Green Shades, le tende vegetali: il verde dal passato che coniuga architettura e ambiente

Green Shades, soluzioni naturali e sostenibili come questa sono il futuro delle nostre città: utilizzate per ombreggiare sia spazi interni che spazi esterni, usano piante leggere su tessuti per offrire protezione dal sole contribuendo all’isolamento termico e migliorando la qualità dell’aria.
L’uso delle piante per ombreggiare e rinfrescare gli ambienti non è assolutamente una novità, difatti già nell’Antico Egitto e in Mesopotamia pergolati coperti di viti e rampicanti venivano impiegati per proteggere cortili e abitazioni dal sole cocente.
In Europa i primi a utilizzare questa modalità furono i Romani: con viti d’uva, glicine e pergolati creavano zone d’ombra nei giardini delle domus e delle ville migliorando il comfort climatico e abbellendo gli spazi. Ma cosa c’è di diverso nelle Green Shades moderne? Il progetto Leafskin è il primo sistema al mondo che prevede l’installazione di “tende verdi”: si tratta di vele ricoperte di vegetazione; grazie all’evapotraspirazione prodotta dal sistema vegetale le tende fungono da condizionatori d’aria con una capacità di raffreddamento di 112 frigoriferi per metro quadro.
“Nelle città, dove il caldo è un serio problema, Green Shades è una soluzione ottimale per vie commerciali, terrazze e piazze. La composizione e le specie vegetali sono ottime per l’assorbimento del NOX e del CO2, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città. La leggerezza e la facilità di istallazione ne consentono la collocazione in strade dove, per mancanza di spazio o difficoltà di intervento, non è possibile collocare alberi o altri tipi di vegetazione”, leggiamo sul report Green Shades di Singular Green.

Il sistema applica una tipologia di irrigazione idroponica: l’approvvigionamento idrico è integrato in uno dei tre angoli della vela; il tubo di irrigazione è nel lato più alto così da permettere all’acqua di cadere per gravità – l’acqua in eccesso viene raccolta nel punto più basso.
Una volta completata l’installazione e verificato il sistema di irrigazione viene spruzzata una miscela di scemi e nell’arco di 4 mesi, anche attraverso la fornitura di fertilizzante, la tenda è completamente coperta. Il tipo di irrigazione, attraverso il sistema idroponico SG-A24, prevede anche il ricircolo dell’acqua e delle cosiddette acque di prima pioggia.
Il progetto si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti nell’ambito dell’architettura sostenibile e del design bioclimatico. Ma quali sono i pro e i contro di questa soluzione green? Con l’utilizzo di queste vele vegetali e con la creazione di ombra naturale diminuisce il ricorso a condizionatori e ventilatori; le piante contribuiscono all’assorbimento di anidride carbonica e al rilascio di ossigeno, senza tralasciare la possibilità di divenire habitat per insetti impollinatori. Le piante necessitano di cure e le strutture devono essere progettate per sostenere il peso delle piante, del substrato e dell’umidità. Sebbene l’investimento iniziale sia più alto rispetto a una tenda classica, le spese vengono ammortizzate nel tempo e il pianeta ringrazia.
Qui è possibile consultare le varie soluzioni e mettersi in contatto con l’azienda.
Antonietta Della Femina
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photo credits: Green Shades