Arte & CulturaPrimo Piano

Tonia Zito: l’identità indipendente di inKnot sbarca al Malta Book Festival

Dal 5 al 9 novembre 2025, l’isola di Malta si trasformerà in un crocevia culturale grazie al Malta Book Festival, ospitato nel moderno Malta Fairs & Conventions Centre (MFCC) di Ta’ Qali.

Giunto alla sua 46ᵃ edizione, l’evento celebra da quasi cinquant’anni la vitalità del libro in tutte le sue forme: incontri, workshop, presentazioni, laboratori per ragazzi e momenti di networking per operatori del settore. La filosofia guida dell’edizione 2025, Writing Anew”, richiama l’idea del racconto come forza rigeneratrice: storie che si reinventano, forme narrative che vanno oltre il consueto, dialoghi inediti fra culture e generazioni.

In questo contesto internazionale, l’approdo di una realtà come inKnot Edizioni rappresenta un segnale forte. Casa editrice napoletana creativa, idealista e indipendente, inKnot nasce nel 2013 come realtà digitale e dal 2015 si apre anche al cartaceo, mantenendo un’attenzione particolare alle commistioni fra il libro tradizionale e le sue nuove forme. La sua linea editoriale esplora generi diversi — dalla narrativa alla poesia, dall’editoria per ragazzi al thriller — sempre con l’intento di innovare, di cercare nuove vie per entrare in contatto con i lettori. Essere selezionata per partecipare al Malta Book Festival 2025 non è solo un’occasione di visibilità estera: è un riconoscimento del valore della sua proposta e un’opportunità per far dialogare le sue voci con un pubblico più ampio.

Con questa premessa, abbiamo chiesto a Tonia Zito — responsabile editoriale di inKnot — di raccontarci il significato di questa sfida, le speranze, le strategie e i progetti che accompagnano questo passo verso l’internazionalizzazione.

Ciao Tonia, intanto ti ringraziamo del tempo che ci concedi e complimenti per l’opportunità che avrete a Malta! A proposito, come hai accolto la notizia della selezione di inKnot al Malta Book Festival 2025?

Quest’anno, dopo la pausa estiva, la prima telefonata di lavoro che abbiamo ricevuto è stata quella dell’Istituto di Cultura de La Valletta che ci comunicava la notizia. Per noi è stato bel modo di iniziare l’anno e un emozionante riconoscimento. Vuol dire che in qualche modo siamo stati capaci di lasciare il segno e che il nostro catalogo (totalmente rappresentato sul sito) è stato capace di comunicare il lavoro di selezione che stiamo facendo in questi anni.

Cosa rappresenta per voi questa partecipazione in termini di crescita e visibilità internazionale?

Sicuramente è un’opportunità per interfacciarsi con un pubblico straniero e capire come questo reagisce alle nostre proposte editoriali. Rappresenta inoltre anche la possibilità di conoscere e potersi confrontare con editori esteri e immaginare delle possibili collaborazioni. Quest’anno abbiamo inaugurato la collana di narrativa straniera con la traduzione in italiano di un testo spagnolo: Gli espulsi (Los expulsados) di Edgar Borges. Siamo alla ricerca di nuovi titoli da acquisire e vorremmo che anche i nostri titoli fossero accolti in altri territori.

inKnot nasce come casa editrice nativa digitale: quanto questa identità ha contato nel percorso che vi ha portato fino qui?

Se fossimo rimasti esclusivamente digitali oggi non saremmo qui a raccontarti questa esperienza. Le commistioni tra tecnologia e letteratura catturano da sempre la nostra attenzione: siamo nati con le favole digitali per bambini e stiamo investendo sulla produzione degli audiolibri perché crediamo nelle possibilità di altri tipi di fruizione del testo da parte del lettore. Il cartaceo però, a nostro avviso, non sarà mai sostituito perché è un talismano sociale che crea legami: con i lettori, con gli autori, con la filiera in generale. Il digitale ci ha permesso di iniziare a sognare, il cartaceo ci ha dato la possibilità di far volare il nostro sogno e avere un contatto diretto con i nostri lettori.

Quali opere o collane presenterete al festival e con quale messaggio volete arrivare ai lettori internazionali?

Al Malta Book Festival porteremo l’intero catalogo e orienteremo i nostri consigli a seconda dei lettori che verranno allo stand. Pensiamo che questa sia un’opportunità per tutta la squadra, non lasceremo nessuno titolo a casa. Non crediamo nel concetto paradossale di “novità editoriale”, una storia è nuova quando la scopri, i libri non dovrebbero avere una data di scadenza, è secondo questo criterio che stiamo costruendo il nostro catalogo.

Il nome inKnot evoca un “nodo d’inchiostro”: che significato assume oggi questo nodo, nel rapporto tra carta, digitale e nuove forme di narrazione?

inKnot ha una doppia valenza: senza inchiostro e nodo di inchiostro. Quando lo abbiamo immaginato volevamo sottolineare proprio la nostra attenzione alle nuove tecnologie e la capacità che hanno le storie di costruire ponti. Gli audiolibri sono un bellissimo esempio, pensiamo che questa nuova fruizione del testo possa aiutare la promozione del catalogo e avvicinare alla lettura chi è più predisposto all’ascolto. Come ti dicevo il libro è pensato per connettere le persone, il legame che si crea tra un lettore e un autore, o lo stesso editore, ha un valore speciale. Pochi media hanno questa caratteristica, ma la lentezza che richiede la lettura crediamo che sia il lusso più autentico che ancora sopravvive nella nostra società. 

Che ruolo ha la sperimentazione nel vostro catalogo editoriale?

Molti dei nostri testi sono ibridi, non sono collocabili necessariamente in un unico genere letterario. Queste commistioni sono capaci di dare alla storia svolte inaspettate e di agire in maniera profonda sul lettore. La sperimentazione ci affascina e se ben dosata è capace di dare un valore aggiunto all’impianto narrativo del testo. La collana Gomitolo Giallo ne è un esempio, al suo interno abbiamo raccolto storie che deragliano dai binari classici del giallo, non sono libri da ombrellone, ma lasciano nel lettore riflessioni più profonde facendogli vivere molteplici emozioni. 

Secondo te, quali sono oggi le sfide principali per una piccola casa editrice indipendente in Italia?

Essere un piccolo editore non è semplice da nessun punto di vista. La logica del mercato prevede che i libri abbiano una scadenza. Noi non la pensiamo così: per noi i libri non scadono, basta solo trovare il lettore giusto. Emergere nell’offerta editoriale è un’impresa abbastanza ardua. In questi anni attraverso le fiere siamo riusciti ad arrivare ai lettori attenti alle realtà indipendenti. Se fai un buon lavoro, anno dopo anno chi ti ha scoperto si fida delle tue scelte e torna a scoprire le novità del catalogo. È importante costruire una proposta che abbia carattere, la nostra è partita da zero, senza acquisizioni o eredità e questo ci ha dato la libertà di concentrarci esclusivamente sulla qualità, volevamo che per ogni libro il lettore arrivasse all’ultima pagina soddisfatto. Sappiamo quanto oggi sia diventato difficile rubare del tempo per sé da dedicare alla lettura, ogni scelta sbagliata rischia di portare le dita del lettore allo schermo di uno smartphone o di un telecomando. Noi puntiamo proprio a quei lettori consapevoli e che si fidano del loro istinto.   

Come vi relazionate al tema della traduzione e della diffusione dei vostri autori all’estero?

Si tratta di una strada nuova, ma che percorriamo con molto entusiasmo. Quest’anno abbiamo inaugurato la nostra collana di narrativa straniera con Gli espulsi di Edgar Borges, tradotto da Gianfranco Pecchinenda. L’idea è sia trovare nuovi titoli da acquisire, ma contemporaneamente arrivare a esportare i nostri titoli all’estero. Siamo in contatto con una serie di agenzie e editori conosciuti alle varie fiere a cui abbiamo partecipato.

In che modo eventi come il Malta Book Festival possono creare connessioni utili tra editori, autori e lettori?

Le fiere creano sempre connessioni tra editori, autori e lettori e ogni territorio dà sempre una risposta diversa. Sono incubatori di energie, di progetti, di ambizioni. Ogni volta che facciamo una fiera abbiamo la possibilità di confrontarci con colleghi, di conoscere nuovi autori, nuovi lettori, di mostrare il nostro catalogo a una platea sconosciuta. Ormai questi spazi sono le uniche occasioni in cui si può conoscere in modo così diretto e completo un catalogo. Spesso neppure i librai più attenti riescono a stare dietro alle costanti “novità editoriali”, hanno una visione del catalogo macroscopica, un editore che incontra un lettore capisce in pochi secondi quale libro lo sta aspettando. Ti confesso che spesso ci sentiamo come dei farmacisti, riuscire a connettere un lettore a quello che desidera è una bella sensazione, soprattutto quando capita di incontrarlo nuovamente e ci racconta come è andata la lettura di un nostro testo.

Quali progetti futuri possiamo aspettarci da inKnot dopo questo importante traguardo?

Ogni piccolo traguardo per noi è una base di lancio. Dopo questo passo, il nostro obiettivo è consolidare una presenza anche fuori dall’Italia, aprire nuovi canali di collaborazione e sperimentare formati narrativi che valorizzino la contaminazione tra editoria, arti visive e comunicazione digitale. In sintesi: meno confini, più intrecci. Sfideremo il mercato con titoli per l’infanzia che introducono tematiche che noi adulti non siamo forse più in grado di affrontare… ma come si dice, non vogliamo spoilerare troppo. Ci sono novità che non vediamo l’ora di pubblicare, chiediamo ai lettori di iniziare a conservarci un posto sul loro comodino.   

Link ai social inKnot: inKnot

Lucia Russo

Leggi Anche : La casa dei cinque ciliegi è un libro di Michele Moro, edito da Inknot

Lucia Russo

Lucia. Amante della luce per destino: nomen omen. Tuttavia crede che per arrivare a quella luce ci sia bisogno del caos e della contraddizione, scrutarsi dentro, accettarsi e avere una profonda fiducia in sé stessi. Il rimedio a tutto il resto: una buona porzione di parmigiana di melanzane.
Back to top button
Panoramica privacy

Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per consentire semplici interazioni e attivare funzionalità che permettono agli Utenti di accedere a determinate risorse del Servizio e semplificano la comunicazione con il Titolare del sito Web.