Il futuro verde dell’urbanizzazione: l’esempio di città foresta della Cina

Una sempre maggiore crisi ambientale e l’inquinamento urbano necessitano di progetti ambiziosi che possano sperimentare e attuare un nuovo modello di sviluppo.
Le città foresta integrano natura e architettura con edifici – ricoperti da piante e alberi – progettati per assorbire CO2 e migliorare la qualità dell’aria promuovendo la biodiversità.
Le città foresta si presentano come un concetto innovativo di urbanizzazione sostenibile che mira a combattere l’inquinamento e a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane. Promosso nell’ultimo decennio, questo progetto mira a integrare la natura e l’ambiente urbano in modo armonioso: una città foresta è un’area progettata per ospitare grandi quantità di piante e alberi (tetti vegetali, green shades, facciate verdi, parchi verticali etc.). L’idea di questa tipologia di ambiente urbano è nata all’inizio dello scorso decennio; ideatore principale è stato l’architetto italiano Stefano Boeri il quale nel 2014 ha realizzato a Milano il primo esempio concreto di Bosco Verticale, due torri residenziali ricoperte di alberi e piante. Successivamente dopo il successo del bosco verticale, Boeri ha ampliato l’idea immaginando intere città immerse nel verde. Nel 2017 lo studio italiano Stefano Boeri Architetti ha presentato il progetto ufficiale della Liuzhou Forest City, una vera e propria città foresta: 175 ettari di superficie con oltre 40.000 alberi e quasi un milione di piante appartenenti a oltre 100 specie diverse, distribuiti su edifici e spazi pubblici.
La città foresta cinese non è ancora stata completata né abitata, ma nonostante la costruzione abbia subito ritardi significativi il progetto non è stato abbandonato, anzi a tutt’oggi rappresenta l’esempio lampante di come la Cina avanza nell’esplorare e sviluppare soluzioni urbane sostenibili. Il progetto viene continuamente studiato e discusso come reale esempio di integrazione tra architettura e natura. Secondo le stime fatte dallo studio Stefano Boeri Architetti la città offrirà benefici ambientali grazie all’assorbimento annuo di circa 10.000 tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili, producendo circa 900 tonnellate di ossigeno; inoltre, la città foresta sarà autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’uso di energie rinnovabili, come la geotermia per il condizionamento degli interni e pannelli solari sui tetti.
“Liuzhou Forest City è la prima città foresta al mondo: un organismo urbano in cui uffici, case, hotel, ospedali e scuole sono quasi interamente ricoperti da piante e alberi di un’ampia gamma di varietà e dimensioni. (…) Il masterplan commissionato dall’Ufficio urbanistico della Municipalità di Liuzhou è attualmente in fase di attuazione. Il progetto estende la sperimentazione di successo già avviata per la prima volta a Milano con l’edificio prototipo bosco verticale, proponendo e sviluppando un modello di architettura e habitat in grado di interpretare il tema della biodiversità a scala urbana e di ridefinire il rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi. Oltre a ospitare circa 30.000 abitanti, la nuova città offrirà un ambiente di vita confortevole per piante e alberi su tutti gli edifici.(…) La distribuzione del verde non solo lungo i viali di parchi e giardini, ma anche sulle facciate degli edifici, permetterà a una città già progettata per essere autosufficiente dal punto di vista energetico di migliorare anche la qualità dell’aria, ridurre la temperatura media dell’isola di calore urbana, generare una barriera contro l’inquinamento acustico e aumentare la biodiversità delle specie viventi attraverso la generazione di un ricco ecosistema di spazi vitali per uccelli, insetti e piccoli animali che già popolano il territorio circostante Liuzhou”.
Dopo la presentazione della Forest City di Stefano Boeri Architetti, altri progetti di tale entità, ma non su scala così estesa come Liuzhou, hanno preso vita: i due principali sono la Vertical Forest a Nanchino, composta da due torri verdi, e la Forest City a Shenzhen, in cui è in corso un progetto sperimentale di città foresta.
Antonietta Della Femina
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