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Chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori

Fai un passo avanti rispetto a dove ti trovavi prima e non sarà mai un punto di ritorno

Fallire non vuol dire sbagliare, o ingannarsi, fallire è chiedersi, fallire è conoscersi, e capire cosa voglio davvero, ciò che mi aiuta ad andare a fondo dei miei desideri e valori.

La cosa in cui ho fallito, la voglio davvero?

Questo punto di domanda ha sempre un impatto molto forte su di noi, ci mette di fronte una riflessione alquanto interessante. Anche la non – azione, proprio come l’azione, ha delle conseguenze sulla nostra vita.

Ma qual è il costo di questa non – azione nella mia vita? Spesso ha un costo molto alto, e non è sempre facile. A volte è difficile, a volte ti fa soffrire. Ecco perché evolvere è impegnativo. Se non evolvessi e rimanessi dove sei, soffriresti di meno, forse, ma, saresti meno consapevole. E se non sei consapevole, non sei libero.

Essere consapevoli porta sia alla vera libertà, se sei consapevole significa che puoi scegliere, ma anche alla sofferenza, ogni consapevolezza porta con sé del dolore; l’altra facciata della medaglia. Il rimedio agli effetti indesiderati del fallimento è l’accettazione. Se sei consapevole e riesci ad accettare ciò che fa male di quello che comprendi, scopri, senti, in te e attorno a te.

Che tu faccia A, che tu faccia B, che tu scelga di fare metà A e metà B, ci sarà sempre qualcuno a cui piace solo la C. E quando poi farai la C per fare contenta quella persona, uscirà qualcuno dal nulla che odia la C. E allora penserai alla D, e la farai, pensando che così, finalmente, sarai accettato, amato e apprezzato.

Ed ecco viene fuori quello che da te si aspettava la Z. Verrai giudicato sempre, indipendentemente dalla vita che sceglierai di fare. E allora che senso ha vivere con la continua paura del giudizio? Forse vorresti sentirti dire altro. Ma la vera verità è che il momento in cui sarai davvero pronto, davvero all’altezza, con le circostanze perfette, non esisterà mai. La vita ti metterà continuamente davanti a nuove prove, sfide, e difficoltà.

È proprio in quei momenti che non dobbiamo abbandonare i nostri sogni, progetti e ambizioni. Sono il motore della gioia, della realizzazione e della soddisfazione. E non sarà mai troppo tardi per creare la vita che desideri.

Francesca Scotto di Carlo

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Francesca Scotto di Carlo

Ventinove anni, napoletana. Di sé dice di essere un «cumulonembi», testarda, indistruttibile, assertiva. Scrittrice, umanista, attivista, è una di quelle persone con la voglia di cambiare il mondo, un passo alla volta.

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