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Animali drogati e le sostanze con cui si sballano

Anche gli animali vanno alla ricerca di sostanze stupefacenti. Potrebbe sembrare un fatto inventato, invece è la verità.

Che si tratti di frutta fermentata, funghi o piante oppiacee, molte specie animali si sballano deliberatamente per ottenere una sensazione inebriante e intossicante.

Vediamo insieme quali.

Le pecore delle Montagne Rocciose

In Canada, le pecore vanno alla ricerca di un lichene giallo e verde che cresce sotto le rocce e che ha un forte potere sedativo. Dopo averlo strappato coi denti e ingerito, le pecore appaiono malate o spericolate, avvicinandosi alle sporgenze più ristrette e franabili come in cerca di emozioni forti.

I Wallaby della Tasmania

Questa specie di canguro vive nella parte orientale dell’Australia ed è dipendete dai papaveri locali, utilizzati dalle industrie farmaceutiche per la produzione di morfina e analgesici. A quanto pare, quando il cibo scarseggia i Wallaby entrano nei campi di papaveri e ne mangiano i fiori fino a girovagare per i dintorni, completamente andati.

Le magiche renne europee

Le renne possono volare? Se mangiano funghi allucinogeni possono quantomeno crederlo. E a quanto pare nell’Europa dell’Est le renne sono solite procacciare l’Ovolo Malefico, un fungo psicoattivo di un vivace colore rosso, pericolosissimo soprattutto per gli umani per le sue proprietà allucinogeni e velenose. Per questo, i Siberiani erano soliti bere le urine delle renne alticce per sperimentare gli effetti inebrianti dei funghi senza effetti collaterali.

Gli uccelli canterini di Vienna

Nel 2006 uno stormo di uccelli viennesi si schiantò in alcune finestre, spezzandosi il collo. Da un esame post-mortem risultò che i loro stomaci erano pieni di bacche fermentate e i loro fegati danneggiati come quelli degli alcolisti. Forse gli uccelli di Vienna dovrebbero sottoporsi all’esame con etilometro prima di mettersi a volare!

Lo Ptilocerco dalla coda a piuma

Questa specie di tupaia del sud-est asiatico è in grado di sopravvivere all’ingerimento del nettare fermentato dell’Eugeissona Griff, un tipo di pianta che cresce in Malesia, Tailandia e Brunei, composta al 3,8% di etanolo. Lo Ptilocerco riesce a ingerirne un quantitativo spropositato per il suo peso prima di mostrare alcun sintomo di ubriachezza. Non stupisce che esistano filmati degli Ptilocerchi che gozzovigliavano per gran parte della notte attorno alle piante.

I Lorichetti australiani

Detti anche Loriini, questi pappagalli variopinti non riescono a volare né a muoversi in linea retta dato l’elevato consumo di frutta fermentata nel periodo che va da ottobre a dicembre – estate in Australia – quando sbocciano i fiori dello Schotia Brachypetala, il fagiolo boero piangente, i cui grappoli rossi hanno proprietà assai intossicanti per i poveri animali.

Claudia Moschetti

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Claudia Moschetti

Claudia Moschetti (Napoli, 1991) è laureata in Filologia Moderna. Ha insegnato italiano a ragazzi stranieri e scritto per un sito universitario. È attualmente recensora presso il blog letterario Il Lettore Medio e redattrice per il magazine La Testata. Dal 2015 al 2021 ha collaborato alla fiera del libro gratuita Ricomincio dai libri, di cui è stata anche organizzatrice.
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