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Maledizione di Tutankhamon: leggenda o realtà?

Immagina di finanziare la scoperta del secolo, la tomba di uno dei faraoni più discussi: il celebre Tutankhamon.

Poi, continuando ad immaginare, pensa di morire pochi mesi dopo e vedere la tua morte attribuita alla maledizione del faraone. Beh, è inutile immaginarlo perché è già successo. Parliamo, infatti, della più importante scoperta archeologica del secolo scorso, collegata a morti misteriose, tra cui proprio quella del finanziatore Lord George Herbert Carnarvon.

Questa è la storia della maledizione di Tutankhamon.

Tutto ha inizio nel 1922, quando la tomba del faraone viene ritrovata nella Valle dei Re, grazie ad una spedizione finanziata da Lord Carnarvon con l’archeologo Howard Carter. Dopo anni di ricerche, finalmente fu trovato il sarcofago di Tutankhamon intatto, senza aver subito alcun saccheggio.

All’interno della tomba c’erano oltre 5000 reperti, tra cui ovviamente il faraone stesso.

All’epoca, però, si credeva che chiunque avesse toccato Tutankhamon sarebbe stato colpito da una maledizione, addirittura circolava la dicitura sulla tomba.

Molte persone che parteciparono alla spedizione, dopo qualche anno, morirono, così, secondo molti, la maledizione si stava compiendo.

La leggenda nacque proprio nel 1923, quando morì Lord Carnarvon, a causa di un’infezione provocata da una puntura di zanzara.

Immaginate, quindi, a quei tempi, tutte le notizie che circolavano.

Ovviamente, subito si collegò la morte alla maledizione e, negli anni successivi, morirono o si ammalarono tantissime persone, addirittura si raccontava che quando morì il finanziatore, le luci a Il Cairo si spensero per un breve momento.

Tuttavia, Howard Carter morì diversi anni dopo, e anche gli altri membri della spedizione vissero per molto tempo.

Quindi, la maledizione è vera o è un’invenzione?

Alcuni scienziati hanno ipotizzato che le tombe, chiuse per millenni, avessero sviluppato delle spore o muffe tossiche, che avrebbero causato infezioni respiratorie. Nel corso del tempo molti hanno studiato questo fenomeno, soprattutto per il fatto che il Lord Carnarvon era molto indebolito al momento della puntura di insetto, quindi favorevole a sviluppare infezioni.

I potenziali batteri coinvolti potrebbero essere l’Aspergillus Flavus, muffa molto comune che produce micotossine, oppure lo Streptococco, un tipo di batterio che infetta le ferite già aperte, proprio come quella del finanziatore.

In conclusione, l’ambiente umido e chiuso delle tombe, insieme alla presenza di materiale organico decomposto e la totale assenza di ventilazione, hanno creato il clima ideale per la sopravvivenza di funghi. Le persone coinvolte nella maledizione, compreso Lord Carnarvon, avrebbero inalato le spore mortali.

In realtà, questa è solo un’ipotesi, poiché non sono stati prelevati campioni microbiologici nella tomba, così questa teoria non è dimostrata.

Insomma, il mistero della maledizione di Tutankhamon è ancora aperto. 

Chi avrà il coraggio di svelarlo?

Martina Maiorano

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Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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