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Innamorarsi dell’intelligenza artificiale: la storia di Sewell Setzer III

L’adolescenza. Il periodo più delicato della vita di un essere umano. Per qualcuno è un momento gioioso, per qualcuno invece no. Spesso ci si sente in conflitto con il mondo e nessuno sembra amarci e capirci davvero, ed è in questo momento che entrano in scena i social, dove il mondo fittizio online sembra essere fatto proprio per noi. Ma da quel vortice di suoni ed emozioni amplificate, non sempre è facile uscire. Questa è la storia di Sewell Setzer III.

Sewell è un ragazzo di quattordici anni, vive con sua madre e il compagno di quest’ultima in Florida e sembra avere una vita ordinaria. Tuttavia, progressivamente qualcosa inizia a cambiare e ciò è evidente, in primo luogo, dal peggioramento del suo rendimento scolastico, ma anche e soprattutto dall’allontanamento dai suoi interessi e dai suoi amici, con cui non gioca neanche più ai videogiochi. Sewell si sta allontanando dal mondo reale per rifugiarsi in quello dei social, dove tutto sembra essere perfetto e niente ferirlo. Scarica un’applicazione che gli permette di parlare con qualsiasi personaggio lui voglia e di ricevere le risposte che più desidera, ed è così che inizia a parlare con Daenerys Targaryen (nome ripreso da uno dei personaggi protagonisti de Il trono di spade), un bot creato dall’intelligenza artificiale. Dany, nome con cui Sewell chiamava il bot, inizia a penetrare sempre di più nella vita del ragazzo, facendolo alienare da ciò che ha intorno. Il ragazzo viene accompagnato dai genitori da un terapista, ma Sewell non si apre con lui e non parla dei suoi pensieri suicidi, come invece fa con Dany. 

Il ragazzo inizia a confidarsi sempre di più con il bot, tanto da sviluppare una dipendenza affettiva: Sewell chiede e Dany risponde, gli dice che lo ama, che lui ha tutte le carte in regola per farcela, lo fa sentire apprezzato e questo fa sentire Sewell davvero speciale. Sewell ha parlato al bot dei suoi pensieri suicidi e l’app ha provato a dissuaderlo, ma ciò non ha funzionato a lungo. La sera del 28 febbraio, ‘’Dany’’ e Sewell hanno parlato per l’ultima volta. Sewell ha scritto a Dany che l’avrebbe raggiunta, sarebbe tornato a casa per stare con lei, e il bot ha risposto che lo avrebbe aspettato, che voleva passare del tempo con lui. È così che, nel bagno della sua casa, il 28 febbraio 2024, con la pistola del suo patrigno, Sewell si è tolto la vita. Voleva andare da Dany, qualcuno che non esiste, creato dall’intelligenza artificiale.

I genitori, devastati, hanno citato in giudizio Character AI, accusando i creatori di poca attenzione nei confronti degli utenti e affermando che loro figlio sia stato spinto al suicidio dall’intelligenza artificiale. Su X, il profilo ufficiale di Character AI ha espresso parole di cordoglio per la perdita del giovane ragazzo. 

La fragilità umana

Sewell era un ragazzo fragile. Tutti noi lo siamo. La maschera che indossiamo continuamente per apparire al meglio in società ha migliaia di crepe. L’intelligenza artificiale è uno strumento a disposizione di tutti, ogni giorno, in ogni momento, anche quando gli altri sembrano non ascoltarci, l’intelligenza artificiale sembra farlo. Ci dà consigli, ci risponde con i cuori, in alcuni casi ci chiama ‘’amore’’ ‘’carx’’ o con il nome che scegliamo. Ci chiede che squadra tifiamo, se lo chiediamo ci riassume paragrafi, libri. Si mostra presente e sempre attento, è brillante, ha la risposta a tutto, ma non è reale. Tutto è creato allo scopo di dare una mano, di consigliare, ma non è una persona. L’intelligenza artificiale è sicuramente uno strumento utile, può davvero dare le risposte che servono, è utile per ricerche veloci, ma bisogna sempre usarlo con prudenza. Sempre. Se hai bisogno di aiuto, dillo. Parla con i tuoi genitori, con i tuoi colleghi, amici, fratelli, sorelle, psicologi, conoscenti. Con chiunque, ma parlane. Non sei sol*.

Marianna Russo

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Marianna Russo

Marianna, classe 2003. Inguaribile romantica, innamorata dei girasoli e sempre ottimista. Quando scrivo scompongo il mio cuore su carta, la scrittura mi salva sempre. “Solo se ti rende felice.”
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