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Come la televisione ha cambiato la nostra società

Dal tubo catodico alla Smart TV, vediamo come l’ingresso della televisione nelle nostre vite ha cambiato le nostre abitudini di spettatori.

La TV nasce in America negli anni Cinquanta. Anni di profonda trasformazione per la società dell’epoca, che dopo il Secondo conflitto mondiale si preparava a rinascere con il cosiddetto “boom economico”.

Negli anni Cinquanta, infatti, si registra un incremento nella produzione e l’acquisto dei beni di consumo – come le automobili -, il volto della città inizia a cambiare con la creazione delle catene di fast food e dei quartieri residenziali, e con la nascita della televisione avviene un profondo mutamento nelle abitudini della nostra società.

Le sale cinematografiche iniziano a svuotarsi progressivamente, in quanto la televisione risponde all’esigenza di “privato” di una società traumatizzata dalla guerra, che ha messo a nudo tutte le debolezze umane.

Stare davanti alla TV la sera insieme alla famiglia, diventa così quasi un rituale giornaliero, un modo per passare del tempo insieme e divertirsi guardando i propri programmi preferiti.

Il mercato cinematografico così inizia a mutare e rivolgersi anche al nuovo pubblico giovanile, attraverso anche l’innovazione dei generi cinematografici – con la nascita dei musical rock e della fantascienza – e della creazione dei drive-in.

Di conseguenza, con gli anni, le abitudini dello spettatore iniziano a modificarsi sempre più radicalmente, anche grazie al continuo bisogno di nuovi stimoli, proposti dalla nuova società consumista.

Insieme alle esigenze degli spettatori, cambiano anche le modalità di visione. Negli anni Cinquanta infatti assistiamo alla nascita di grandi invenzioni come il telecomando e il videoregistratore, e con ciò arriva la svolta: ora siamo in grado di registrare i programmi trasmessi e vederli ogni volta che desideriamo, bloccandolo, andando avanti e indietro.

Le funzionalità del videoregistratore quindi, come vediamo, non sono per niente diverse da quelle dell’odierno streaming, che, col passare degli anni, si è andato ad affinare sempre di più e ha contribuito a cambiare del tutto il nostro modo di vedere e di pensare al cinema.

Ilaria Perris

Leggi anche: Eureka! – La televisione

Fonti: Cinescuola, Summer Jamboree

Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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