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Dal treno alla spiaggia, dallo zaino al cuore: volumi unici per ogni lettore

Da sfogliare sotto l’ombrellone, in treno, in cima a una montagna o anche semplicemente sul divano con il ventilatore sparato addosso, eccovi una selezione di volumi unici relativamente recenti che arricchiranno la vostra estate. 

Vi abbiamo già salvato la valigia con le nostre serie brevi per viaggi lunghi , ora pensiamo al vostro zaino da giornata: dal brivido dell’horror alla delicatezza dello slice of life, passando per drammi storici e fantasy sognanti, c’è un titolo adatto a ogni lettore.

Pertanto, scegliete bene: potrebbe essere amore a prima lettura.

Per gli amanti di brividi e terrore

Per i fan dell’horror proponiamo un’opera relativamente recente: Le Storie dell’Orrore di Mimi del maestro Junji Ito, una raccolta di sei inquietanti racconti ispirati a leggende urbane giapponesi e tratti dall’antologia Shin Mimibukuro di Hirokatsu Kihara e Ichiro Nakayama. La protagonista delle vicende, Mimi, è una giovane universitaria la cui quotidianità viene costantemente interrotta da eventi soprannaturali e – spesso – terrificanti: tombe che si spostano, spiriti inquieti, apparizioni. Il terrore sembra inseguirla ovunque, come se fosse legata da un destino ineluttabile al mondo dell’ignoto.

Ito, maestro indiscusso del manga horror, riesce a trasformare semplici leggende in incubi, grazie al suo stile grafico inconfondibile: un connubio di contrasti netti, fitte ombreggiature e dettagli nascosti disturbanti. La storia bilancia il piglio slice-of-life con momenti di puro orrore e morte, rendendo le storie ancora più destabilizzanti. 

Come al solito, Ito sa cosa fa, e ogni pezzo dell’antologia è costruito per lasciare il lettore in bilico, avvolto dal mistero, senza mai fornire una vera e propria spiegazione: un approccio tipico dell’orrore giapponese, dove l’indicibile e l’ambiguo alimentano l’inquietudine.

Non puoi star senza spiriti e leggende nipponiche?

“Qualcuno ci sta guardando…”

Agenzia Karukaya e le case degli spiriti, frutto della collaborazione tra la scrittrice Fuyumi Ono (Shiki, Ghost Hunt) e la disegnatrice Kazue Kato (Blue Exorcist), è un manga inquietante, lo definiremmo un horror atipico in grado di fondere orrore e profonda umanità. Pubblicato da Panini Planet Manga, il volume si compone di sei racconti legati da un tema centrale: le case infestate da spiriti irrequieti.

Il tratto distintivo dell’opera è la sua atmosfera sospesa: niente sangue o orrore esplicito, bensì solo le presenze soprannaturali – spesso invisibili – che abitano le case tanto quanto gli umani, legate ad antichi dolori e rimpianti. Tuttavia, non si tratta di spiriti da esorcizzare, bensì da comprendere e accompagnare nel loro percorso verso la pace.

Difatti, i protagonisti dell’Agenzia Karukaya – un falegname, un monaco, un muratore e un idraulico – non combattono il paranormale con la forza, ma con empatia e rispetto. Risolvendo conflitti rimasti in sospeso tra la vita e la morte, non solo aiutano i vivi a convivere con il passato, ma esortano gli spiriti a liberarsi del dolore.

In quanto omaggio alla cultura giapponese, al suo rapporto con la morte e alla sacralità della casa, Agenzia Karukaya si distingue per la sua spiccata sensibilità: un invito ad accogliere, a non avere paura dell’ignoto, e a rispettare ciò che non ci è dato vedere.

Passione per la storia? 

Personalmente, chi di noi non ama i manga che trattano di storia ed eventi del passato? In questo angolo di mondo, piccola perla di Fumiyo Kouno, è un racconto struggente e poetico che narra la quotidianità di Suzu Urano, una giovane donna giapponese costretta a confrontarsi con l’orrore della guerra. Ambientato tra Hiroshima e Kure, il racconto parte dal 1934: Suzu vive serenamente nella sua città natale, immersa in una dimensione quasi bucolica. Tuttavia, con l’arrivo della guerra e un matrimonio combinato, la sua vita cambia radicalmente: trasferitasi a Kure, affronta la realtà del conflitto con forza, tenacia e l’aiuto della sua inesauribile fantasia.

Forte di un tratto grafico delicato, Kouno racconta con dolcezza ma senza edulcorare la tragedia, il lento disfacimento della quotidianità causato dal conflitto: i bombardamenti, le perdite umane, la fame, l’atomica. E Suzu – un’eroina d’altri tempi – resiste anche grazie alla sua creatività, trasformando la tragedia in memoria, e il dolore in arte.

Come ne La tomba delle lucciole, anche qui si parla di perdita e sopravvivenza, ma con una luce di speranza: la protagonista, pur segnata dalle cicatrici del conflitto, crede ancora nella possibilità di ricostruire.

Per i fan del fantasy onirico

Per gli amanti dei mondi fantastici, ecco Sideworld – Il Mondo della Porta Accanto, una delicata e profonda antologia di sei racconti firmata da Nachi Nguyen, giovane artista vietnamita, pubblicata in Italia da Toshokan. All’interno di questo universo onirico in cui realtà e magia si fondono, le vicende esortano il lettore a riflettere sulla morte, la rinascita, la spiritualità e il rispetto per l’ambiente.

Difatti, attraverso personaggi e trame solo apparentemente scollegate, Nachi guida il lettore alla scoperta di un mondo sospeso tra sogno e riflessione esistenziale, in cui le anime smarrite vengono accompagnate da divinità nascoste. Il filo conduttore è l’idea che l’universo sia colmo di magia ancora da scoprire, e che la spiritualità non sia un dogma imprescindibile, bensì piuttosto una possibilità da considerare.

Ma è il tratto grafico di Nachi ad avere il potere di incantare i lettori, forte di un segno influenzato sia dal manga che dal fumetto europeo. Raffinato e ricco di dettagli, l’autrice richiama le stelle, la luce e la spiritualità attraverso l’uso simbolico del colore giallo, donando alle tavole un’aura incantata. Ed è così che Nachi Nguyen trasforma il dolore e la perdita in bellezza e consapevolezza, invitandoci a credere nella magia che ci circonda – reale o immaginata che sia

Trionfo Queer

Nel 1978, Claudine, Riyoko Ikeda firmava una delle opere più intense e delicata dell’universo shojo: Claudine. Il manga racconta la storia tragica di Claudine de Montesse, un giovane uomo transgender intrappolato in un corpo femminile, nella Francia aristocratica di inizio Novecento. Con occhi limpidi e parole chiare, Claudine afferma sin dall’infanzia la propria identità, ma il mondo che lo circonda la nega costantemente, imprigionandolo.

Ikeda abbandona la Rivoluzione Francese per dedicarsi a quella dell’anima, dell’identità e dell’autodeterminazione. Difatti, Claudine non cerca sé stesso, non è “solo confuso”: lui è, semplicemente e totalmente. Ma i suoi amori e legami – seppur sinceri e profondi – vengono perennemente soffocati da convenzioni sociali e paure altrui. 

Il delicato tratto di Ikeda, tipico dello shōjo anni ’70, fa da contrasto alla profondità del dramma: Claudine non è una provocazione, bensì una voce fuori dal tempo che parla al presente, in un Giappone ancora oggi restio a riconoscere i diritti delle persone transgender.

Lo slice of life per chi vive nel chill

Giornate Tranquille, e già dal titolo dovreste aver capito lo scopo del manga. Ina Soraho ci consegna un delicato volume unico che celebra la quotidianità attraverso una raccolta di brevi racconti, apparentemente scollegati ma uniti dal fil rouge de “l’amore in tutte le sue forme”

Pubblicato da Toshokan, l’opera offre uno sguardo intimo e sincero sulla vita di persone comuni, grazie all’autrice che ci accompagna mano nella mano nel mondo di nonni alle prese con la tecnologia, primi amori adolescenziali, madri e figlie legate da affetti profondi. Ogni episodio trasforma momenti semplici in frammenti di poesia, in grado di commuovere anche i più cinici

La mangaka dimostra una rara abilità e sensibilità nel cogliere la bellezza nascosta nei gesti ordinari, rappresentando positivamente l’uso dello smartphone, visto non come ostacolo, bensì quale “strumento atto ad accorciare le distanze”. Forte di un segno semplice ma evocativo, con linee pulite e tocchi di colore tenui che trasmettono calore e intimità, la Soraho punta tutto sull’atmosfera, evocando una sensazione di “tepore stagionale” che invita il lettore a rallentare.

Un inno alla vita di tutti i giorni, alle emozioni sincere e ai piccoli atti d’amore che spesso diamo per scontati. 

Per i fan del crime

Cosa fareste se, un giorno, vostra figlia sparisse? 

Seizon Life è un manga drammatico e intenso, realizzato da Nobuyuki Fukumoto e Kaiji Kawaguchi, che unisce elementi thriller a un racconto profondamente umano. Racchiuso in un unico omnibus ed edito da Planet Manga, segue la drammatica storia di Takeda, un impiegato senior segnato dalla perdita della figlia Sawako e della moglie, morta di cancro. Proprio dopo aver scoperto di avere un tumore e che gli restano solo sei mesi di vita, riceve una terribile notizia: Sawako è stata ritrovata, ma ciò che resta di lei è solo un mucchietto d’ossa. È l’inizio di una corsa contro il tempo per scoprire la verità prima che il caso cada in prescrizione.

Ma il viaggio di Takeda non è solo un’indagine self-made, bensì un percorso di redenzione e consapevolezza. Ripercorrendo i luoghi e i ricordi della figlia, si confronta con i propri fallimenti come padre e marito, dopo aver ritrovato una capsula del tempo contenente una lettera struggente di Sawako. Con l’aiuto di Murai, un poliziotto idealista, Takeda scava nel passato della figlia per fare giustizia e trovare la pace. 

Seizon Life è perfetto per gli amanti del crime vecchio stile, sebben un po’ “ingenuo” e poco credibile sotto certi aspetti. L’opera, tuttavia, colpisce per la sua alternanza di sensibilità, emotività e dolore. Una riflessione sul tempo, sul rimpianto e sull’amore, che invita a non rimandare ciò che conta davvero.

Federica Polino

Leggi anche: L’arte del manga breve: 5 piccoli capolavori da non perdere

Federica Polino

Federica Polino, "per gli amici Polly", appassionata di anime e manga sin dal lontano 1992. Diplomata al liceo classico, dopo una breve tappa all'Accademia di Belle Arti sono tornata all'ovile, iscrivendomi a Lettere Moderne. Affamata di conoscenza, giustizia e divoratrice di libri, siano essi di storia, fantasy o classici, non fa differenza: sono da sempre i miei fedeli compagni d'avventure.
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