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Come una mamma, meglio di un’amica: la lezione di Gilmore Girls

Dalla complicità quotidiana al sostegno incondizionato: cosa ci insegna il legame tra Lorelai e Rory Gilmore sul rapporto madre-figlia e sull’importanza di crescere con una confidente al proprio fianco. 

C’è chi guarda Gilmore Girls per ritrovare il fascino delle cittadine americane, chi per le battute brillanti, chi per il profumo di caffè che sembra uscire dallo schermo.

Ma anche chi, guardando Lorelai e Rory, ci si è riconosciuto. Perché Una mamma per amica non è solo una serie tv cult dei primi anni Duemila: è una dichiarazione d’amore al rapporto madre-figlia, nelle sue forme più vere, imperfette, profonde. 

Lorelai e Rory Gilmore sono molto più che madre e figlia. Sono confidenti, complici, migliori amiche. Eppure, questo non sminuisce, né banalizza, il legame genitoriale. Anzi: lo arricchisce. 

Lorelai, diventata madre a soli sedici anni, decide di crescere sua figlia da sola, senza il sostegno della sua ricca ma soffocante famiglia d’origine. Tra loro nasce una relazione fuori dagli schemi, ma piena di autenticità. 

La loro quotidianità è fatta di maratone di film, caffè a tutte le ore, sogni condivisi, cibo d’asporto e passeggiate per le strade di Stars Hollow. Ed è proprio in questa straordinaria normalità che si costruisce la forza del loro legame. 

Ma l’ispirazione maggiore deriva dalla mia migliore amica, la meravigliosa donna che mi ha dato il nome e il sangue che mi scorre nelle vene, Lorelai Gilmore. Mia madre non mi ha mai fatto pensare che non avrei potuto fare quello che volevo o non diventare ciò che volevo essere. Ha riempito la casa di amore, divertimento, libri e musica, costantemente attenta a darmi dei modelli di vita, da Jane Austen a Eudora Welty a Patti Smith. E mi ha guidata attraverso questi incredibili diciotto anni, non so se si è mai accorta che la persona alla quale vorrei assomigliare è lei. Grazie, mamma. Sei il mio punto di riferimento per tutto. 

È questo il discorso che Rory pronuncia in occasione del suo diploma, forse il momento più emozionante di tutta la serie, quello in cui le sue parole diventano manifesto del rapporto con sua madre, fatto di libri, musica, libertà e amore. Rory non ringrazia solo una figura materna, ma una donna che l’ha cresciuta offrendo un esempio quotidiano, che le ha fatto da guida senza ostacolarla, che ha riempito la casa di stimoli e, soprattutto, le ha insegnato a credere in sé stessa. È una dichiarazione che riflette un legame profondo, fondato sulla stima, sulla riconoscenza e sulla complicità che si crea quando l’amore materno si intreccia alla fiducia e all’amicizia. 

Ma Una mamma per amica non è una fiaba. Non idealizza mai il rapporto tra Lorelai e Rory. Lo esplora in tutta la sua complessità. Dopo una delusione professionale e personale, Rory lascia Yale e si trasferisce dai nonni. Lorelai, contraria e ferita, non riesce a comprenderla, e le due smettono di parlarsi per mesi. 

È uno dei momenti più dolorosi, ma anche uno dei più veri. Ci insegna che anche nei legami più forti esiste lo spazio del conflitto, del dissenso e del silenzio. Eppure, proprio quel silenzio dimostra che l’amore non si misura dall’assenza di problemi, ma dalla capacità di ritrovarsi

Accanto al legame luminoso tra Lorelai e Rory, la serie ci mostra anche un altro tipo di relazione madre-figlia: quello tra Lorelai ed Emily Gilmore. Un rapporto fatto di incomprensioni, aspettative e ferite mai guarite del tutto. 

Emily è l’opposto di Lorelai: elegante, rigida e legata alle convenzioni dell’alta società. Non ha mai davvero accettato le scelte della figlia, e spesso comunica con lei solo attraverso il controllo o il sarcasmo. Lorelai, a sua volta, ha sempre visto nella madre una figura distante, incapace di accoglierla davvero. 

Ma anche questo rapporto evolve. Dopo la morte di Richard, marito di Emily e padre di Lorelai, madre e figlia riescono finalmente a sfiorarsi davvero, a condividere un ricordo senza filtri, a guardarsi senza giudicarsi. Non diventeranno mai ciò che Lorelai e Rory sono, ma trovano un linguaggio comune, un fragile rispetto. 

Questa dualità tra i due rapporti mostra che non esiste un unico modo di essere madri o figlie. Ci sono madri che sanno accogliere e altre che, invece, devono impararlo. 

Con questo, la serie ci consegna una lezione preziosa: la maternità non è solo un ruolo biologico. È una relazione che si costruisce, si nutre e si custodisce. Lorelai e Rory non sono amiche invece che madre e figlia: sono amiche perché sono madre e figlia. Hanno scelto di esserlo ogni giorno, di raccontarsi tutto, di essere l’una per l’altra rifugio e specchio

Nel giorno della Festa della Mamma celebriamo tutte le figure materne. Alcune ci hanno cresciuti con dolcezza, altre con rigore. Alcune ci hanno insegnato a volare, altre a restare. Ma se abbiamo avuto anche solo un frammento di quel legame che Lorelai e Rory ci mostrano, fatto di risate, libertà e comprensione, allora possiamo dire di essere amati nel modo più bello. 

E forse è proprio questa la verità che Una mamma per amica vuole svelarci: che l’amore non ha bisogno di essere perfetto, è vero, ed è questo che lo rende speciale

A tutte le mamme, che ogni giorno possiate sentirvi amate come Lorelai agli occhi di Rory. 

Maddalena D’Angelo

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Maddalena D'Angelo

Un po' troppo timida, particolarmente sensibile, esageratamente romantica, mi definirei così. Sono Maddalena D’Angelo, classe ’99 e laureata in Filologia Moderna. Amo vivere d'arte: la cerco, la ammiro, la creo. Come? In tanti modi e tra questi con la penna in mano. Perciò fai attenzione, se leggi tra le righe scopri ciò che sono.
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