Gelato: un viaggio attraverso il gusto

Caldo, sole e sudore.
Ecco l’estate!
Con l’arrivo di questa stagione tanto attesa, arrivano anche i modi per restare freschi.
Sicuramente ventilatore e condizionatore sono le scelte migliori, ma in giro o in spiaggia, non c’è niente di meglio che gustare un buonissimo gelato.
Uno degli alimenti più amati da grandi e piccoli, questo è il protagonista dell’estate.
Ma dove e quando nasce?
Il gelato è un alimento a base di latte e zucchero, con vari aromi. Attraverso il congelamento, ottiene uno stato solido, quasi cremoso, che permette di essere gustato anche col cucchiaino.
Esistono tantissimi gusti, dalla frutta al cioccolato, e ognuno più buono dell’altro.
Le sue origini, ancora oggi, sono oggetto di dibattito. Nei tempi antichi, il gelato si produceva congelando frutta e il latte, in realtà per conservarli e preservarli.
È molto probabile che il primo sia nato in Cina nel 2000 a.C., infatti, si trovano tracce di questo alimento ottenute da riso stracotto, unito al latte e diverse spezie, il tutto solidificato nella neve.
Sempre nel paese, sono noti alcuni alimenti ghiacciati, tra cui alcuni preparati con latte fermentato e farina che, prima di essere serviti, venivano congelati.
Altri studiosi ritengono che i primi ghiaccioli siano nati in Medio Oriente, dal succo d’uva versato direttamente sulla neve, quasi come l’odierna granita.
Quest’idea nasce da un servitore ubriaco che, per sbaglio, fece cadere del vino sulla neve e portò tale creazione al re.
Ovviamente si tratta di una leggenda, ma si stima che il primo gelato in quel territorio risalga al 500 a.C.
In Persia abbiamo testimonianza del sorbetto. Nel Medioevo si parla di questo alimento, chiamato sherbet e consumato dai persiani condito con frutta.
Nel mondo arabo si diffonde presto questo antenato del ghiacciolo, servito con zucchero, spezie e latte. In particolare, gli arabi non utilizzavano la neve, come nell’antichità, ma effettuavano un processo endotermico, aggiungendo il sale nel ghiaccio per congelare i sorbetti.
La Sicilia, colonia araba, riprende questa tradizione, infatti sull’isola sono celebri le granite e gelati. Grazie alle ghiacciaie sulle Madonie e sui Nebrodi, il territorio diventò importante per la conservazione della neve, e di conseguenza, per creare il sorbetto.
Anche nel Medioevo abbiamo testimonianze del gelato. Nel Seicento il sorbetto veniva consumato anche in Italia, soprattutto a Napoli, dove era il più buono di tutto il paese. Nel secolo successivo, nella città partenopea, il sorbetto divento sempre più cremoso, fino a diventare “spumone”.
Nell’Ottocento, sempre a Napoli, c’era un gelatiere importantissimo, Domenico Pepino, che portò il gelato fino a Torino e la sua gelateria ideò il pinguino, il primo gelato con stecco.
Da quel momento, questo meraviglioso alimento viaggiò fino ad arrivare in America, e furono tanti i poeti che ne parlarono, come Giosuè Carducci.
Nel 1961, nacque il cornetto, un cono rivestito in cioccolato e zucchero e riempito di gelato alla crema, cacao e granella di nocciole.
Oggi il gelato è uno degli alimenti più consumati nella stagione estiva. Con 1000 gusti disponibili, rende l’estate fresca e gustosa, e accompagna tutti noi nei periodi più caldi.
Martina Maiorano