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“Veleno” storia di un delitto perfetto

Usato fin dall’antichità per vari scopi, ma quello più comune non era usato per far del bene, ma per vendicarsi.

Da chi decideva di togliersi la vita a chi voleva toglierla a qualcuno d’indesiderato, il veleno è stato parte di molte storie finite in tragedia e causa di molti conflitti.

Era un mezzo subdolo e silenzioso se si sapeva utilizzare, nascondeva le tracce del suo utilizzatore e poteva essere diluito, inalato, posto sugli oggetti. Insomma le regole per un delitto perfetto, utilizzato già 10.000 anni fa per cacciare animali troppo irrequieti.

L’associazione del male al veleno è sempre stata indotta nelle nostre vite tant’è vero che quando si pensa al veleno si associa sempre la figura del serpente che da sempre è il simbolo del peccato originale.

Ma come è cambiata la sua storia nel tempo com’è stato utilizzato?

Ricordiamo la bellissima Cleopatra che si è uccisa proprio con il veleno di un serpente, pur di non rinunciare al suo amore che era ormai perduto. La sua storia di morte resta una grandissima tragedia per l’immaginario di molti.

Chi invece non usava il veleno per far finire la propria vita ma le vite altrui era Caterina de’ Medici: sposata con Enrico II entrò alla corte di Francia come la Profumiera e questo sì perché amava i profumi, ma anche per l’arte sottile dell’avvelenamento per raggiungere i propri scopi.

Nell’antica Roma ricordiamo che l’imperatore Nerone si faceva alla sua avvelenatrice personale la gallica Locusta, fu una strage di avvelenamenti tra la madre che era una figura scomoda per lui e del resto anche la moglie morta per “suicidio”.

Le donne, inoltre, astute e ingegnose avvelenavano le loro vesti per uccidere il loro uomo non desiderato, oppure, regalare vestiti già avvelenati era un altro modo per togliere qualcuno dalla propria strada, così com’è successo a Elisabetta I che per puro caso o fortuna non ha fatto una brutta fine come quella che è toccata invece alla sua damigella che per “gioco” ha indossato i suoi vestiti ed è morta tra atroci angosce.

Ad oggi sappiamo che molte cose che si utilizzavano in passato come piombo e mercurio, sono velenose se assunte in grandi quantità e anche se non abbiamo un assaggiatore reale riusciamo a mangiare con tranquillità il nostro pasto quotidiano, cosa che all’epoca non era del tutto scontato.

Molti dei veleni dei serpenti, ragni e insetti hanno una cura, quindi, se ci trovassimo qualche foresta e qualcosa ci mordesse e buona cosa correre in ospedale.

Il veleno resta però a tutti gli effetti un’arma letale che se dosata e studiata può avere effetti disastrosi.

“Il veleno, l’arma del vigliacco.”

JOHN FLETCHER

Ada di Domenico

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Ada Di Domenico

Sono Ada di Domenico nata a Napoli il 22/02/1996 mi definisco una sognatrice con i piedi per terra, pronta a tutto, la mia unica paura è l'incertezza. Mi sono sempre data da fare mettendomi in gioco, dando il mio massimo ! Inizio a scrivere per la Testata grazie alla mia passione per tutto ciò che è Bio e naturale.
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