ExtraDisegniPrimo Piano

Chiara Ferragni: pensati libera

Certe volte, un abito parla. Un abito è arte, è differenze, è cultura, personale e della società. Molte parole non sono necessarie quando ad indossarle è un’influente imprenditrice del nostro secolo, seconda a nessuno eppure bistrattata da molti.

Durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023, una emozionantissima Chiara Ferragni ha dimostrato col proprio linguaggio che, spesso, basta indossare i panni degli altri per evitare inutili guerre.

Chiara Ferragni calca il palco dell’Ariston con un abito a corolla di seta nero, completato da una stola-manifesto su cui è ricamata la scritta: “Pensati libera”. Semplici ma allo stesso tempo forti parole, che vogliono incidere indelebilmente sulle donne, con la speranza di farle sentire libere di uscire dal ruolo che da sempre è appartenuto a loro.

Per la stessa Ferragni questo vestito vuole essere una presa di coscienza di una lotta per non essere sempre perennemente incasellata in un determinato spazio: “Pensati libera è dedicato a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate”.

Il secondo vestito che indossa l’influencer è definito da lei stessa “il vestito senza vergogna”: l’abito è in tulle color carne e riproduce attraverso dei ricami, il corpo di Chiara Ferragni al naturale. «Questo vestito non è trasparente, è solo un disegno del mio corpo», spiega l’influencer, «ha un significato molto profondo che si lega a quello che sto per dire. In generale, il corpo delle donne non deve mai generare odio o vergogna».

Segue un monologo della Ferragni sottoforma di una lettera scritta alla Chiara bambina dalla Chiara adulta: «Ciao bimba, ho deciso di scriverti una lettera», esordisce Ferragni nel suo monologo, svelando poi il suo destinatario, «tutto quello che faccio, lo faccio per te: per la bambina che sono stata. […] «Sai cosa ho imparato? Se una cosa ti fa paura, probabilmente è la cosa giusta da fare. Ti dico una cosa bellissima: ho due figli, ma di Fede non ti dico altro. Sì, scoprirai l’amore vero».

Gli ultimi due abiti indossati dalla Ferragni sono un abito peplo bianco su cui sono ricamate scritte nere, critiche che l’influencer ha ricevuto sul suo corpo e sul suo modo di essere madre e donna; in ultimo, un vestito-gabbia realizzato con una gonna in tulle e una tuta, simbolo della speranza nel voler rompere le convenzioni imposte dal patriarcato.

Illustrazione di Sonia Giampaolo

Leggi anche: Sanremo 2023: diamo il via alle canzoni!

Sonia Giampaolo

Sonia Giampaolo nasce e cresce a Napoli, dove studia, prima, Grafica d’arte presso l’accademia di belle arti di Napoli, poi, Illustrazione presso la scuola italiana di comix assecondando, così, il sogno di una vita quello di diventare un’illustratrice. Lavora come illustratrice al video musicale di Scapestro “essere luce”, per “Futura” la newsletter del corriere della sera e “la testata-testa l’informazione”, viene selezionata per varie mostre/concorsi tra cui due volte per i concorsi indetti dal collettivo de “le vanvere” e due volte per il concorso “emoticon”, inoltre viene selezionata alla mostra street art di “CHEAP festival”. Nel 2023 pubblica con Armando Curcio Editore e Giannini Editore. Sogna di illustrare storie per bambini e libri che parlano di cinema. Parla solo tramite citazioni dei film e si trasferisce a Roma per amore.
Back to top button