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Intervista a Chiara Di Costanzo: come il brand MewColors si oppone alla tendenza fast fashion

MewColors è un brand partenopeo nato nel 2021 nell’ambito dello slow fashion. Il brand, formato da un team giovane e dinamico, si occupa di produzioni artigianali nel campo del vestiario, occupandosi di: sartoria, lavoro a maglia, tie dye e wire jewelry.

La Testata ha intervistato Chiara Di Costanzo, membro fondativo di MewColors.

Ciao Chiara! Sei la fondatrice di un brand innovativo e al passo coi tempi. Com’è nata la tua passione per la moda? Da quanti anni esiste il brand?

La mia passione per la moda in realtà non ha una tempistica ben precisa, penso di averla da quando sono nata ma di starla coltivando solo da qualche anno, ovvero da quando ho capito che ciò che stavo studiando non faceva per me e contemporaneamente sperimentavo tecniche di produzione sartoriale.

Mew esiste dal 2020, ma è diventato MewColors a tutti gli effetti nel 2021, quando ho capito che è ciò che voglio fare nella mia vita.

Il brand si inserisce nel contesto dello Slow Fashion, opposto al Fast Fashion. Quali sono i vantaggi dello Slow Fashion? 

I vantaggi dello slow fashion sono infiniti, sia per l’ambiente che ne risente in positivo, sia per chi lo indossa data la qualità dei capi che vengono realizzati, incredibilmente migliore rispetto a un capo fast fashion.
 

MewColors ha collaborato con eventi come Candizioland. Credi che l’ambiente napoletano sia pronto per la moda lenta?  

Credo che una parte dell’ambiente napoletano lo sia, mentre per altri è ancora un mondo lontanissimo. Nel mio piccolo faccio del mio meglio per sensibilizzare quest’argomento con chiunque, spesso anche con chi conosco da 5 minuti.

Oltre agli eventi nazionali, MewColors è apparso in riviste come Selin magazine, che ha sede ad Amsterdam! Ti va di raccontarci quest’esperienza e, in generale, le collaborazioni internazionali? 

Il mondo della moda è estremamente espansivo, i capi mew sono finiti anche su magazine di New York e Berlino, tutto grazie a dei professionisti che stanno al centro del lavoro editoriale, partendo dagli stylist e i fotografi fino ai piccoli designer come me, tutti insieme contribuiscono alla riuscita di un progetto collettivo, poi quello che succede, succede! 

La prima tecnica iniziata da MewColors è il tie dye ma, tra gli ultimi vostri arrivi, appaiono anche i gioielli wire handmade. MewColors sembra, quindi, aperto a nuove sperimentazioni. Potresti farci qualche piccolo spoiler sui vostri nuovi progetti? 

Vorrei fare degli spoiler, ma la verità è che tutto parte dalle idee sul momento, se mi viene in mente di realizzare un capo sperimentando una tecnica nuova, la imparo e lo produco! È una costante di studio, amore, pazienza e curiosità.

Aurora Scarnera

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Aurora Scarnera

Classe 1998, frequenta il primo anno di Filologia Moderna presso l’Università di Napoli Federico II. Giornalista pubblicista dal 2020 e cantante occasionale, scrive articoli dai tempi del liceo. Curiosa del mondo, crede fermamente nel valore dell’informazione e nella forza del suo veicolo trasmissivo.
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