Ci ha lasciato Salvo Vitale, la voce che ha continuato la lotta alla mafia

Ci ha lasciato martedì scorso, Salvo Vitale, amico fraterno e compagno di lotta di Peppino Impastato, nonché voce di Radio Aut, l’emittente che sfidò la mafia.
Nato a Cinisi (PA) nel 1943, Salvo Vitale è stato insegnante e militante politico; attraverso l’emittente Radio Aut, insieme a Peppino Impastato, ha lottato contro la mafia. Dopo l’assassinio, dell’amico – il corpo venne ritrovato senza vita dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani – e compagno, avvenuto nel 1978 da parte di Cosa Nostra, ha continuato a battersi per la verità ed è stato parte civile nei processi contro il boss Gaetano Badalamenti. È stato autore di libri di testimonianza, tra cui “Peppino Impastato: una vita contro la mafia” (1995) edito da Rubbentino.
Salvo Vitale, un nome omen
Salvatore, ma per tutti solo Salvo, nacque il 16 agosto 1943 da una famiglia dai forti principi culturali e politici: il padre aveva combattuto durante la Guerra Civile Spagnola e la madre proveniva da una famiglia proprietaria di terreni. Cresciuto tra Terrasini e Monreale, frequentò il liceo classico di Partinico ed è proprio durante questi anni che fondò il giornalino L’occhio olimpico e fu corrispondente per il quotidiano L’ora. Durante gli anni universitari per gli studi in filosofia all’Università di Palermo, partecipò alle lotte studentesche e all’occupazione della Facoltà di Lettere. Fu insegnante ed educatore alla legalità: insegnò filosofia e storia in Sardegna fino al 1974 in successivamente in Sicilia fino al 2003.
La morte di Peppino Impastato
“Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale. Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c’è più.” Il 9 maggio 1978, giorno dell’uccisione di Peppino impastato, Salvo Vitale così comunicó via radio la tragica notizia.
Mai però permise al lutto e al dolore di avere la meglio su di lui e sul suo impegno politico e sociale: dedicò la sua intera vita a scrivere di Peppino, della loro lotta alla mafia; partecipò a processi e fondò l’associazione culturale Peppino Impastato. Ha portato avanti fino a martedì scorso, un’antimafia di cultura e memoria anche attraverso il suo impegno di redattore capo di Telejato, un’emittente televisiva nota soprattutto per le sue campagne contro Cosa Nostra.

Radio Aut e la lotta alla mafia
Fondata nel 1977 a Terrasini, da Peppino Impastato e Salvo Vitale – completamente autofinanziata – Radio Aut trasmetteva da 100,6 MHz con un’antenna alla ben e meglio.
“La mafia uccide, il silenzio pure”
Non solo satira, ma anche e soprattutto giornalismo d’inchiesta: la trasmissione più celebre fu Onda Pazza, una sorta di telegiornale satirico dove mafiosi e politici locali venivano ridicolizzati; traffici di droga, speculazioni edilizie, lotte tra politica e potere erano le denunce quotidiane. Dopo il 1978, con la morte di Peppino Impastato, l’emittente non continuò le sue trasmissioni, ma il suo spirito sopravvisse e continua ancora oggi la lotta nel cuore di coloro i quali ancora lottano contro la mafia. “Con il sorriso vi seppelliremo.”
Buon cammino Salvo, buon cammino compagno.
Antonietta Della Femina
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