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Fashion week 2023-2024: ecco alcuni dei marchi che quest’anno hanno stupito in passerella

ERDEM COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2023-2024

Erdem Moralioglu con la collezione Autunno Inverno 2023-24 ha saputo davvero omaggiare la Regina da poco defunta e da lui spesso ricercata.

La sfilata si apre con rumori da casa dei fantasmi e luci soffuse, che successivamente si spengono per lasciare spazio al runway delle modelle illuminate da una luce da palcoscenico. Il mondo in cui lo stilista ci vuole condurre è quello dello stile vittoriano e più precisamente della sua casa a Bloomsbury “Una casa di speranza per la restaurazione delle donne cadute”.

Sulla sinfonia di drammatici violini vediamo sfilare abiti voluminosi, cascate di pizzo e balze che percorrono tutto l’abito. 

A fine sfilata gli ultimi look sono velati di tulle nero. Una bellissima collezione ed un più che degno ultimo saluto alla regina Elisabetta.

HARPLEN COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024

Michael Harplen, americano, porta sul palco un mix di fantasie leopardo e vestiti glitter anni 80 molto particolare e da alcuni considerato eccessivo. Una cosa però è certa, il giovane stilista ha sorpreso. 

L’ispirazione principale per la sfilata, come da lui stesso raccontato, è stata la madre Cheryl, una donna di città che dal Bronx è costretta a trasferirsi a Niskayuna (stato di NY) che con una popolazione di 22mila abitanti si distanziava molto dagli standard di moda metropolitani. 

La madre tuttavia non abbandona il suo estro e la sua personalità, spiega lo stilista: “Non voleva cambiare il suo guardaroba con un guardaroba in stile country, anche se aveva iniziato a vivere in mezzo al nulla. Quindi organizzava queste cene con le sue amiche, e lei e mio padre indossavano questi selvaggi caftani e abiti con stampa leopardata”. 

E così la stampa leopardata la fa da padrone per la prima parte della sfilata accompagnata da orecchini giganti e geometrici.

La seconda parte della sfilata cambia totalmente tema, con vestiti di paillette multicolore e cofane di capelli bionde o rosa stile anni 80. Da non dimenticare anche i signori eye-liner di glitter colorati.

ROKSANDA COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024

Una collezione sacra mi verrebbe da dire e non ironicamente.

Roksanda Ilincic per questa sfilata si è infatti ispirata alle vesti sacerdotali e monastiche della sua nativa Serbia. Gli abiti e l’ambiente emanano infatti un senso di pace e austerità. Il silenzio e la sacralità sono palpabili.

L’artista ha saputo rendere la sua passione per i colori vivaci su abiti lunghi, giacche squadrate e alti copricapi monastici: il cobalto, il viola e il lavanda donano l’impressione di star ammirando un affresco o una vetrata e non un vestito di sartoria.

Notevole anche la capacità di inserire dettagli preziosi come fili d’oro o frange d’argento che spesso ornano gli abiti sacerdotali. 

Chi lo avrebbe mai detto che una gonna corta potesse assumere un’aria così sacra?

ANNAKIKI

Oltre ad ispirazioni storiche c’è chi ha portato sul palco universi futuristici e tecnologici.

Anna Yang, la designer e fondatrice del brand, pur non potendo partecipare di persona alla Fashion Week ha sicuramente lasciato il segno. 

Le giacche, i pantaloni e le forme bizzarre spesso circolari donano un atmosfera alla Matrix

Nero, bianco, grigio e argento sono i colori principali utilizzati: definiti dalla stilista come ricchi di possibilità espressive se abbinati con colori fluo come il verde, il fosforo e il blu.

L’ispirazione nell’utilizzo del colore viene dall’arte frattale e in particolare dal documentario The Secret Life of Chaos di Nic Stacey. La tridimensionalità sfruttata al suo massimo, le fantasie e l’accostamento cromatico rendono i capi psichedelici e fortemente impattanti a livello visivo.

Annakiki porta innovazione non solo nel design ma anche nel modo di fare moda: è stato infatti uno dei primi brand a sperimentare gli NFT (not-fungible token) per brevettare le proprie creazioni digitali e permettere l’approdo della moda nel Metaverso.

Vuoi provare un vestito? Perché non farlo con la realtà aumentata?

MARCO RAMBALDI COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024

Il titolo della collezione presentata dallo stilista per la primavera estate 2024  è “Malafemmina”, termine che rappresenta perfettamente l’obiettivo del progetto che, come affermato dal creatore “Affronta il concetto di libertà, partendo da ciò che è stato e raggiungendo ciò che sarà”.

Sulla passerella vediamo quindi sfilare cuciture a forma di cuore, che hanno reso il marchio famoso e riconoscibile, ma anche centrini- un tempo simbolo della donna di casa- che vengono decontestualizzati e aggiunti ai vestiti come simbolo dell’emancipazione femminile. 

La trasparenza dei vestiti mostra la volontà di mostrare il corpo senza vergogna, senza paura.

Swarovski arricchiscono la collezione elevando tessuti e frange.

I motivi floreali tipici della stagione non mancano, a partire dal setting della passerella: un giardino di rose, fiori spinosi e affilati come le donne che vestono.

PETSA COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024

Una collezione ispirata alla mitologia. Poteva essere banale, invece Dimitra Petsa ha saputo come riproporre il tema in modo originale e tagliente. Lo spettacolo portato in scena non aveva come argomento la mitologia greca in generale ma bensì la dea Afrodite e dunque il tema dell’amore e della complessità delle relazioni adulte. 

Gli abiti sono spesso aderenti, sinuosi e ritagliati con accenni dorati oppure bianchi come la spuma del mare. La sfilata intende infatti ripercorrere l’intera storia di vita di Afrodite, dalla nascita sino alle vicende amorose e alla morte. 

Da segnalare l’uso della simbologia legata alla gravidanza, come il ventre di argilla progettato per ricordare le celebri brocche, dotato di manici. 

Gli abiti effetto bagnato tipici del marchio non mancano e prendono spesso la forma di un due pezzi.

Un design unico, con un tema importante ma ben trattato.

ELIE SAAB COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2023-24

Probabilmente una delle collezioni preferite dalla mia bambina interiore.

“A Glamour of Yore” si ispira infatti al periodo medievale e al fiabesco: Charlize Theron in Biancaneve e il cacciatore, Angelina Jolie in Maleficent, Cate Blanchet in Elisabeth sono solo alcune delle fonti da cui l’artista ha attinto e grazie alle quali ha saputi reinterpretare le storie dei nostri cuori in chiave moderna e per nulla banale.

Elie Saab ci porta in un mondo incantato fatto di rubini, ametiste e smeraldi. Il velluto domina su lunghi ed eleganti vestiti dal collo lungo e mantelli, spesso ornati con rose Tudor.

E poi ancora seta, pizzo, motivi floreali e trame intrecciate in volumi che donano maestosità, sensualità e magnetismo. 

Le protagoniste della nostra infanzia tornano ad ispirarci come donne cresciute, sagge ed eleganti.

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Sofia Seghesio

Classe 2001. Non sono assolutamente in grado di definirmi. Pessima partenza per un* scritt*, lo so. So di me che sono curiosa ma a volte superficiale ed è proprio scrivere che mi aiuta ad andare in fondo alle questioni per capirle veramente. Nutro un interesse magnetico verso le persone: per quello che fanno e pensano. Per questo non posso fare a meno di interagirci, che sia attraverso un libro, un film, una chiacchierata. Spero dunque di potervi portare con me all’interno di qualche fantastica storia o che possa avere l’onore di raccontare la tua.
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