Anarcha Westcott, la madre della ginecologia moderna

La medicina moderna fa passi da gigante. Sentiamo, continuamente, notizie riguardo scoperte fantastiche in ambito medico che migliorano la vita delle persone e ci fanno ben sperare sul futuro. La ginecologia, in particolare, si è sviluppata velocemente, nonostante sia una delle più giovani specializzazioni mediche.Ma che succede se, alla base di questo progresso, ci sono state “cavie” umane umane?
Mi spiego meglio.
Questa è la storia di Anarcha Westcott, una giovane donna dimenticata dalla storia, che ha pagato le conseguenze delle nuove tecniche ginecologiche ad un prezzo molto caro.
James Marion Sims è stato venerato, per molto tempo, come il “padre della ginecologia”, ma la verità dietro questo premio è davvero inquietante. Il medico ha eseguito diversi interventi chirurgici su donne nere e schiave, e in particolare proprio su Anarcha.
Sulla donna non si hanno molte notizie, poiché era analfabeta, e la maggior parte delle sue informazioni provengono dagli scritti di Sims, il quale monitorava gli interventi. La definiva “piccola ragazza mulatta”, proprio per la sua giovane età, ovvero 17 anni.
Anarcha era una schiava della metà del XIX secolo e non aveva alcun controllo sul proprio corpo e nessun diritto, neanche in ambito medico. Dopo un parto molto doloroso e traumatico, la giovane aveva sviluppato due fistole, vescicovaginale e rettovaginale, che le provocavano dolore e fuoriuscita involontaria dell’urina e delle feci.
James Marion Sims era un medico bianco che colse al volo l’opportunità di compiere esperimenti su queste povere donne che non potevano ribellarsi. Sosteneva che loro avessero maggiore tolleranza verso il dolore e, così, eseguì circa 30 interventi su Anarcha senza anestetico, ma con il solo uso dell’oppio.
Il medico, nonostante avesse avuto possibilità di utilizzare etere o cloroformio, scelse di non usarli, costringendo la giovane ed altre schiave a sopportare dolori atroci.
Nonostante ciò, Anarcha riuscì a sopravvivere e, gli esperimenti del medico, produssero una tecnica chirurgica che ancora oggi viene utilizzata per curare questo tipo di fistole.
Nel 1856, la giovane fu ricoverata in un ospedale di New York, ma dimessa un anno dopo.
La data della morte di Anarcha non è ancora conosciuta, ma molti stimano che morì proprio a quando tornò a casa dal suo padrone.
Oggi, finalmente, la storia ha deciso di dare un volto e un nome a questa donna, per anni tenuta nascosta, e di descrivere quale mostro era il dottor. Sims.
Oltre a libri e canzoni in onore di Anarcha, venne eretta anche una statua al Campidoglio dello Stati dell’Alabama, ma l’opera che meglio ricorda la giovane donna è il Mothers of Gynecology Monument, una scultura enorme che si trova in Alabama.
Anarcha è oggi conosciuta come la “madre della ginecologia moderna” e la sua storia dolorosa è diventata simbolo di coraggio, forza e libertà.
Martina Maiorano
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