SocialePrimo Piano

Le sconvolgenti rivelazioni del principe Harry in “Spare” e nel nuovo documentario Netflix

La figura pubblica del principe Harry è sempre stata molto chiacchierata.

Eppure, da quando ha deciso di raccontare finalmente la sua verità, prima in un documentario e poi in un’autobiografia, ha catalizzato l’attenzione generale.

Il duca di Sussex Harry è il secondo figlio del re d’Inghilterra e della famosissima Diana Spencer. Inoltre, sua nonna è la regina che vanta il regno più lungo nella storia britannica.

Ciò presuppone che, sin dalla sua nascita, sia stato al centro dell’attenzione generale. Eppure, proprio questa attenzione mediatica, a tratti morbosa, ha creato più problemi che altro. Tanto che, nel 2020, Harry ha deciso di fare un passo indietro e di rinunciare al suo titolo nobiliare. A distanza di due anni da questa decisione tanto discussa, ne ha raccontato pubblicamente i motivi, rilasciando prima un documentario su Netflix e poi un’autobiografia.

Tra i frame e le pagine di queste testimonianze, Harry si racconta, senza filtri e con inattesa schiettezza. Il documentario si intitola “Harry and Meghan” e ci accompagna alla scoperta della storia d’amore tra Harry e sua moglie, l’ex attrice Meghan Markle. Scopriamo come i due si sono conosciuti, per poi rendere pubblica la loro relazione e convolare a nozze.

Tuttavia, scopriamo anche che Meghan non è stata accolta bene né dalla stampa inglese, né tantomeno dalla famiglia reale. In sostanza, ci viene raccontato il preludio dell’allontanamento della coppia dalla corte inglese, con le rispettive polemiche.

Se la docu-serie si focalizza sulla coppia, “Spare” è un testo interamente dedicato alla figura di Harry, che decide di metterci la faccia (in tutti i sensi), pubblicando un’autobiografia lunga e dettagliata, che parte dalla sua infanzia. Questo libro, pubblicato il 10 gennaio (in Italia da Mondadori), ha sbaragliato qualsiasi record. Non si fa che parlarne, tanto che in una settimana sono state vendute ben 3,2 milioni di copie.

Un risultato assurdo, frutto della curiosità generale che orbita intorno alla famiglia reale inglese, alimentata in primo luogo dal titolo del libro, “Spare”, che in inglese significa “riserva”. Nel gergo reale, indica il rimpiazzo dell’erede al trono, una sorta di “ruota di scorta”.

La scelta di questo titolo viene spiegata da Harry stesso, che racconta di come, all’indomani della sua nascita, suo padre avrebbe detto a sua madre “Mi hai dato un erede ed una riserva, hai fatto il tuo dovere”.

Le rivelazioni ed i dettagli che sono venuti fuori dai racconti di Harry sono tanti, alcuni a dir poco sconvolgenti. Volete sapere quali sono i più interessanti? Beh, partiamo!

Iniziando a scandagliare il libro “Spare”, siamo colpiti soprattutto da come Harry abbia affrontato la morte di sua madre. La scomparsa di Lady Diana, infatti, è avvenuta quando aveva solo 12 anni. Non riuscendo a rassegnarsi all’idea di aver perso per sempre sua madre, aveva sviluppato l’idea che in realtà avesse inscenato la propria morte. Ciò al fine di allontanarsi dalla pressione dei media, che la tormentavano da sempre.

Harry, poi, non risparmia dettagli neanche sul suo rapporto difficile con il padre. Carlo viene descritto come un uomo difficile, distante e poco incline delle dimostrazioni d’affetto. Un giorno arrivò persino a fare battute sulla paternità di Harry, sostenendo la teoria secondo cui in realtà il suo secondogenito fosse figlio del generale James Hewitt, l’istruttore di equitazione di Lady Diana.

Questo pettegolezzo girava da anni e, in effetti, quest’uomo aveva avuto effettivamente una relazione clandestina con Lady Diana. Tuttavia, questo tradimento non corrisponderebbe al periodo in cui nacque Harry.

Una delle rivelazioni più scottanti e chiacchierate di “Spare” però riguarda il periodo che Harry ha trascorso nell’esercito. Raccontando la sua esperienza, infatti, egli dichiara di aver ucciso addirittura 25 talebani. Inoltre, aggiunge che lo ha fatto poiché, nell’esercito, gli hanno insegnato a smettere di vedere i nemici come esseri umani. Questa frase ha scatenato non poche polemiche.

Nelle pagine seguenti, il principe si sbottona anche su dettagli privati ed intimi. Racconta, infatti, di quando ha perso la verginità a 17 anni, con una donna più grande di lui. Il fatto è avvenuto in un campo dietro ad un pub, per giunta molto frequentato. Un altro punto che ha fatto molto discutere è sicuramente il rapporto difficile tra sua moglie Meghan e sua cognata Kate. In particolare, ci sarebbe stato un episodio di screzio estremamente sgradevole, a pochi giorni dal matrimonio di Meghan ed Harry.

Come risaputo, la figlia di Kate e William, Charlotte, ha partecipato alla cerimonia come damigella. Durante la preparazione dell’evento, Kate avrebbe contattato Meghan, sostenendo che il vestito scelto per la bambina non le andasse bene ed insistendo sul fatto che si dovesse rifare da capo. Questa richiesta avrebbe aggiunto ulteriore stress alla futura sposa Meghan, che sarebbe scoppiata a piangere, disperata.

Se “Spare” ci ha regalato dettagli e pettegolezzi su cui discutere per mesi, il documentario su Netflix non è da meno. In questo caso, però, la narrazione è dedicata alla storia d’amore tra il principe e sua moglie, l’attrice americana Meghan Markle. I due hanno ufficializzato la relazione nel 2016, scatenando il gossip internazionale.

Lei era conosciuta soprattutto per il suo ruolo nella serie televisiva “Suits”. Il fatto che avesse iniziato a frequentare un principe ha scatenato non pochi commenti. Inoltre, Meghan è stata da subito braccata dai paparazzi, assetati di scoop. Questa situazione, sempre più drammatica, viene paragonata da Harry a quella che ha dovuto subire sua madre Diana.

Negli episodi della docu-serie emerge con insistenza il carattere invasivo dei tabloid, che hanno provocato molti problemi. Meghan racconta, in particolare, di quanto abbia sofferto a causa dei titoli razzisti dei giornali, che mettevano in evidenza il colore della sua pelle e le sue origini.

La sua vita è stata scandagliata dai tabloid, che volevano scoprire dettagli succulenti sul suo passato. Tanto che, una settimana prima del suo matrimonio con Harry, suo padre si accordò con la stampa per vendere e rilasciare alcune fotografie. Ciò portò Meghan ad allontanarsi dal padre, che avrebbe dovuto accompagnarla all’altare.

Quando, tempo dopo, decise di scrivere una lettera al padre, per cercare di riallacciare i rapporti, la stampa riuscì a venirne in possesso, pubblicando alcuni stralci. Tuttavia, lo fece omettendo delle parti e mettendo in cattiva luce Meghan. La coppia chiese alla famiglia reale di intraprendere azioni legali contro la stampa, ma la loro richiesta non venne accolta.

Ciò li portò ad affidarsi ad altri legali. Nel periodo successivo al matrimonio, poi, Meghan ha dimostrato di catalizzare l’attenzione dei media, specialmente negli eventi ufficiali. Ciò ha portato a sviluppare un’idea comune di lei come “diva”, nella costante ricerca di attenzioni. Tutte queste situazioni, aggravate dal fatto che anche all’interno della famiglia reale non venisse vista di buon occhio, portarono Meghan ad avere pensieri suicidi.

Il documentario, dopo aver scandagliato a fondo gli ultimi anni di vita della coppia, da voce proprio ad Harry e Meghan, che raccontano di aver deciso, nel 2019, di trasferirsi in Canada. Erano alla ricerca di tranquillità, anche perché i loro rapporti con la famiglia reale erano molto tesi.

Al culmine di un’altra discussione è poi arrivata la costretta decisione di rinunciare ai titoli reali, cercando una propria indipendenza economica. Questo anche per evitare ulteriore attenzione morbosa dei media nei loro confronti.

Attualmente, i due vivono con i propri figli, dedicandosi primariamente a progetti benefici. Sono ancora attaccati dai media, che si appostano davanti a casa loro. Qualcuno però, con malizia, si chiede se la loro volontà di allontanarsi dalla vita pubblica corrisponda alla realtà. Anche perché c’è chi pensa che, quando si è alla ricerca della tranquillità, sicuramente non si pubblicano libri e documentari sulla propria vita.

Stefania Berdei

Leggi anche: Sono Camilla Shand, non la moglie di Carlo

Stefania Berdei

Classe 2000, scrivo di tutto ciò che solletica la mia fantasia. Studio Mediazione linguistica e culturale, poiché penso che la diversità e la ricchezza culturale siano il motore del mondo. In attesa di un ritiro spirituale su un’isola tropicale, cerco di essere ogni giorno la versione migliore di me stessa. Nel resto del tempo, mi nutro di serie televisive, film e libri.
Back to top button