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Perché tutti odiano Ferdinand de Saussure?

Se ho attirato la tua attenzione con questo titolo c’è una sola motivazione: stai studiando una lingua e ogni esame ti ritrovi a parlare di lui.
Ferdinand de Saussure (1957- 1913) – il padre della linguistica – è probabilmente la persona che più di tutte tormenta gli studenti.
Il motivo è semplice: proprio come Freud per la psicanalisi, Saussure ha contribuito a rivoluzionare completamente il proprio ambito di studio.
Sei pronto a scoprire in che modo?

Era l’inizio del XX secolo quando all’università di Ginevra il professore Ferdinand de Saussure diede il via a un corso di linguistica generale. Nessuno all’epoca immaginava che il contenuto di quelle lezioni avrebbe influenzato un’intera area di studi.

Immagina, arrivi a lezione, ti siedi nel primo posto libero che trovi e inizi a prendere gli appunti. Tutto nella norma, no? Poi – diverso tempo dopo la dipartita del tuo docente – quegli stessi appunti, presi
velocemente durante il semestre, entrano a far parte di una raccolta: il libro di linguistica generale di Ferdinand de Saussure.

Se oggi abbiamo la possibilità di parlare di quest’uomo è proprio grazie a quegli allievi che, giorno dopo giorno, hanno ricostruito le sue lezioni. Infatti, l’opera uscita postuma alla sua morte, intitolata
Corso, altro non è che un insieme di appunti delle sue lezioni tenute tra il 1906 e il 1911.
Ma cosa c’era di tanto rivoluzionario in questa particolare opera?

Il segno linguistico

Sono sicura che diverse volte nella tua vita ti sei chiesto: “perché chiamiamo le cose con il loro nome? Chi ha deciso che un gatto si dovesse chiamare proprio così? Sembra una domanda banale, frutto di uno stato delirante ma Ferdinand de Saussure intuì che dietro questo quesito risiede il segreto della comunicazione.
Comprese che la comunicazione è formata da segni linguistici, composti a loro volta da due elementi strettamente connessi: il significante (l’immagine acustica che esprime il segno) e il significato (il concetto mentale).

Ma qual è la novità? Il legame è del tutto arbitrario. Questo significa che non c’è nessun legame tra i suoni e il soggetto in questione. In caso contrario, non avremmo più di 7.000 lingue parlate al mondo.
Per questo in inglese abbiamo cat e in russo koška. Stesso concetto ma suoni differenti.

Prima di Saussure si riteneva che esistesse un legame naturale tra cose e parole. Grazie a lui, la ricerca linguistica è riuscita a fare dei passi avanti colossali dimostrando un semplice concetto: il linguaggio è un
sistema convenzionale, sociale e condiviso da una data comunità.

Il legame tra Langue e Parole

Immagina, studi una lingua straniera per anni poi vai in Inghilterra e non ci capisci nulla. Questo perché? A parte la difficoltà dell’apprendere una seconda lingua c’è il fatto che nonostante parlino
inglese, nessuno parla esattamente nello stesso modo.

Per spiegare la motivazione di questo fenomeno Saussure distinse tra la langue (le regole condivise da una data lingua) e la parole (l’uso concreto e individuale).
Concentrandosi sulla struttura della lingua a discapito dei singoli atti linguistici, Saussure andò in tutt’altra direzione rispetto agli altri studiosi: diede vita allo strutturalismo.

Non solo linguistica: l’eredità di Ferdinand de Saussure

Il motivo per cui ogni due capitoli ti ritrovi a leggere il nome di Ferdinand de Saussure in grassetto non è solo per il suo contributo allo sviluppo della linguistica moderna. I suoi studi hanno influenzato
numerosi ambiti: le sue idee condizionarono il pensiero del Novecento. L’antropologia, la psicoanalisi, la filosofia… sono solo alcuni campi che hanno fatto proprio lo strutturalismo.

Quindi, la prossima volta che ti ritrovi a leggere il nome di questo simpatico vecchietto, ricorda: con delle semplici lezioni è stato capace di rivoluzionare il modo di vedere il mondo.

Ilenia Carratù

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Ilenia Carratù

Ilenia, classe 1998. Laureata in Lingue e Culture Comparate, è sempre stata attratta più dalle storie che dalle opinioni altrui. Appassionata di letteratura anglosassone e russa cerca, tra parole e silenzi, quel tipo di verità che solo quest’ambito sa suggerire. Oltre alla lettura, ama il cinema, la musica e il mondo esoterico.
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