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Pistoia è la Capitale Italiana del Libro 2026

Lo scorso 23 ottobre Pistoia è stata proclamata Capitale Italiana del Libro per il 2026.

“Essere Capitale Italiana del Libro non significa soltanto promuovere la lettura o celebrare il libro come oggetto, ma riconoscerne la forza simbolica: quella di unire le persone, di creare legami, di alimentare la
coscienza civile. Come ricordava Platone, nel dialogo che nasce intorno al libro si costruisce la comunità.

Con questa settima edizione, nel segno del Piano Olivetti per la Cultura, vogliamo che le istituzioni continuino a illuminare le geografie materiali e immateriali del nostro Paese, dando voce ai territori, alle idee e alla bellezza che ogni giorno l’Italia sa reinventare. Arrendersi alla forza della lettura, oggi, è la più bella delle vittorie”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è svolta nella Sala della Crociera del MiC durante l’annuncio della Capitale Italiana del libro 2026.

Pistoia, oltre a essere una città ricca di storia e arte, d’oggi in poi potrà vantare anche il titolo di Capitala Italiana del Libro, una vittoria che celebra la sua lunga e profonda relazione con la cultura, la parola e la
comunità.

“Nel progetto è riconoscibile un esempio di “ordinario straordinario”: una proposta che non cerca effetti speciali, ma che punta sulla forza della rete, sulla qualità delle relazioni, sulla centralità del libro come strumento di cambiamento; una proposta matura, credibile e ispirata, in linea con le finalità del bando e capace di offrire una visione di lungo periodo.
Il giudizio è stato eccellente. Pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione, pertanto, la Giuria, all’unanimità, raccomanda Pistoia come Capitale italiana del libro per
l’anno 2026”, ha così motivato la Giuria nella scelta del dossier vincitore “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”.

Pistoia, la città dello Spedale del Ceppo

Essere Capitale Italiana del Libro 2026 è un’occasione per la città di Pistoia di sviluppare un programma volto a rafforzare il legame tra le persone e la lettura: “tutte iniziative utili a mantenere al centro il rapporto diretto tra individuo e libro, valorizzando la lettura come esperienza personale e quotidiana. Pistoia diverrà per un anno, ma si auspica per sempre, un laboratorio a cielo aperto dove sarà presentata “la lettura anche come esperienza collettiva e condivisa”.

Il progetto pistoiese – finanziato con 500.000 euro dal Dipartimento per le attività culturali, erogati tramite il Centro per il Libro e la lettura – reso vincitore dalla Giuria, è l’elaborazione di un’idea di città a misura di
libro:

“L’articolazione progettuale è concreta e ben strutturata, con oltre 1500 iniziative distribuite lungo l’anno, che testimoniano una pianificazione solida e una volontà di continuità dell’azione culturale.
Il programma si distingue per la ricchezza e la varietà delle proposte, che spaziano dalle mostre tematiche (“Tracce nei libri”, “Lost in translation”) a iniziative originali come il “Librobus”, il “Prestito a domicilio”, il
progetto “Nati sotto il segno dei libri”, “Regala un libro, ricevi un libro”, “Liste nozze in libreria”, “Buste a sorpresa”: tutte iniziative utili a mantenere al centro il rapporto diretto tra individuo e libro, valorizzando la lettura come esperienza personale e quotidiana.

“Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso.”

Daniel Pennac

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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