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Cartoni animati vintage: quali rivedere

Sin da sempre i cartoni animati accompagnano l’infanzia di ogni bambino, che solitamente prima di andare a scuola guardavano una puntata con i loro beniamini.

Storie di marachelle e sfide senza fine, poteri soprannaturali, in grado di sconfiggere anche i più temibili nemici, questo ed altro ancora contraddistinguono i cartoni animati del passato, differenziandosi da quelli attuali, tutt’altra storia, tutt’altra grafica.

Eppure quel passato così “imperfetto”, fatto di colori non troppo accesi, storie semplici, amori proibiti, voci strambe ma divertenti, ci manca, e proprio per questo ancora oggi tante persone scelgono di dedicare il proprio tempo libero ad un rewatch di un cartone animato del passato, tra spontaneità e genuinità.

Cartoni vintage: un tuffo nel passato

1. L’uomo tigre, arrivato in Italia negli anni ’80, ha rappresentato per tanto tempo il prototipo del cartone animato proibito dagli adulti a causa della violenza che lo contraddistingueva, che oggi può solo far sorridere. Diciamo che in quel periodo, il concetto di violenza era molto diverso rispetto a quello attuale. L’uomo tigre, era protagonista di storie di sacrificio, cui si dedicava con dedizione, anche grazie ad uno stile capace di rendere tutto perfettamente congruo e realistico.

2. Piccoli problemi di cuore, no non è il titolo di un libro, è un cartone vintage che ricosse molto successo e risulta ancora oggi tra i cartoni scelti anche dai grandi. Il cartone è andato in onda tra gennaio e aprile del 1997, a due anni dall’uscita giapponese. La serie, tratta dal manga di Wataru Yoshizumi, ha però subito una notevole revisione, offrendo al pubblico italiano soltanto 63 dei 76 episodi originali.

La trama si concentra su Miki Koishikawa, che si ritrova a vivere sotto lo stesso tetto con Yū Matsuura dopo il divorzio dei genitori. La storia esplora i sentimenti dei due ragazzi, inizialmente in conflitto a causa del cambiamento repentino.

3. Holly e Benji è un grande classico tra i cartoni animati anni Ottanta a tema sportivo, spesso replicato sui canali televisivi in chiaro anche oggi. La storia di Holly, promessa del calcio, di Benji, il portiere più forte e tutto l’universo dei loro compagni di squadra e avversari racconta un mondo calcistico ora inesistente. Un cartone che però ha narrato valori importantissimi come l’amicizia, la lealtà, aspetti che non dovrebbero essere mai dimenticati.

4. I Puffi, simpatici ometti blu che combattono il cattivissimo quanto poco furbo, Gargamella che li vuole catturare. Valori come lo spirito di condivisione, l’aiuto reciproco e l’onestà erano poi al centro di tutte le storie con al centro i Puffi: anche per questo è un cartone vintage da rivedere.

5. Heidi, come non includere nell’elenco dei cartoni animati vintage, che hanno segnato la nostra infanzia anche le vicende felici, ma anche dolorose, vissute da Heidi. La vivace ragazzina che giunge in alta montagna a colorare di spensieratezza e amore le giornate del suo burbero nonno, riempiendogli il cuore d’amore e dando vivacità ai pomeriggi dei piccoli telespettatori. Un modo lontano dai marasmi della quotidianità, sulle montagne, un ambiente  naturale, a contatto con la natura incontaminata, immensi prati dove far volare l’immaginazione insieme ad Heidi e il suo amico Peter.

Ovviamente quelli elencati sono solo alcuni dei cartoni animati del passato che andrebbero rivisti ancora oggi a distanza di tanti anni. Ne esistono tantissimi, per ogni gusto ed esigenza, adatti ad ogni fascia d’età, ma menzionarli tutti in un’unica volta sarebbe impossibile. Ogni cartone animato del passato, con storie semplici o dedicate a imprese supergalattiche, hanno saputo conquistare i cuori dei bambini, segnando le colazioni, tanto quanto i pomeriggi, di intere generazioni.

Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
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