Premio Bancarella 2025, chi è il vincitore?

Il Premio Bancarella è stato istituito nel 1953 a Pontremoli, centro della Lunigiana, e premia il libro più letto fra quelli segnalati dai librai del comune toscano e anche da diversi librai italiani.
Nel corso degli anni, ha visto comparire nomi altissimi della letteratura nazionale e mondiale, come Ernest Hemingway, vincitore della prima edizione, Boris Pasternak, Oriana Fallaci, Susanna Agnelli, e tanti altri.
Premio Bancarella: i sei libri selezionati per l’edizione 2025
Per l’edizione 2025 del Premio Bancarella, sono stati selezionati i seguenti sei libri:
- Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (Bompiani);
- Il dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli (HarperCollins);
- Il pendio dei noci di Gianni Oliva (Mondadori);
- La fame del cigno di Luca Mercadante (Sellerio);
- La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez (Morellini);
- Luisa di Paola Jacobbi (Sonzogno).
Per l’edizione di quest’anno, ci sarà anche l’assegnazione di un riconoscimento speciale, chiamato per l’occasione Bancarella Unicum, a Spera di Papa Francesco, a cura di Carlo Musso, edito da Mondadori.
È un omaggio che è stato deciso dalle associazioni Fondazione Città del Libro, Unione Librai Pontremolesi, Unione Librai delle Bancarelle, proposto dal Comitato del premio che aveva ottenuto varie richieste dai librai indipendenti, affinché il libro di Bergoglio fosse inserito in sestina. Vista l’eccezionalità dell’autore, è stato deciso di creare un riconoscimento ad hoc.
Il vincitore dell’edizione 2025 del Premio
È stato proclamato Come l’arancio amaro di Milena Palminteri come il libro vincitore del Premio Bancarella 2025 a Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara in Toscana, dove le è stata consegnata la scultura del ‘San Giovanni di Dio’ dell’artista Umberto Piombino, che ritrae il protettore dei librai.
Tramite social, Bompiani, casa editrice del libro vincitore, ha commentato: “Congratulazioni a Milena e un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto questo incredibile romanzo”.
Come l’arancio amaro è ambientato ad Agrigento nel 1960. Carlotta, una delle protagoniste, ha 36 anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanerle vicino: suo padre è venuto a mancare la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n’è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un’algida istitutrice.
A Gianluigi Buffon è, invece, andato il Premio Bancarella Sport per l’autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi, pubblicata da Mondadori e scritta con Mario Desiati.
Irene Ippolito