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Dare senza il pensiero di ricevere: Natale

Fin da piccola, quando mi veniva chiesto cosa avrei voluto fare da grande, rispondevo mille cose – non ho mai avuto un solo grande interesse (caratteristica tuttora presente nella mia quotidianità) – ma in ognuna di essa vi era l’aiuto verso il prossimo.

Crescendo, ho collaborato con tante associazioni di volontariato, facendo raccolte alimentari, di beni per neonati, abiti, giochi: il mio cuore spesso grigio – ho un certo spirito malinconico – si inonda di colori a vedere, e soprattutto sentire, un’anima alleggerirsi.

Difatti una delle festività cristiane che più sento mia è il Natale. 

Nonostante la tanta ipocrisia che ormai dilaga durante tutto l’anno e che in questo periodo si acuisce, la gentilezza – seppur di facciata – rende tutti un po’ meno “brutti e cattivi”; le luci, l’odore di marzapane, la natività, i presepi e le canzoni a ogni angolo della strada colorano anche le strade meno illuminate, e insieme a esse anche le nostre anime sembrano aprirsi al mondo e ai suoi problemi. Durante il mese di dicembre e in particolar modo nei pressi delle festività natalizie ad avere maggiore visibilità sono soprattutto le associazioni di volontariato: unica nota positiva – gli Scrooge si risvegliano dal letargo – che imperversa contro il consumismo sfrenato e l’egoismo sempreverde. 

Ecco alcune delle iniziative sul territorio di Napoli e provincia:

– “Dona un gioco o un libro” di ABIO Napoli, Associazione per il Bambino In Ospedale, organizzazione di volontariato che da quasi 24 anni si occupa di sostenere e accogliere i bambini, gli adolescenti ricoverati e le loro famiglie. È possibile acquistare e spedire e/o consegnare a mano il bene presso la sede ABIO in via Francesco Cilea, 165 – 80127 Napoli (Na); scegliere il dono tramite Lista dei desideri di Amazon e spediscirlo alla sede.

– “Animalove”, in difesa di cani e gatti abbandonati. Un calendario con illustrazioni e un album da colorare, il tutto legato al mondo animale: un progetto artistico e di sensibilizzazione ideato da Carmine Luino, fondatore nonché Art director e grafico della Casa editrice Caracò. Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione “Piccole Gioie” a Orta di Atella (Ce) che da otto anni gestisce programmi di recupero, cura e accoglimento di animali abbandonati e in generale di chi soffre, dai bambini agli anziani. Con i proventi si acquisteranno cibo e varie per le strutture animaliste che operano sul territorio campano. Per sostenere l’associazione, acquistando o l’album o il calendario, o, per chi non può recarsi a ritirare i manufatti a Piazza dei Martiri presso La Barberia Chiaia 13 Di Nunzio Luino, basta andare sul sito papielcut o su Amazon.

-“Giocattolo sospeso…” del progetto “Un paniere per te” finanziato dalla Regione Campania. Sul sito è possibile scoprire come partecipare ai vari programmi: un P@niere per Te – progetto presentato da Asso.Gio.Ca. ODV (Associazione Gioventù Cattolica) alla Regione Campania per il bando APS ODV in partenariato con le associazioni Zimmermann ODV e Le Viole di Partenope APS – offre il paniere del giocattolo sospeso (attualmente attivo per Natale: dei volontari consegnano direttamente al bambino meno fortunato il gioco in precedenza acquistato dai donors), il paniere alimentare, il paniere del tempo e il paniere dei servizi. 

Questi gli eventi con più clamore, ma la verità è che Natale – intesa come “nascita” ogni giorno dell’anno – “è dimenticare se stessi e trovare il tempo per gli altri. Scartare l’inutile sottolineando i veri valori.”; privarsi di un piatto di pasta, di una coperta, di un giubbotto, di 10 euro: chest’é.

Ognuno di noi può tendere la mano verso l’altro – chiunque esso sia, amico, nemico o sconosciuto – e fargli sentire che al mondo, nonostante si nasca e si muoia da soli, si vive in compagnia. 

Antonietta Della Femina 

Leggi anche: Guida a un Natale solidale: quali regali cercare e come farlo

Immagine di Canva

Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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