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Mitologia slava: la leggenda della Baba Jaga

Nelle foreste dell’Europa orientale si cela una delle streghe più enigmatiche del folklore slavo: la Baba Jaga (in russo Баба яга). Dove si trovi precisamente resta un mistero ma ciò che sappiamo è che se una persona si avventura per i sentieri sbagliati può ritrovarsi davanti alla sua casa (изба) terrificante.

Quando parliamo di mitologia siamo portati a pensare immediatamente a quella greca o nordica. Tuttavia, nel vasto mondo slavo c’è un pantheon demonologico a dir poco incantevole. La Baba Jaga incarna da secoli le paure e le speranze più recondite della psiche umana. 

In questo articolo approfondiremo la storia e la rappresentazione di questa figura ambivalente che da secoli terrorizza e affascina grandi e piccini.

La genesi della Baba Jaga risale all’origine dei tempi; da sempre nei paesi slavi è protagonista di racconti popolari ed è diventata uno dei personaggi più emblematici dei nostri tempi.

Questa creatura è spesso rappresentata come una vecchietta dall’aspetto terrificante. Denti affilati, naso adunco e corpo scheletrico sono solo alcune delle caratteristiche che le si attribuiscono.Viene spesso associata alla luna calante e in quanto tale è spesso rappresentata a metà. Proprio per questo utilizza spesso una gruccia o un pestello che le permettono di muoversi liberamente.

Si narra che attiri i malcapitati nella propria casa per divorarli, spesso si tratta di bambini innocenti.

La sua dimora è raffigurata come una casetta di legno composta da resti umani ed edificata su zampe di gallina. A fare da recinto ci sono le ossa delle sue vittime mentre i loro occhi sono utilizzati per illuminare l’abitazione. Dove questa si trovi precisamente resta un mistero, la dimora della Baba Jaga può essere ovunque e da nessuna parte allo stesso tempo. Essa non ha un ingresso ma si volta in modo da fornire un accesso solo su specifica richiesta. 

Nella Russia settentrionale la natura della maga assume degli aspetti inquietanti mentre in altre tradizioni essa rappresenta un personaggio ambivalente: può sì mangiare le sue vittime ma può anche aiutarle con oggetti incantati o rispondere ai loro quesiti.

Uno strano spirito della natura in un punto intermedio tra la vita e la morte capace di donare consapevolezza e un nuovo risveglio spirituale.

La Baba Jaga è uno dei personaggi più intriganti e affascinanti della cultura slava. Nonostante il suo aspetto spaventoso si ha difficoltà a porla nel classico schema binario di buono-cattivo. Ed è proprio quest’aspetto che ha portato alla nascita di varie storie a volte contrastanti tra loro ma che portano tutte alla stessa conclusione: la crescita richiede sempre il coraggio di attraversare l’ignoto.

Ilenia Carratù

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Ilenia Carratù

Ilenia, classe 1998. Laureata in Lingue e Culture Comparate, è sempre stata attratta più dalle storie che dalle opinioni altrui. Appassionata di letteratura anglosassone e russa cerca, tra parole e silenzi, quel tipo di verità che solo quest’ambito sa suggerire. Oltre alla lettura, ama il cinema, la musica e il mondo esoterico.
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