La moda si mangia (letteralmente)

Il fashion month è finalmente finito, e Vogue ha deciso di festeggiare come solo lei sa fare: con un piatto di pasta ispirato alle sfilate.
L’artista e chef coreana Min Kyung Jin ha creato dieci portate dedicate alle collezioni Spring 2026, trasformando la passerella in un menù. Spaghetti che diventano nastri di raso firmati Jonathan Anderson, tagliatelle che imitano le righe elastiche di Celine, ravioli che sembrano usciti da un fitting Dior.
Un’idea surreale, ma in fondo perfettamente sensata: oggi la moda si mangia, in tutti i sensi.
Ogni trend è un piatto del giorno, lo ordini, lo posti, lo digerisci e passi al prossimo. Ci nutriamo di immagini, scrolliamo come se fossero calorie estetiche, e ogni stagione diventa una nuova dieta da seguire.
Eppure, tra un post e l’altro, arriva la pasta di Min Kyung Jin a ricordarci che si può ancora gustare la moda con lentezza. Le sue creazioni sono artigianali, ironiche, delicate. Non servono a vendere nulla, ma a far sorridere e già questo, oggi, è un piccolo miracolo.
Forse è proprio questo il punto: vestirsi dovrebbe essere un po’ come cucinare bene.
Il bello, come la pasta, ha bisogno di tempo
Francesca Lutri
Rubrica “trame nascoste”
Fonte: Vogue, “Celebrate National Pasta Day With Doughy Recreations Inspired by the Spring 2026 Runways”, 17 ottobre 2025.
Articolo dedicato all’artista e chef coreana Min Kyung Jin, autrice di una serie di piatti di pasta ispirati alle collezioni Spring 2026.
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