Arte & CulturaPrimo Piano

The Hand di Annabelle Dinda

The Hand è una canzone acustica folk-rock della cantautrice emergente Annabelle Dinda, autrice già di diversi album tra cui Sixth Sense e I Pretend, più l’ultimo singolo del 2025 Fictional States of Distress.

Sebbene Dinda abbia iniziato a produrre e pubblicare musica già nel 2020, è con il brano The Hand che è stata davvero “scoperta” dal pubblico qualche settimana fa, raggiungendo un numero altissimo di ascolti; si inserisce benissimo nel gruppo di artistə che ha ottenuto una maggiore attenzione e considerazione grazie al social TikTok, attraverso video virali con più di 14 mln di visualizzazioni.

Infatti, Annabelle ha pubblicato un video su TikTok in cui cantava The Hand solo voce e chitarra nella sua stanza, scrivendo in didascalia che era la terza volta che tentava di cantarla tutto d’un fiato e che voleva acquisire un controllo migliore del respiro. Il video ha ricevuto più di 2 mln di visualizzazioni e quasi altrettanti commenti, perfino da FINNEAS e Gigi Perez.

La studio version, accompagnata da un lyric video, è stata rilasciata dall’autrice circa tre settimane fa su Youtube e su tutte le piattaforme musicali.

 fonte: Annabelle Dinda – The Hand Lyrics | Genius Lyrics

Il genere nella rappresentazione mediatico-culturale. Un’analisi del testo

The Hand costruisce una conversazione complessa sulle dinamiche patriarcali del processo creativo.

Everytime a guy writes a song, he’s a sailor, a cowboy

Holding up the world in his palm like he made it himself

La parte maschile viene automaticamente immaginata come un esploratore o un conquistatore. Le figure del cowboy e del marinaio evocano il mare e le frontiere e la scoperta, le battaglie e la libertà; l’uomo è sempre in un movimento volto verso l’esterno. Consumato dalla disperazione di offrire una prova della propria esistenza ad ogni costo, l’uomo viene ingoiato dalla sua stessa performatività, e la sua espressione artistica si riduce ad una mera preservazione del suo ego.

Criticando come l’arte maschile sostituisca la vulnerabilità con la violenza, la canzone appare come una poesia che procede per ripetizioni frammentate, imitando una sequenza cinematografica.

La mano ritorna in tutta la canzone: è la mano dell’uomo, che non è solo uno strumento per creare ma anche per controllare, possedere. La parte maschile non attraversa semplicemente il mondo ma lo mantiene nel palmo della sua mano, e stringe quando e quanto vuole. L’atto della creazione maschile è insieme espressione personale e dominio; dominio che si traduce in violenza verso la parte femminile e in colonizzazione di terre e popoli.

A girl, a night, a typical type

A siren in the water

Questi versi descrivono com’è tipicamente rappresentata la parte femminile nelle narrazioni romanzesche e cinematografiche; la donna è solo una sirena, un archetipo che non ha mai una storia propria ma è solo un simbolo all’interno della storia dell’uomo.

Every time I open my mouth, I think, “Wow, what a loud noise”

Still on the soapbox, just hoping I seem underwhelmed

La voce narrante della canzone diviene gradualmente consapevole di se stessa: espone e critica lo sguardo maschile, ma sa benissimo di esserne a tutti gli effetti una vittima. Arrivano forti l’esasperazione e la rabbia di esistere all’interno di una struttura sociale misogina, e la sua forte consapevolezza diventa uno strumento di ribellione, così come il desiderio struggente di liberarsi di questo infinito ciclo di imitazione maschile a cui la figura femminile è spesso incitata o costretta, poiché considerata incapace di un proprio atto creativo ed esiliata ai margini: “Just sweep me up and take me somewhere higher”.

The strike, the pause, the message from God, does that make me His daughter?” 

La parte femminile esiste in un lignaggio di creatori maschili che si estende fino a cristallizzarsi nella figura di Dio. Se il processo creativo è maschile, e la parte femminile è vincolata ad un immaginario e un linguaggio maschile, se la creazione è patriarcale alla sua radice…può la parte femminile realmente scappare?
Quanto vale la sua creatività se viene da un “Padre” patriarcale?
Come può la donna liberarsi attraverso un linguaggio che è stato creato per contenerla, reprimerla?

Quello che può sembrare banale intrattenimento porta in realtà al dominio della figura maschile; i media che consumiamo quotidianamente influenzano le nostre percezioni personali e collettive, e quando essi pongono costantemente la parte maschile al centro si creano dinamiche e strutture patriarcali difficili da sradicare. 

The hand, the pen, the writing again

Ma ecco che ritorna la mano, stavolta come simbolo di speranza e resistenza. Una mano che non è schiacciata dagli stereotipi di genere e che può e deve scegliere di creare con libertà.

Conclusioni

L’autrice ci pone di fronte ad una verità che non tutti riescono ad accogliere facilmente: anche le donne introiettano ed usano gli schemi patriarcali in modo inconsapevole, per cui è vitale per chiunque un percorso di decostruzione personale prima di poter realmente comprendere il movimento transfemminista ed unirsi alla lotta.

Non dimentichiamo mai la lotta delle nostre sorelle che ci hanno permesso di esistere in un presente migliore del loro, e promettiamo di lottare come loro per lasciare al futuro un presente migliore del nostro.

Marcella Cacciapuoti

Leggi anche: “Donne che camminano” tra musica e parole, Rita Pavone racconta di donne che non si arrendono – La Testata Magazine

Marcella Cacciapuoti

Classe 2001. Laureata in lettere moderne e studentessa di filologia moderna. Scrivo, leggo, e sogno un dottorato in linguistica. Mi chiamo Marcella e sono in continua evoluzione. Innamorata delle parole e affamata di pace. Racconto le storie degli altri per trovare la mia.
Pulsante per tornare all'inizio
Panoramica privacy

Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per consentire semplici interazioni e attivare funzionalità che permettono agli Utenti di accedere a determinate risorse del Servizio e semplificano la comunicazione con il Titolare del sito Web.