
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