Persona altamente sensibile: non uno stato d’animo
È un fenomeno ormai virale sui social, ma che cosa vuol dire essere una PAS? Scopriamolo insieme! Col trascorrere dei secoli, la psicologia ha fatto passi da gigante, sviluppando nuovi studi sulle caratteristiche della mente umana.
Negli anni ’90 dello scorso secolo l’attenzione di questa disciplina si è spostata su una caratteristica in particolare, chiamata “Alta Sensibilità” – da qui il termine “P.A.S. : Persona Altamente Sensibile” – una peculiarità umana da non trascurare.
È bene ripetere che non si tratta di un disturbo, bensì di una caratteristica, che può influenzare determinati soggetti non solo sotto il punto di vista mentale, bensì anche fisico.
Specifichiamo dall’inizio che per definirsi PAS occorre l’analisi attenta di specialisti, in quanto non si parla dell’essere semplicemente sensibili, ma di qualcosa di molto più profondo.
Alcune caratteristiche delle PAS
Dal punto di vista anatomico, le persone normosensibili (circa l’70% della popolazione) sono portate a utilizzare l’emisfero sinistro per immagazzinare informazioni dall’esterno, ovvero la parte più analitica,
logica e selettiva del nostro centro di controllo nervoso, così da fare una cernita degli impulsi esterni e creare un focus mentale sulle proprie attività.
Le P.A.S. (circa il 30% della popolazione), al contrario, attivano maggiormente le aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione profonda agli stimoli, nell’empatia e nell’emotività.
Da ciò si deduce facilmente che per loro le fonti di stress risultano essere numerose: stress visivi, uditivi, addirittura olfattivi, eccesso di sensazioni fisiche e mentali che portano questi soggetti ad entrare in sovraccarico più facilmente delle altre.
Le principali caratteristiche delle persone altamente sensibili sono state sintetizzate dalla dottoressa Elaine Aron nell’acronimo D.O.E.S.:
- Depth of processing, ovvero la profondità di elaborazione;
Overstimulation, sovrastimolazione, da fattori sia fisici che emotivi; - Emotional reactivity and empathy, reattività emotiva ed empatia, non sintetizzata in termini usuali, ma molto più profonda in paragone alle persone normosensibili;
- Sensitivity to subtleties, sensibilità alle sottigliezze, nonché una notevole
attenzione maggiore a ciò che altri non notano.
A un primo sguardo, queste possono sembrare caratteristiche di persone idonee a vivere in una sana società, tuttavia le loro peculiarità possono danneggiarle con la medesima intensità: sono altamente sensibili al giudizio altrui, autocritici quasi all’estremo; assorbono in modo eccessivo le sensazioni negative delle persone che hanno attorno; è facile per loro entrare in crisi in ambito personale e spirituale, a causa del modo in cui percepiscono sé stessi e gli altri.
L’alta sensibilità e la reazione del mondo esterno
Una P.A.S. impara spesso da sé a gestirsi al meglio, confrontandosi purtroppo con un mondo ostile e disinformato. Andando sempre più avanti coi tempi, caratteristiche di sensibilità ed empatia vengono viste dalla società come punti di svantaggio e ingenuità.
La società tutta, però, ha la responsabilità di creare una rete di connessione che includa al meglio ogni tipo di persona.
L’informazione è di fondamentale importanza, la stessa che dovrebbe nascere già dai primi anni di scuola.
Con un buon piano didattico, aperto anche alla psicologia e all’etica, le nuove generazioni potrebbero avere l’opportunità di debellare i mali più profondi della società, creando da sé un nuovo sistema di comunicazione più sano e aperto alle diversità di ogni genere.
Le P.A.S., come sopraelencato, assorbono eccessivamente gli impulsi esterni, sia fisici che mentali. Questa caratteristica, con la corretta informazione collettiva, potrebbe creare per loro punti di sbocco sociali e
professionali migliori, spingendoli a sviluppare maggiormente le loro
peculiarità anziché reprimerle o cedere all’auto-isolamento.
Il mondo in cui viviamo, purtroppo, è ancora ben distante da quel giro di boa essenziale per divenire idoneo e sano per ognuno di noi.
Al contrario, i nuovi stili di vita sembrano pesare sempre di più sulla psiche dei normodotati e, a dose nettamente maggiore, su quella delle P.A.S.
Tale scritto vuole essere un monito per il lettore, affinché possa prestare maggiore attenzione al prossimo e alle diversità con cui va a confrontarsi ogni giorno.
Ricordiamo, intanto, che essere Altamente Sensibili o anche semplicemente sensibili, non può esser altro che la testimonianza magnifica di un’umanità interiore ormai in estinzione e destinata a pochi,
da proteggere a ogni costo.
Valeria Ruggiano
Leggi Anche : Eros e civiltà, l’emancipazione parte dalla sensibilità



