Premio Strega 2025: Andrea Bajani vince con L’anniversario. Seconda Elisabetta Rasy

Roma, Villa Giulia, in una suggestiva serata del 4 luglio, si è chiusa la 79ª edizione del Premio Strega. Un’edizione dominata dal coraggio della memoria e dal potere del distacco.
Andrea Bajani è il vincitore del Premio Strega 2025 con il romanzo L’anniversario (Feltrinelli), un’opera che racconta con una straordinaria delicatezza la scelta di interrompere i legami familiari, scontrandosi con il peso della memoria e l’eco del silenzio. Con ben 187 voti, Bajani ha affascinato lettori e giuria, conquistando anche il Premio Strega Giovani, a conferma della forza trasversale della sua scrittura.
Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (Rizzoli), si posiziona al secondo posto con 133 voti. Un memoir sospeso tra tenerezza e rimpianto, che intreccia la memoria del padre, i luoghi dell’infanzia e il sodalizio con Raffaele La Capria.
L’anniversario: la forza di dire “basta”
Andrea Bajani affronta nel suo romanzo uno dei temi più fragili e raramente raccontati in letteratura: il diritto a interrompere i rapporti con i propri genitori. L’anniversario è ambientato appunto nel decimo anniversario dell’ultima volta in cui il protagonista ha visto madre e padre. Ma non si tratta di rancore, anzi, è un racconto pudico, misurato, in cui ogni parola è scelta con attenzione.
Bajani non descrive lo shock, ma il vuoto lasciato dalla scelta di allontanarsi. Sceglie di “buttare” su fogli di carta l’autonomia emotiva, l’amore che può anche consistere nel mettere fine a ciò che fa male. Una scrittura che non urla, ma incide.
Perduto è questo mare: la nostalgia come atto d’amore
Se L’anniversario parla del taglio, Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy è l’opposto, parla del legame. Tutto parte dalla perdita per ritrovare, attraverso la scrittura, un filo che unisce padre e figlia, Napoli e Roma, l’infanzia e la maturità. Il mare, presenza silenziosa e metaforica, fa da sfondo a un racconto in cui la memoria non è mai semplice nostalgia, ma occasione di riflessione e riconciliazione.
La prosa di Rasy è raffinata, cesellata, eppure capace di toccare corde profonde. Una narrazione lenta, che richiede attenzione e restituisce emozione.
I finalisti e la classifica del Premio Strega 2025
Questa 79ª edizione ha proposto un panorama letterario di grande qualità, in cui i temi dell’identità, della memoria e della libertà personale sono emersi con forza.
Ecco la classifica finale:
- Andrea Bajani – L’anniversario (Feltrinelli) – 187 voti
- Elisabetta Rasy – Perduto è questo mare (Rizzoli) – 133 voti
- Nadia Terranova – Quello che so di te (Einaudi) – 117 voti
- Paolo Nori – Chiudo la porta e urlo (Mondadori) – 103 voti
- Michele Ruol – Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa) – 99 voti
Un’edizione all’insegna del coraggio
Il Premio Strega 2025 ha celebrato due modi diversi ma complementari di raccontare il passato: quello di chi sceglie di troncare e quello di chi cerca di ricucire. In entrambi i casi, al centro c’è il coraggio di guardarsi dentro e farne dell’esperienza personale una letteratura universale.
Per i lettori, L’anniversario e Perduto è questo mare rappresentano due tappe obbligate di un viaggio emotivo. Per la narrativa italiana, sono la prova che la scrittura più autentica nasce spesso dal silenzio, dal dolore e dalla capacità di restare fedeli a ciò che si è.
Arianna D’Angelo
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