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Stesso amore, stessi diritti: il referendum per l’uguaglianza è online

È attivo il referendum promosso da UGUALI! per introdurre il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso.

Si vota online: ecco come funziona, perché è importante e cosa cambierebbe. 

Dal 5 maggio ogni cittadina e cittadino italiano maggiorenne può firmare un referendum che potrebbe cambiare la storia dei diritti civili in Italia. Bastano pochi minuti, una connessione a internet e un’identità digitale (SPID o CIE). Ma ciò che si firma non è solo un modulo online: è una dichiarazione di uguaglianza, un atto di giustizia, una scelta di responsabilità. 

Il referendum, promosso dal comitato UGUALI!, ha come obiettivo il riconoscimento del matrimonio civile tra persone dello stesso sesso. Un passo ancora oggi negato dalla legislazione italiana che, nel 2016, ha istituito le unioni civili con la Legge Cirinnà, senza però equipararle al matrimonio. Di fatto, ha creato un’uguaglianza a metà. Una via parallela, più debole e meno riconosciuta. Un compromesso che, pur segnando un passo avanti allora, oggi appare insufficiente. 

Infatti, questa distinzione formale e sostanziale, lascia fuori dal pieno riconoscimento giuridico migliaia di coppie, con conseguenze concrete in ambiti come l’adozione, la cittadinanza, la reversibilità della pensione o l’accesso alla fecondazione assistita. 

A distanza di quasi un decennio, il contesto è cambiato. L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa occidentale a non aver ancora introdotto il matrimonio egualitario. In Spagna è realtà dal 2005, in Francia dal 2013, in Germania dal 2017. Anche paesi tradizionalmente più conservatori come l’Irlanda e la Slovenia hanno compiuto questo passo. Il nostro resta uno dei pochi ordinamenti in cui esiste ancora una separazione tra coppie, basata sull’orientamento sessuale. Una distinzione che non riflette né l’evoluzione sociale, né le aspettative delle nuove generazioni. 

Proprio per questo nasce UGUALI!, un comitato composto da attivisti, giuristi, studenti, famiglie arcobaleno, singoli cittadini che hanno scelto di non aspettare più. Hanno scelto di attivarsi dal basso, lanciando un referendum per chiedere a tutti noi di esprimere una volontà: vogliamo davvero continuare a tollerare una disuguaglianza di Stato? 

La modalità di partecipazione è semplice, accessibile e interamente digitale. Basta cliccare qui , cliccare su “Firma ora” e autenticarsi con SPID o Carta d’Identità Elettronica. In meno di tre minuti si può firmare da casa, senza moduli cartacei né code agli uffici. Un gesto piccolo, ma potente. 

L’obiettivo da raggiungere è ambizioso: raccogliere 500.000 firme entro fine giugno, per portare il quesito al vaglio della Corte di Cassazione e poi alla Corte Costituzionale, come previsto dall’art. 75 della Costituzione.  Il traguardo sembra avvicinarsi giorno dopo giorno: ad oggi sono state raccolte quasi 290.000 firme, superando la metà dell’obiettivo prefissato. Un risultato che testimonia un crescente sostegno popolare alla causa dell’uguaglianza matrimoniale. 

Non è un’iniziativa dei partiti, né una battaglia ideologica. È una richiesta di parità. È una mobilitazione civile che parla a tutti: a chi vive una relazione ancora non riconosciuta, a chi crede nei diritti anche se non è direttamente coinvolto, a chi pensa che l’amore non debba mai passare per una categoria giuridica diversa in base a chi si ama. 

Il referendum ci chiede di guardare in faccia il paese che vogliamo diventare e di scegliere. Un paese che premia l’amore o che continua a misurarlo? Un paese che ha il coraggio di evolvere o che resta fermo per paura del cambiamento? Non è solo una questione di legge, è una questione di visione, di rispetto, di futuro

Le grandi trasformazioni iniziano sempre così: da una voce, poi da mille, poi da centomila. Adesso tocca a noi. 

Perché se è amore, è diritto. 

E se è diritto, deve valere per tutte e tutti. 

Firmare oggi è scegliere per un’Italia che non lascia nessuno indietro. 

E questa scelta, adesso, è nelle nostre mani. 

Maddalena D’Angelo

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Maddalena D'Angelo

Un po' troppo timida, particolarmente sensibile, esageratamente romantica, mi definirei così. Sono Maddalena D’Angelo, classe ’99 e laureata in Filologia Moderna. Amo vivere d'arte: la cerco, la ammiro, la creo. Come? In tanti modi e tra questi con la penna in mano. Perciò fai attenzione, se leggi tra le righe scopri ciò che sono.
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