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Daisy Jones and the Six tra musica rock ed autodistruzione

Il bestseller Daisy Jones and the Six di Taylor Jenkins è una rappresentazione dell’euforico successo e vorticosa caduta di una band degli anni ‘70.

La serie musical è un adattamento cinematografico del romanzo di Taylor Reid del 2019, le puntate della miniserie sono disponibili sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video dal 3 marzo 2023.

Daisy Jones and the six è una miniserie divisa in 10 puntate un falso documentario di una band vissuta negli anni ‘70, i più sfrenati per la musica. La serie rievoca a pieno le vibes presenti in quel periodo sesso droga and rock’n’roll, Daisy jones and the six è uno spettacolo composto da edonismo, libertà, forte tensione creativa e sessuale, amore, astio, voglia di infiammare il palco con il talento, l’agonia della dipendenza e tutto senza mai sorvolare ogni singola costruzione psicologica dei componenti della band. 

Nella serie ogni personaggio ha il suo spazio, la sua storia da raccontare nei minimi dettagli, tanto che da spettatore senti come di aver vissuto con la band le tappe del loro viaggio musicale, come se vivessi nel loro van.

Gli sceneggiatori Scott Neustadter e Michael H. Weber e la direzione di James Ponsoldt hanno costruito un rockumentary, su una band che nel suo apice di successo si è sciolta, d’improvviso, e questo documentario servirà a far si che ogni componente possa raccontare la sua verità dopo ben vent’anni di distanza. La particolarità della serie è che questa band non è mai esistita — seppur ad oggi è possibile ascoltare il suo EP su Apple Music o acquistare il Vinile su Amazon. 

Pare che i produttori abbiano preso spunto dai Fleetwood Mac, gruppo musicale rock anglo- statunitense, e il loro periodo di Rumors. A partire dal focus sulle dipendenze da alcool e droga che ha comportato la perdita degli equilibri dei membri della band, e dai drammi amorosi quali quelli tra Christine McVie e il direttore luci della band, o il triangolo tra il batterista Mick Fleetwood, Jenny Boyd (moglie di Mick) e il chitarrista Bob Weston.

I produttori della serie hanno narrato questi drama nel loro Daisy Jones and The Six. Nei testi musicali dell’era Rumors i musicisti della band si lanciano l’un l’altro bombe pungenti, esternando le loro ferite riguardo agli amori e ai rancori vissuti, allo stesso modo accade in Daisy Jones and The Six. Peculiare e chiaro è il parallelismo tra la cantante della band e Stevie Nicks dei Fleetwood Mac, Daisy indossa sempre abiti svolazzanti, che caratterizzava ogni spettacolo musicale dando un’aura idilliaca. 

Daisy Jones and the Six seduce lo spettatore grazie a tutto ciò che questa serie ostenta, merito anche della perfetta sintonia creata dagli attori che interpretano i componenti della band. Sam Clafin ha dato vita al frontman Billy Dunne, e Daisy la carismatica cantautrice è invece interpretata da Riley Keough, nonché nipote di Elvis Presley. Seguono poi Josh Whitehouse, Sebastian Chacon, Will Harrison rispettivamente chitarrista e batteristi e Suki Waterhouse la batterista della band. E non dimentichiamo Camila Morrone nei panni di Camila Alvarez, compagna del frontman Billy.

Non resta che farsi catturare dall’aura pazzesca degli anni ‘70 rappresentata nella miniserie Daisy Jones and The Six

Arianna D’Angelo 

Illustrazione di Sonia Giampaolo

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Arianna D’Angelo

Arianna, classe ‘98. Mi piacciono le arti visive e musicali. Per me scrivere è esternare il mio mondo interno raccontando ciò che mi appassiona. L’Arianna del mito greco liberò Minosse con il suo filo e io con la mia scrittura libero il mio mondo e ve lo racconto.
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