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Pieces of a Woman: su Netflix lo straziante ritratto dell’implosione materna

È arrivato su Netflix il film originale Pieces of a Woman, presentato in concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove Vanessa Kirby – che presta il volto alla protagonista – ha vinto la Coppa Volpi, il premio come miglior attrice. 

La pellicola di Martin Scorsese è disponibile dal 7 gennaio 2021 su Netflix in tutti i paesi in cui lo streamer offre il servizio.  

Kornél Mundruczó ne cura la regia, mentre la produzione è firmata da Scorsese per l’appunto, Little Lamb, BRON, Proton e Aaron Ryder. La sceneggiatura è di Kata Wéber, la fotografia di Benjamin Loeb e la scenografia di Sylvain Lemaitre. 
Girata in lingua inglese, ma doppiata in tutte le lingue degli utenti di Netflix, ha la durata di 128 minuti e vede davanti all’obiettivo, assieme a Kirby, Shia LaBeouf, Ellen Burstyn, Jimmie Fails, Molly Parker, Sarah Snook, Iliza Shlesinger e Benny Safdie.  

Pieces of a Woman racconta la troppo comune storia di una coppia in attesa che perde la propria nascitura. Martha è pronta al parto in casa, sostenuta da suo marito Sean e da un’ostetrica. È un parto sofferente e doloroso come tanti, raccontato con una realtà paralizzante. All’accadimento è dedicata mezz’ora di meraviglioso cinema, girato con ampio margine di improvvisazione, che rende la scena un intimo raccoglimento impegnativo, pullulante di tensione. Tutto procede con una difficile normalità finché, però, la situazione si complica. 

Si dà vita così ad una realtà assurda, surreale, straziante, dolorosa e per niente comprensibile. Alcuni cercano un colpevole, altri di andare avanti. Dei membri della famiglia provano a ricordare la bambina, degli altri ad accantonarla per sopravvivere. Il tutto in un precario equilibrio di rapporti personali, i cui problemi sono mai così tanto sotto un occhio di bue. Ognuno, a proprio modo, affoga nel dolore più profondo, incapace di venirne a galla. Riprendere le redini della propria vita pare assolutamente impensabile e il cervello è ovviamente occupato da un solo, unico, pensiero. 

Giovanna Iengo 

Vedi anche: La rivelazione Netflix: vi presento La Belva di Ludovico Di Martino

La Redazione

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