FOMO letteraria: quando l’ansia di perderci il prossimo capolavoro ci impedisce di goderci la lettura

Non abbiamo mai avuto un tale accesso alla lettura prima d’ora: librerie infinite, libri digitali, audiolibri e gruppi di lettura che spopolano sui social networks. Nonostante tutto, i lettori spesso si trovano paralizzati da una paura comune: l’ansia di non leggere abbastanza e di rimanere indietro rispetto al dialogo online.
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Benvenuto nel fantastico mondo della FOMO letteraria – un fenomeno ormai fin troppo diffuso che trasforma il piacere della lettura in un vero e proprio inferno.
Cos’è la FOMO letteraria?
La FOMO (Fear of missing out) è un fenomeno strettamente legato al bisogno di appartenenza e connessione sociale di ogni individuo. Tra l’altro, la paura di perdersi qualcosa si è insinuata anche nel mondo dei libri. Immagina, ti svegli la mattina e scrolli per un po’ sul cellulare mentre bevi il caffè. In meno di dieci minuti hai già incontrato decine di recensioni entusiaste di almeno sei titoli diversi. “Se non hai letto questo libro stai perdendo il tuo tempo!” afferma una creator. “Ecco il libro che mi ha cambiato la vita!” urla un altro. E per la fine della colazione hai già aggiunto quei titoli alla tua lista. Poi torni alle tue attività quotidiane, ma con un senso di pesantezza, come se ti stessi perdendo qualcosa.
Quando la lettura diventa una gara
Quanti classici hai letto? Ma come, ti sei perso Via col vento? L’hai letto I fratelli Karamazov di Dostoevskij, non è vero? La senti quest’angoscia che sale mentre leggi queste parole? La tua TBR (To be read list) si allunga e a te un po’ manca il fiato. Questa è una delle manifestazioni più deleterie della FOMO da lettura: l’accumulo compulsivo di libri, sia fisici che digitali. Grazie Kindle Unlimited per bombardarci di titoli, grazie Goodreads per avermi fatto sapere che Illiod34 ha già letto 20 libri in queste due settimane.
Come liberarsi dalla FOMO e tornare a godersi un bel libro in pace
Se è capitato anche a te di paralizzarti davanti a una miriade di opzioni di letture ed entrare nel blocco del lettore un mese sì e l’altro pure, niente panico: capiamo come uscirne (senza ricaderci più).
Negli ultimi tempi sono nate delle piccole sotto-comunità sui social in contrasto con l’iper-consumismo promosso dal BookTok e Bookstagram. L’obiettivo è quello di sviscerare il più possibile un’opera letteraria, crearci un legame intimo, privato. Quello che conta è l’esperienza del processo di lettura, non i numeri. Il consiglio è: abbraccia la JOMO (joy of missing out). Scegliere intenzionalmente di perdersi qualcosa non significa isolamento ma una selezione consapevole delle esperienze per cui vale la pena vivere. La JOMO ti costringe a cambiare totalmente prospettiva: invece di vivere nell’ansia di non essere abbastanza informati, presenti e attivi, celebra la scelta di dire perdersi qualcosa in virtù di altro. È come scendere da un treno in corsa per iniziare finalmente a camminare con il proprio ritmo naturale. È un ricordare a sé stessi che non è necessario essere ovunque e sapere tutto per vivere una vita piena e felice.
Verso una lettura consapevole (lontana dalla FOMO)
In conclusione, la lettura dovrebbe essere un luogo in cui scappare dalla frenesia quotidiana, non un’altra fonte di stress. Ricorda: il libro perfetto non è quello di cui tutti parlano ma quello in grado di trasportarti altrove e innesca in te la scintilla che in primo luogo ti ha fatto avvicinare a questo magnifico mondo.
Stasera concediti il lusso di perderti completamente in una storia avvolgente giusto per il gusto di farlo. Perché leggere non significa solo informasi ma ritornare a sé stessi.
Ilenia Carratù
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