No Thanks! Un’app che aiuta la Palestina (e non solo)

No Thanks! è molto più che un’applicazione. È un concreto aiuto per chi non sa quali aziende pro-Israele boicottare, che non sa come dare una mano concreta ad un popolo che da anni è sotto attacco solo perché esiste.
Ma chi c’è dietro a questa applicazione? Come donare tramite essa e quali sono alcuni dei brand da evitare? Se siete curiosi, questo articolo fa al caso vostro!
No Thanks! La storia
No Thanks! è nata da Ahmed Bashbash, uno sviluppatore palestinese che ha voluto creare quest’applicazione per sostenere concretamente il boicottaggio verso Israele, il cui desiderio è di fornire uno strumento semplice ed efficace che dia la possibilità alle persone di fare scelte più consapevoli.
Lo sviluppo di No Thanks! è iniziato a seguito di un evento che Bashbash ha vissuto sulla propria pelle, causato dall’occupazione israeliana. Nel 2020 ha perso la sorella, dopo un mese di sofferenza a causa di un problema medico.
Nonostante i molteplici tentativi, non è riuscita ad avere in tempo il permesso per ricevere le cure a Gerusalemme. Quando l’autorizzazione è arrivata, era ormai troppo tardi: è venuta a mancare mentre veniva trasferita in ospedale.
Il 31 ottobre, il fratello è stato ucciso da un aereo che ha colpito quattro abitazioni civili e non fu un caso isolato, perché eventi del genere erano e continuano ad essere frequenti. Dopo questa tragedia, Ahmed ha deciso di portare a termine lo sviluppo di No Thanks!, rendendola gratuita e priva di fini di lucro.
Ogni guadagno ottenuto dall’applicazione, sarà destinato ad organizzazioni palestinesi che offrono aiuto concreto alla popolazione di Gaza.
Come usare l’applicazione
No Thanks! è molto semplice da usare: basta scansionare il codice a barre di un prodotto e l’app indica nel giro di pochissimo se rientra nella lista del boicottaggio.
Altrimenti, c’è anche una lista già formata con i brand da boicottare (Boycott List), con tanto di prova per cui bisognerebbe non utilizzare quei marchi, oltre ad un’altra con brand alternativi (Alternative List) con i brand che si può tranquillamente comprare per utilizzarne i prodotti.
Inoltre, si possono fare donazioni direttamente dall’applicazione, oltre a poter comprare i loro prodotti composti da t-shirt, adesivi, cappelli, felpe e altro, così da poter contribuire maggiormente alla causa.
Irene Ippolito
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