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Organizational Network Analysis, o come usare i dati per svelare la comunicazione tacita nelle aziende

Immagina di essere una grande azienda, un colosso del settore della logistica, un’agenzia piena di talenti, una micro-città in pieno fermento che comunica ogni giorno, ogni ora e trasmette informazioni. Hai a disposizione dati, risorse, personale. Tutto sembra in tuo possesso per avere tutto sotto controllo.

Ma c’è un aspetto che ti sfugge: la rete invisibile delle relazioni, il flusso sotterraneo e intangibile del trasferimento di conoscenze. E come si fa adesso?

Qui entra in gioco l’Organizational Network Analysis (ONA), il tuo prezioso alleato per ricostruire le reti intorno a te (un po’ come la muffa melmosa che riorganizza la metropolitana di Tokyo in 26 ore). 

Cos’è l’Organizational Network Analysis?

L’ONA è un metodo di analisi delle reti organizzative che, essendo una verticalizzazione della Network Analysis, rappresenta la declinazione di quest’ultima che si concentra sulle relazioni e le interazioni tra individui o gruppi all’interno di un’organizzazione.
Questa disciplina può esplorare vari aspetti di una rete organizzativa, come i modelli di comunicazione, i processi decisionali e le dinamiche di potere basandosi sulle proprietà strutturali della rete descritte dalla Teoria dei Grafi applicata all’analisi delle Risorse Umane; in questo modo i data scientist sono in grado di descrivere i flussi di informazione e valutare la gestione della conoscenza per accelerare il processo di innovazione dell’organizzazione.

Tra questi, il trasferimento della conoscenza tacita (Tacit Knowledge Transfer) è uno degli aspetti chiave. 

Questo tipo di conoscenza, per definizione, non può essere codificato né immagazzinato in database o utilizzato per creare procedure standard; tuttavia, è essenziale per le aziende basate sulla conoscenza – quasi tutte le corporate moderne che fondano buona parte del loro asset sulla quantità e qualità delle expertise dei talenti presenti nei team – e può essere l’elemento che aggiunge valore all’organizzazione nel suo processo di innovazione e nella lotta alla concorrenza. 

La magia dell’ONA sta tutta nello svelare i percorsi segreti.

Come affermato da Cohen e Prusak nel 2001: 

La conoscenza scorre lungo percorsi esistenti nelle organizzazioni. Se vogliamo capire come migliorare il flusso di conoscenza, dobbiamo comprendere quei percorsi“.

L’ONA ci consente di fare proprio questo: rivelare le reti di comunicazione, identificando i nodi chiave e analizzando come le informazioni si muovono all’interno di un’organizzazione, possiamo ottimizzare queste reti per una maggiore efficienza e innovazione.

Immagina di essere un manager convinto di avere traccia del flusso comunicativo sotto di lui; sicuro di avere traccia dei processi decisionali che vengono presi nel day to day – processi che nella maggior parte dei casi sono stati ideati, o imposti, a monte poiché frutto di una scuola di amministrazione a gerarchie e non dinamica – e di non tenere conto dello scambio di informazioni cruciali che avviene alla macchinetta del caffé!

Questa disciplina, dunque, non è solo una teoria astratta ma uno strumento pratico che può avere un impatto reale sull’efficienza e l’innovazione di un’organizzazione. Può aiutare a identificare i blocchi nelle reti di comunicazione, scoprire talenti nascosti e creare un ambiente più collaborativo e produttivo. In un mondo dove il flusso di informazioni è vitale, comprendere e ottimizzare queste reti non è solo utile, ma essenziale.

In conclusione: l’ONA e il futuro dell’HR Innovation

Come la muffa melmosa ha rivelato percorsi insospettati nella metropolitana di Tokyo, l’ONA rivela le reti nascoste all’interno delle organizzazioni; grazie agli strumenti open-source che abbiamo oggi a disposizione (programmazione in R e Python), questo strumento, sempre più accessibile, apre nuove possibilità per comprendere meglio e gestire il capitale più prezioso di ogni azienda: la conoscenza. 

Prendi coscienze della tua rete e modellala per il successo futuro della tua organizzazione.

Antonio Alaia

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Antonio Alaia

Antonio Alaia, o semplicemente ALAIA, nasce contro la sua volontà intorno al 1998. Da allora si trascina tra licei, università e uffici in attesa della fine; nel frattempo scrive di cinema, sociale, politica e tutto ciò che ritiene sia interessante e che possa avere anche il minimo impatto sulla società che lo circonda.
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