Pippo Baudo è morto: addio al signore della televisione italiana

Pippo Baudo si è spento il 16 agosto 2025 a Roma, all’età di 89 anni, presso il Campus Biomedico. Attorno a lui c’erano i familiari e le persone più care. Con la sua scomparsa si chiude una stagione irripetibile della televisione italiana.
Per oltre sessant’anni è stato il volto della Rai, accompagnando generazioni di spettatori. La sua carriera è legata soprattutto al Festival di Sanremo, che ha condotto in tredici occasioni: nessun altro presentatore ha mai raggiunto quel traguardo. Accanto alla kermesse musicale, i suoi varietà e i tanti artisti scoperti e valorizzati hanno fatto di lui un punto fermo dell’intrattenimento.
I momenti iconici della carriera
Baudo è stato protagonista di momenti che ancora oggi restano impressi nella memoria collettiva. Dal 1968 al 2008 ha condotto Sanremo, diventando il simbolo stesso della kermesse. Nel 1995 fermò in diretta un ragazzo che minacciava di buttarsi dall’Ariston, dimostrando sensibilità e prontezza di riflessi.
Il suo celebre motto “l’ho inventato io” è rimasto un tratto distintivo della sua personalità, simbolo del suo carisma e della sicurezza con cui affrontava la scena. Tra gli artisti che ha portato alla ribalta ci sono Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Lorella Cuccarini e Heather Parisi, solo per citarne alcuni.
Il Baudo uomo
Dietro il sorriso rassicurante e la professionalità in scena, Baudo era conosciuto per la sua disciplina: arrivava ore prima delle dirette e curava ogni dettaglio. La sua ironia emergeva anche quando la rete e i social diffondevano false notizie sulla sua morte: lui stesso commentava con leggerezza, dicendo che queste “fake news” gli allungavano la vita.
Sempre legato alla sua Militello in Val di Catania e alla Sicilia, mantenendo un rapporto stretto con la famiglia e le radici, elemento centrale della sua identità personale
Il cordoglio
La notizia della morte di Baudo ha provocato un’immediata ondata di affetto e ricordi. La Rai lo ha definito un maestro insostituibile e un gigante della televisione, sottolineandone la capacità di innovare e allo stesso tempo di restare vicino al pubblico.
Molti colleghi hanno voluto salutarlo pubblicamente. Roberto Benigni ha ricordato con emozione i momenti vissuti insieme, mentre conduttori come Amadeus e Carlo Conti lo hanno descritto come una guida, un esempio e un riferimento per chiunque faccia televisione oggi. Anche Simone Cristicchi ha espresso gratitudine per l’umanità e l’ascolto che Baudo sapeva offrire..
Camera ardente e funerali
La camera ardente di Pippo Baudo è stata allestita a Roma, al Teatro delle Vittorie, sede storica di tanti suoi programmi. Migliaia di persone renderanno omaggio al conduttore nei giorni 18 e 19 agosto.
I funerali si svolgeranno il 20 agosto a Militello in Val di Catania, suo paese natale, come voluto dalla famiglia. Sarà un ultimo saluto nella terra da cui tutto è cominciato, chiudendo simbolicamente un cerchio che unisce le radici siciliane al palcoscenico nazionale.
Un’eredità che resta
Con la sua autorevolezza, la sua ironia e la sua capacità di scoprire e valorizzare nuovi volti, Pippo Baudo ha lasciato un’impronta profonda nello spettacolo italiano. La sua figura resterà per sempre legata a un’idea di televisione che sapeva unire, divertire e sorprendere.
Ciao Pippo, e grazie: la tv senza di te sarà sempre un po’ più vuota, ma il tuo ricordo continuerà a sorriderci dallo schermo.
Arianna D’Angelo