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Una figlia, un film che “insegna a perdonare”

Una figlia è il nuovo film di Ivano De Matteo, arrivato nelle sale cinematografiche giovedì 23 aprile.

Ricordiamo che Una figlia è liberamente basato sul romanzo Qualunque cosa accada di Ciro Noja.

Ivano De Matteo è un regista impegnato nella trasposizione in film delle dinamiche educative e comportamentali, affronta il film con la consapevolezza di essere padre, provando attraverso il lavoro di regista ad esorcizzare le sue paure.

Trama

Il film racconta la storia di Pietro, interpretato da Stefano Accorsi, un uomo che, dopo la morte della moglie, cresce da solo la figlia Sofia (Ginevra Francesconi). Il loro legame è profondo e simbiotico, ma viene messo alla prova quando Pietro inizia una nuova relazione con Chiara (Thony). Sofia, non accetta la nuova compagna del padre e compie un gesto che sconvolgerà la sua vita e quella del padre.

Una figlia: dolore, disperazione e uno spiraglio di luce

Si tratta di un film coinvolgente sin dall’inizio, dove ogni cosa sembra essere al proprio posto, fino a quando qualcosa sconvolgerà tutto. Ogni scena è carica di tensione emotiva e ciò contribuisce a creare la giusta suspense. Ivano De Matteo ha messo in scena la durezza e la confusione proprie dell’adolescenza quando l’equilibrio di un ragazzo viene spezzato improvvisamente. 

In questo caso, Una figlia racconta le dinamiche familiari di un padre che si trova a dover fare i conti con un gravissimo problema, un crimine commesso dalla propria figlia. 

Un dolore incommensurabile che nessun genitore vorrebbe mai vivere e che spinge un padre e una madre ad interrogarsi sul proprio ruolo. Pietro, Stefano Accorsi, in questo caso, si chiede quali siano i suoi errori, in cosa ha sbagliato, vacillando in un mondo di disperazione ed interrogativi, dove tutto si è frantumato.

Il protagonista di Una figlia sperimenterà rabbia e amore, perché come Stefano Accorsi stesso ha dichiarato in una recente intervista:si può smettere di essere figli, ma non si può mai smettere di essere un genitore”.

È vero. Un genitore non smette mai di essere tale, nemmeno dinnanzi alla più terribile delle verità. C’è sempre comprensione, certamente mista a dolore, ma ciascun genitore in ogni situazione è pronto ad aiutare, talvolta anche mettendosi in gioco o a proprio discapito, rimettendoci. 

La vita del protagonista di Una figlia, un vedovo, va letteralmente a pezzi, eppure succederà qualcosa che non smetterà di far pensare che tutto si può superare, che c’è sempre un rimedio.

Una figlia è un film che ha molto da insegnare, sia sull’amore che sul perdono, sottolineando quanto quello dell’adolescenza sia un mondo complicato e ricco di sfumature, talvolta pericolose, altre volte ancora retoriche. Si tratta di un film che ha molto da dire, che sottolinea l’importanza del perdono, della riflessione e dei legami familiari, spesso ingestibili, complicati e dolorosi.

Il finale del film è completamente inaspettato, come è giusto che sia e in perfetta sintonia con il film stesso. Sicuramente il film non dà risposte facili, ma scava nelle zone grigie dell’animo umano, tra istinto, paura e compassione.

Una figlia, cast 

Attori principali 

  • Stefano Accorsi è Pietro, un padre combattuto tra istinto e razionalità
  • Ginevra Francesconi è Sofia, la figlia adolescente che vive un’esplosione di rabbia
  • Michela Cescon è Mariella, nuova compagna di Pietro
  • Thony è Chiara, figura amica e di supporto

Con la partecipazione di:

  • Milena Mancini nel ruolo della mamma di Carolina
  • Toni Fornari, Barbara Chiesa, Beatrice Puccilli, Anita Pititto, Gabriela Govorusic, Sasha Mishelle Almeida Canales, Nicolò Bassani, Emma Mancinelli, Samuel Franzese, Loredana Di Martino, Emanuela Fresi, Cecilia Di Giuli, Veruska Rossi.

Gerardina Di Massa

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Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
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