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Le 10 migliori serie da vedere durante l’adolescenza

Negli anni, l’adolescenza è stata rappresentata in film e serie TV in molteplici forme. Un periodo difficile e pieno di sfide, per alcuni ricco di bellissimi ricordi che danno un senso di nostalgia.

In molti hanno provato a trattare di questo periodo delicato e delle peripezie vissute dai teenager, alcuni riuscendoci meglio, altri un po’ meno.

Tanti tuttavia si sono chiesti: “quali sono le migliori serie TV che trattano dell’età teen?”.

Per risolvere tutti i vostri dubbi ecco a voi una personalissima lista di 10 serie che, secondo il mio parere, hanno trattato in modo egregio – nel bene e nel male – le problematiche dell’età adolescenziale, dandoci soprattutto una visione, il più delle volte realistica, delle numerose sfumature e vicende che popolano la vita dei ragazzi.

TW: violenza sessuale, suicidio, bullismo, violenza domestica, droghe, disturbi alimentari, molestie.

10. My Mad Fat Diary

Una breve serie inglese di 16 episodi, non molto conosciuta, ambientata alla fine degli anni Novanta, che segue le vicende dell’adolescente Rachel – detta Rae – la quale cerca di lottare contro un disturbo alimentare e di riprendere in mano la sua vita dopo un ricovero per tentato suicidio, grazie anche all’aiuto della sua amica d’infanzia Chloe.

Nonostante la bravura dell’attrice e il fatto che spesso mi sia rivista in lei per la sua personalità da sognatrice, questa serie non è mai stata una delle mie preferite, ma non lasciatevi influenzare dalla sua posizione nella lista perchè, dopotutto, ogni serie – o film che sia – merita almeno una chance.

9. 13 Reasons Why

Conosciamo tutti la famosa storia della studentessa Hannah Baker, che prima di togliersi la vita lascia una misteriosa scatola con dentro delle cassette sulle quali sono registrati i motivi del suo gesto, e di Clay Jensen, un ragazzo da sempre innamorato della protagonista, che cercherà di capire in ogni modo le ragioni del suo suicidio, ascoltando tutte le registrazioni. La serie è basata sul romanzo 13 di Jay Asher e i temi trattati hanno fatto inizialmente molto scalpore, generando anche dibattiti in molti paesi.

8. Non ho mai… (Never Have I Ever)

Questa simpatica serie narra della vita dell’adolescente indiana Devi Vishwakumar, che cerca di cambiare la sua posizione sociale e diventare popolare dopo un periodo orribile della sua vita, ma tutto ciò sarà reso molto difficile dai suoi amici e dalla sua famiglia. Never Have I Ever è stata ideata dall’attrice Mindy Kaling e prende spunto dalla sua adolescenza e si presenta come una serie molto divertente, grazie alla tagliente ironia della protagonista che rende le vicende e le gag memorabili.

7. Atypical

Questa serie parla di Sam, un adolescente con la Sindrome di Asperger, che cerca di trovare la sua indipendenza e con essa l’amore. Nonostante venga spesso preso di mira dai suoi coetanei, riuscirà nel suo intento grazie all’ aiuto del suo amico Zahid e della terapeuta Julia. Questa serie è stata molto apprezzata, in quanto ha dato un punto di vista molto interessante sulle persone nello spettro autistico, con uno studio approfondito sui comportamenti del protagonista, che cerca di capire a modo proprio le dinamiche della società, riuscendo a sensibilizzare il pubblico e avvicinarlo a questa tematica.

6. Euphoria

La famigerata serie di HBO con protagonista la cantante e attrice Zendaya, ci racconta delle vite di alcuni adolescenti tra amore, alcolici, sesso e droga. Euphoria è stata spesso premiata dalla critica soprattutto sotto l’aspetto della fotografia e della sceneggiatura, nonostante ciò, non sono mancate le critiche per alcune scene frequenti di nudo molto esplicite.

Le vicende vengono narrate dal punto di vista della protagonista Rue Bennett (Zendaya), la quale ha sofferto per la maggior parte della sua vita di disturbo ossessivo compulsivo e problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti e farmaci, e che racconta delle vite inquiete e difficili delle persone attorno a lei.

Nonostante alcune scelte registiche notevoli, non ho mai particolarmente apprezzato il modo in cui vengono “raffigurati” gli adolescenti protagonisti, con il loro modo di vestire a scuola che ho trovato abbastanza irrealistico. Tuttavia, le vicende sono rappresentate in modo coinvolgente e mi hanno spesso tenuta incollata allo schermo.

5. I Am Not Okay With This

Questa piccola perla di Netflix ha purtroppo avuto vita breve. Conclusasi dopo la prima stagione per ragioni legate al COVID, I Am Not Okay With This parla della storia di Sydney, una diciassettenne che dopo la morte di suo padre cerca di andare avanti nella quotidianità, con un risvolto inaspettato: la ragazza scopre infatti di avere dei poteri soprannaturali, che renderanno molto difficile mantenere la calma e la normalità nella sua vita.

Sembrerebbe un tipico teen-drama fantasy, tuttavia, la questione dei superpoteri della protagonista è una metafora della difficoltà degli adolescenti riguardo l’affrontare i propri sentimenti – in questo caso la rabbia – finendo per non riuscire più a controllarli, e delle caratteristiche che ci rendono diversi, provocando dentro di noi un senso di paura.

4. The End of the F***ing World

Ci è mancato poco che salisse sul podio, e infatti The End of the F***ing World è una delle mie serie preferite in assoluto. Questa serie narra la storia di James, ragazzo che pensa di essere psicopatico, alla ricerca di qualcuno da uccidere, e Alyssa, una ragazza perennemente insoddisfatta dalla vita, ribelle e sgarbata. Questi due adolescenti per tutta la serie sono alla ricerca di sé stessi e decidono di fuggire dalle proprie famiglie e dalla vita di tutti i giorni intraprendendo un viaggio in macchina, partendo alla ricerca del padre di lei che l’aveva abbandonata.

Questa serie britannica colpisce soprattutto per l’umorismo nero e per i discorsi che i due protagonisti intrattengono durante la serie. Molti ritengono che con la seconda stagione – e purtroppo anche l’ultima – la serie si sia rovinata. Tutti i fan della serie si sono chiesti come sia finita per il nostro James, visto l’ultima volta sulla spiaggia mentre cercava di fuggire. Un colpo di pistola e fine, schermo nero. Sicuramente ci saremmo aspettati un finale migliore.

3. Stranger Things

Stranger Things dei fratelli Duffer è probabilmente una delle migliori serie mai prodotte da Netflix e non solo, con una fotografia e degli effetti speciali di altissimo livello.

Sembrerebbe scontato metterla sul podio, ma questa è secondo me una delle migliori serie sull’amicizia adolescenziale. Questo tema è stato infatti rappresentato attraverso molteplici sfumature e trattando tantissimi sentimenti a volte anche contrastanti tra loro, come la gelosia e la fratellanza. I protagonisti ci hanno dato proprio un amicizia su cui sognare, che lascia anche un certo senso di nostalgia.

Ovviamente, oltre all’amicizia non sono mancati i classici temi come l’amore, la famiglia e la crescita, e anche quelli non scontati, come la difficoltà a dichiarare la propria sessualità, come abbiamo visto nell’ultima stagione con le vicende tra i protagonisti Will e Mike.

2. Skins

Tornando alle serie “casa UK”, metto al secondo posto la serie che più di tutte ha segnato la mia adolescenza. Skins è un piccolo capolavoro dei primi anni Duemila in pieno stile inglese.

La serie è suddivisa in generazioni, che cambiano ogni due stagioni, mentre l’ultima stagione (la settima) Fire, Pure, Rise ci porta avanti nel tempo di qualche anno, nelle vite di alcuni dei personaggi più importanti: Cook (Rise), Effy (Fire) e Cassie (Pure). Molti si ricorderanno di questa serie per le migliaia di citazioni e GIF presenti su tutti i social nell’era Tumblr del 2015.

Ho personalmente amato questa serie dal primo all’ultimo episodio; ha trattato con crudezza molti dei temi più difficili degli anni adolescenziali, come la droga, le famiglie disfunzionali, i disturbi alimentari, la sessualità e persino la morte dei coetanei.

Skins è sicuramente una delle serie da vedere almeno una volta nella vita, per l’iconicità dei suoi personaggi, la meravigliosa colonna sonora e per avere una visione realistica di ciò che era (ed è) l’adolescenza nelle periferie inglesi.

1. Sex Education

Eccoci arrivati al primo posto con quella che molti considerano la serie sull’adolescenza per eccellenza: Sex Education. Ci sarebbe molto da dire su questa serie, tuttavia possiamo riassumerla così: un ragazzo di nome Otis, grazie alle conoscenze dategli da sua madre Jean – una terapista sessuale – decide di aprire per caso, insieme all’amico Eric e all’amica Maeve, un mini business come sessuologo nel proprio liceo, aiutando i propri compagni con le difficoltà riguardanti la sfera sessuale.

Nonostante questa non sia la prima serie – e neanche l’ultima – che tratta di adolescenti alla scoperta del sesso, secondo il parere di molti questa serie ha delle grandi potenzialità e risulta molto apprezzata dal suo target, grazie ai suoi momenti comici e talvolta drammatici, ma non solo. Questa serie tratta con molta sensibilità e a volte con un tocco di ironia, numerosissimi temi quali la scoperta e la difficoltà nell’accettazione del proprio orientamento sessuale, le fantasie e la verginità.

Ilaria Perris

Leggi anche: Sex education 4: è una serie provocatoria e frivola o preziosa per gli adolescenti?

Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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