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Da domani

Restiamo in casa a mangiare gelato.
Rubiamo tutti i vinili di Battisti mentre io fisso quella nuvola a forma di aeroplano e tu cerchi quello con la collina dei ciliegi.
Buttiamo via i vestiti, copriamo gli occhi ai crocifissi e teniamo solo i costumi, mentre tu riempi la vasca e io registro una musicassetta. 
Mettiamo su un’orchestra e poi balliamo sotto la pioggia, con le scarpe che diventano barche e i cuori tamburi.
Pecchiamo da tempo, facciamolo sempre.
Quantomeno un’ombra racconta di una luce. 
Didascalia di Serena Palmese
Foto di Giovanni Allocca
Vedi anche: Sultanto ‘na parola
 
				 
						


