Archetipe a Maschi si nasce, uomini si diventa

Ieri 13 novembre ha avuto luogo l’evento Maschi si nasce, uomini si diventa alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli dalle 18.00 alle 20.00.
Un incontro che in sei atti ha messo in scena il potere e la responsabilità delle parole, in questo mese di sensibilizzazione sulla violenza di genere.

Ad aprire le danze è stata Barbara Nardi (Direttrice Generale Polo Canali Gruppo Feltrinelli) in dialogo con Alessandra Miata (Consigliera di PARI e CSR Director di Capgemini); questa bellissima iniziativa fa parte della rassegna nazionale Le relazioni pericolose, non solo a Napoli quindi ma in diverse città italiane, che è iniziata il 28 ottobre e terminerà con la data simbolica del 25 novembre.






Il bookclub transfemminista Archetipe-Narrazioni Ribelli guidato da Benedetta De Nicola, che una volta al mese si riunisce per discutere di tematiche attuali prendendo spunto da libri di ogni genere, ha partecipato all’incontro proponendo delle stimolanti riflessioni a partire da alcuni testi, in particolari classici, che veicolano strutture patriarcali.
Da Verga a Brontë, le osservazioni dellə ragazzə di Archetipe hanno ispirato la riscrittura di tali citazioni in chiave transfemminista a cura di tantissim3 ragazz3 di tre licei. Le giovani menti del Liceo Classico Umberto I, dell’I.C. Sant’Agata di Portici e del Liceo Artistico Coreutico Palizzi hanno condiviso con la platea le loro meravigliose rielaborazioni, che rappresentano non solo la speranza di un futuro migliore, ma anche la possibilità di un radicale cambiamento nel presente.




Il 25 novembre di ogni anno cade in Italia la giornata della sensibilizzazione sulla violenza di genere. Ogni anno, in questo mese, vediamo spot televisivi, messaggi incoraggianti, scarpette rosse simboliche e leggiamo frasi lette e rilette, sentite e risentite.
Ogni anno nel mese di novembre sembra che le istituzioni si sveglino per un giorno solamente per assicurarsi sempre di avere le spalle scoperte, per dire “ci dispiace che voi continuiate a morire” senza però fare concretamente qualcosa per impedire che accada.
I casi registrati di femminicidi in Italia nel 2025 sono 70.
I casi di stupro non possono essere contati, perché spesso le vittime hanno troppa paura di denunciare.
Ci sono casi di stalking, di revenge porn.
Ci sono poi casi di violenza domestica, di violenza fisica e verbale, di violenza lavorativa.
Ci sono casi di manipolazione psicologica.
Ci sono casi di violenza omofoba e transfobica.
Non basta un giorno all’anno. Non basta aprire gli occhi solo il 25 novembre per poi tenerli chiusi tutti gli altri giorni dell’anno.
È per questo che iniziative come quella che hanno permesso l’incontro di ieri sono necessarie e fondamentali. È vitale immergere lə ragazzə, in realtà anche lə bambinə, in spazi di informazione, sensibilizzazione, rivoluzione e gentilezza, affinché possano instaurare relazioni interpersonali sane. Per lo stesso motivo sarebbe essenziale introdurre l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole, dall’asilo all’università, chiaramente con percorsi adatti all’età di riferimento. Perché è da bambinə che si iniziano ad introiettare gli stereotipi, la violenza e le dinamiche cis-etero-patriarcali; invece di ritrovarci con adultə che devono decostruirsi, dovremmo impartire gli insegnamenti giusti già allə piccolə di oggi che. Ed è per questo che è altrettanto importante che questi spazi siano frequentati anche da persone adulte, siano esse una guida o lì per un percorso di decostruzione.



Nella speranza di replicare altre mille volte la meravigliosa giornata di ieri, Archetipe vi aspetta tuttə agli incontri: QUI potete consultare la pagina Instagram e scoprire tutte le novità di chi nel proprio piccolo sta provando ad iniziare una rivoluzione.





Marcella Cacciapuoti
Fotografie di Lorena Montella


