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Per dieci minuti, un libro tra speranza e riflessioni

Per dieci minuti è un romanzo della scrittrice Chiara Gamberale, che è protagonista del suo stesso libro.

Chiara Gamberale, cenni biografici

Chiara Gamberale è nata a Roma il 27 aprile 1977, dove vive tuttora. È una scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Si è laureata al DAMS di Bologna.

Ha esordito nel 1999 con il romanzo Una vita sottile. Tra le sue opere più note ci sono La zona cieca (Premio Campiello Giuria dei Letterati 2008) e Per dieci minuti.

Lo stile di scrittura di Chiara Gamberale è caratterizzato da una grande immediatezza e sincerità. Le sue opere sono spesso definite come “romanzi di formazione” che raccontano il percorso interiore dei protagonisti, con una particolare attenzione alle loro fragilità e alla ricerca di un posto nel mondo.

Per dieci minuti, temi ed intrecci narrativi

Come si riesce a vincere il dolore? Lo si può lenire, ci si può distrarre, ma nulla riuscirà a cancellarlo. Quello no. Ciò che più invoglia alla lettura del libro della Gamberale, oltre alla trama estremamente delicata, quanto a tratti drammatica è che esso sia un volume di help-self, di auto-aiuto, seppur romanzato. Resta comunque una storia autobiografica: Chiara si trova senza lavoro ma soprattutto senza un marito, in quanto lui l’ha lasciata. Ciò getta l’autrice nel periodo più buio della propria vita. La storia della protagonista potrebbe essere quella di ogni persona, dunque la contestualizzazione e l’immedesimazione sono quasi scontate e sicuramente rappresentano un ulteriore potenziale per il libro.

Il tema trattato è quello di un nuovo inizio, con un suggerimento che andrebbe preso alla lettera da chiunque: dedicarsi 10 minuti al giorno scegliendo di passarli in attività e imprese mai portate a termine prima. Fare qualcosa di nuovo, conoscere qualcosa di totalmente inaspettato e inesplorato. Mettersi alla prova.

Tutte le storie di Chiara Gamberale sono un po’ autobiografiche, sono il romanzo della sua vita che lei chiama autofiction, perché è dalle sue esperienze personali che l’autrice trae ispirazione, arricchendo ogni storia con qualcosa in più.

Per dieci minuti è un libro che si legge facilmente grazie a capitoli brevi (trenta, quanti sono i “giorni di prova”) ma ricchi di pathos, con pochi dialoghi ma d’impatto e soprattutto con tante riflessioni coinvolgenti.

Dieci minuti sono sufficienti per tornare a vivere e smettere di sopravvivere? L’autrice del romanzo di cui parliamo, con la sua abile penna riesce a far riflettere anche su questo concetto. 

In alcune parti del libro bisogna prestare molta attenzione a ciò che scrive l’autrice, che non usa sempre un linguaggio facile, anzi a volte sembra quasi che la parole siano messe lì a caso. Ma pagina dopo pagina, si comprenderà che quello strano modo di fare è tipico dell’autrice. La Gamberale procede così, e probabilmente in un miscuglio apparentemente senza senso, lei un senso lo trova.

In dieci minuti può avvenire un cambiamento? Può concretizzarsi qualcosa? Può svanire un ricordo doloroso? Può ricucirsi una ferita? L’autrice scrive che ciò avviene, seppur lentamente e nonostante sia terribilmente difficile e complicato. 

Questo è il vero tema del libro, una riflessione su se stessa, in questo caso l’autrice, che si estende a tutti. Alla fine le nuove esperienze che Chiara fa per dieci minuti non sono acrobazie mortali o guerre stellari, sono piccole rivoluzioni che piano piano acquistano un significato sempre più grande. Pagina dopo pagina si scopriranno nuovi arcani, nuove visioni, si vedranno colori accesi e carichi di emozioni, che accompagneranno verso la fine del libro, incredibilmente sorprendente e coinvolgente.

La Gamberale quando scrive è un mix di emozione, leggerezza e profondità, capace di esplorare le complessità dell’animo umano con onestà e senza filtri, proprio come succede leggendo Per dieci minuti.

Gerardina Di Massa

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Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
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