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Ikigai, segui la strada per la felicità

Focalizzarsi sul tempo presente e ricercare il senso della propria vita è il metodo giapponese per un’esistenza lunga e felice.

È giovedì, la sveglia suona e noi non vogliamo proprio saperne di alzarci, fare colazione in fretta e correre a lavoro per vivere un’altra interminabile giornata uguale a ieri, all’altro ieri e ad un mese fa. Ma il week-end sta arrivando, l’unica cosa che ci rincuora e che ci fa dire “sopravvivrò anche oggi”. 

In un giovedì, dall’altra parte del mondo, qualcun altro si sta preparando, sta facendo colazione in fretta e sta correndo a lavoro con il sorriso sulle labbra, felice di avere l’opportunità di vivere ancora un altro indimenticabile giorno. 

La differenza tra queste due persone è quello che ancora oggi vediamo emergere tra due civiltà completamente diverse tra loro, quella occidentale e quella orientale. 

Per i giapponesi, per esempio, è più importante focalizzarsi sul momento presente anziché su quello incerto in cui potremo finalmente godere dei frutti dei nostri sacrifici. 

Da questa esigenza nasce l’Ikigai, il metodo sempre più diffuso per conoscere il motivo per cui siamo qui, la nostra ragione di vita.  

Non esiste una parola in italiano che possa tradurre letteralmente questa espressione. “Iki”, però, vuol dire vivere e “gai” scopo, per cui potrebbe semplicemente essere tradotta in ragione di vita, più ampiamente nella ragione per cui ti alzi al mattino. 

Ma qual è la ragione per cui ti alzi al mattino? 

Mettiamo che hai un solo giorno a disposizione, uno solo in tutta una vita in cui puoi svegliarti, prepararti, fare colazione in fretta e correre a fare quello che più ami. Ti viene in mente qualcosa? Se la risposta è sì, quello è senza dubbio il tuo Ikigai

Se invece non sai cosa rispondere, stai tranquillo, non tutti siamo uguali. Ci sono persone che non trovano subito il proprio Ikigai e hanno bisogno di lavorare molto su sé stessi per avere il coraggio di scavarsi dentro e riconoscere, in fondo, quello che un po’ hanno sempre saputo. 

C’è chi studia medicina per diventare medico e chi studia medicina ma sogna di fare il musicista. 

Nello specifico, l’Ikigai è l’insieme di quattro fattori: 

  1. Quello che ami fare;
  2. Quello in cui sei bravo; 
  3. Quello per cui potresti avere un guadagno; 
  4. Quello che può dare un contributo al mondo;

Questi elementi possono aiutarti a facilitare la ricerca e iniziare un percorso che ti permetterà, alla fine, di avere la piena soddisfazione di te stesso. 

Banalmente potrebbe essere un hobby, uno sport o un’abitudine che hai sempre coltivato ma mai perseguito fino in fondo per qualche pregiudizio che ti porti dietro. Se, per esempio, cantare sotto la doccia ti fa stare bene e con il primo stipendio hai comprato una chitarra per strimpellare con i tuoi amici in spiaggia, forse è quello il tuo Ikigai. 

E se non dovesse bastare per avere una risposta, allora non temere di provare più cose e di sbagliare direzione. Ci viene detto in continuazione che dobbiamo avere le idee chiare, che dobbiamo scegliere una strada ed essere fedele a quella, ma nessuno ci dice quante volte si cambia idea prima di raggiungere quella strada. 

Traducendolo in realtà, l’Ikigai è quel qualcosa per cui non vediamo l’ora di cominciare la nostra giornata e perché no, potrebbe anche essere una persona, la famiglia che sogniamo di crearci e l’amore incondizionato per i nostri cari.

Ikigai è un inno alla vita, un monito a cercare quello che ci fa stare bene senza aspettare “il momento giusto”, il segreto, secondo le antiche civiltà giapponesi, per una vita lunga e felice.

E tu? Qual è il tuo Ikigai? 

Donatella Casa 

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Donatella Casa

Leggo per conoscere e scrivo per mettere ordine. Da 28 anni sono il rifugio dei miei pensieri. Viaggio per scoprire, sogno per viaggiare e credo nell’oroscopo, anche se detesto ammetterlo. Odio lo sport ma corro sulla tastiera, mi piace l’alba ma a quell’ora dormo sempre. Trascorro la maggior parte del tempo a gestire le mie contraddizioni. Credo nella gentilezza come atto di ribellione e diffido da chi dice di sapere sempre tutto.
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