Muore Giorgio Armani, il re dell’eleganza italiana

L’annuncio poco fa dalla Armani Group: il celebre stilista italiano Giorgio Armani è scomparso all’età di 91 anni.
“Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire”, si legge nell’ultima nota dell’azienda.
Giorgio Armani: stile e traguardi
Fondatore dell’omonima Azienda, Giorgio Armani – dopo alcune esperienze come vetrinista alla Rinascente e come designer da Nino Cerruti – fonda la sua maison nel 1975, all’inizio prettamente maschile e poi estesa alle donne. Nel giro di pochi anni il marchio Armani è entrata nel cuore di milioni di persone: Emporio Armani nel 1981, poi Armani Exchange, fino all’Alta Moda con Armani Privé, a partire dal 2005, insinuandosi lentamente in ogni ambito, o quasi: moda, accessori, cosmetica, arredamento con Armani/Casa, ospitalità con Armani Hotels, e orologeria con Armani 11, insieme a Parmigiani Fleurier.
Chi ha vestito Giorgio Armani e dove: eventi più iconici
La prima celebrità ad indossare Armani sul tappeto rosso fu Diane Keaton agli Oscar nel 1978: giacca chiara e gonna a strati; forse le portò fortuna perchè vinse l’Oscar per Annie Hall. Stesso palcoscenico per Jodie Foster che agli Oscar nel 1989 sfilò con uno smoking bianco Armani con pantaloni scintillanti e guanti di raso. Blazer maschile, cravatta floreale e stivali da lavoro per Julia Roberts ai Golden Globes del 1990. Un momento simbolo che inaugurò la stagione dei look gender-fluid di Armani.
Cate Blanchett, Katie Holmes, Michelle Yeoh, e ancor prima Nicole Kidman, Michelle Pfeiffer, Sophia Loren, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Beyoncé, Charlize Theron: tutte queste donne hanno calcato tappeti importanti indossando Armani, facendo della maison di Giorgio Armani una casa di moda per le star.
50 anni di Armani
Il 30 agosto scorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è stata inaugurata Armani/Archivio: “ARMANI / Archivio è Il progetto che costruisce e riattiva l’archivio di Giorgio Armani. Una living legacy radicata nel presente e orientata al futuro. Un archivio fisico e digitale, per lo studio e la ricerca. Migliaia di look originali, documentati e organizzati per temi, cronologie e collezioni. Un dizionario concettuale che racconta cinquant’anni di creatività, coerenza ed evoluzione. Una piattaforma pubblica, con selezioni tematiche interamente consultabili online. Un gesto: aprire l’archivio come autentico spazio di valorizzazione culturale. Un lavoro sull’ heritage che aggiunge coerenza e identità ad una realtà globale”.
L’archivio raccoglie i look, alcuni inediti, dal 1975 a oggi. “La chiave di lettura dell’archivio è il look, sintesi di un processo che coinvolge la progettazione dei capi, l’attitudine dei corpi e l’orchestrazione delle atmosfere. Ogni oggetto presentato da ARMANI / Archivio è la testimonianza di un gesto creativo, ogni dettaglio rivela l’evoluzione e la coerenza di forme, materiali, silhouette e intenzioni – elementi che costituiscono la materia viva di un pensiero che ha superato i codici della moda per diventare linguaggio culturale, da leggere e reinterpretare“.
Milano, Pinacoteca di Brera
A partire dal 24 settembre in occasione dell’inizio della Milano Fashion Week, la Pinacoteca di Brera ospita per la prima volta una mostra dedicata alla moda. “In un dialogo inedito tra arte e stile, l’esposizione celebra l’universo creativo di Giorgio Armani attraverso una selezione di 150 abiti d’archivio che ripercorrono l’evoluzione del brand nel corso dei decenni. Un incontro affascinante tra i capolavori del museo e l’eleganza senza tempo dello stilista”.

Con la scomparsa di Giorgio Armani si chiude un capitolo fondamentale della moda contemporanea, ma la sua eredità resta viva: con ogni linea pulita, con ogni giacca destrutturata, con ogni abito, “Re Giorgio” non ha solo vestito; ha insegnato al mondo l’eleganza, quella essenziale, semplice. Oggi, mentre la sua maison guarda al futuro con la promessa di continuità e fedeltà ai suoi valori, come dallo stesso Giorgio Armani annunciato in alcune interviste recenti, resta con lui il ricordo di un’Italia della moda capace di emozionare il mondo intero.
Antonietta Della Femina
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