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L’incontro perfetto

Cosa prova una Donna quando deve dare alla luce il suo bambino? I suoi dubbi, le sue paure, analizziamole insieme, potrà sembrare la cosa più difficile di questo mondo, ma niente è impossibile per una mamma, quando vuole incontrare il suo bambino.

Sei al punto di arrivo della tua gravidanza, aspetti con ansia il momento tanto atteso, può essere oggi, domani, ora, proprio mentre stai leggendo quest’articolo. Ormai manca veramente poco.

Sarò pronta? Sarò brava?… Queste sono le tipiche domande che si pone la maggior parte delle donne, ma vogliamo dirvi che piùdell’80% di esse, hanno un secondo più di un figlio quindi non dev’essere poi così difficile, non trovate?!

Tuttavia, parlo per esperienza personale, il parto è un’esperienza straordinaria, unica ed estremamente individuale. Esiste il parto naturale, il parto indolore, il Cesario, tutte scelte dettate dal vostro ginecologo in base all’esigenze della mamma e del suo bambino ovviamente.

Regola d’oro da seguire: Fidatevi di lui… Il medico! È un professionista che conosce quello che è meglio per voi. Lui sa!

Saprò riconoscere quando saranno vere contrazioni? Si! Dovete stare tranquille, i sintomi sono inconfondibili. Avvertirete una netta differenza tra le contrazioni di Braxton Hicks, che vi hanno accompagnato in quest’ultimo periodo e quelle vere.

L’inizio del travaglio spesso si manifesta, con piccole contrazioni uterine e la perdita del tappo mucoso. E quindi mi raccomando munitevi di orologi e, monitorate l’ora delle fine e l’inizio tra una contrazione all’altra!

In seguito, si verifica poi la rottura delle membrane, meglio conosciuta come “la rottura delle acque”, liquido amniotico che fino a prima, ha protetto per questi nove mesi il vostro bambino. Non vi spaventate, ma avrete proprio la sensazione di fare la pipì nelle mutande!

Ora è giunto il momento di andare in ospedale quindi, senza troppa fretta, preparate le vostre cose e avvisate chi dovete e via verso l’ospedale. 

Le contrazioni incominceranno ad essere sempre più frequenti è regolari, inutile mentirvi, ma anche più dolorose. 

Seconda regola d’oro: Niente panico! Ricordate i mille discorsi e gli esercizi sulla respirazione? Ora, dovete metterli in pratica. In questi casi non serve agitarsi, ma occorre molta concentrazione e un pizzico d’astuzia.

Riposare tra una contrazione all’altra, è quello che serve per non arrivare troppo stanche alla fase espulsiva.

Ormai saranno passate delle ore e sarete quindi arrivate nella fase del travaglio attivo, ciò vuol dire che ci siamo quasi.

Cercate di avere al vostro fianco qualcuno che vi sappia tranquillizzare, che vi sostenga e che sia capace d’incoraggiarvi. Che sia vostra madre, vostro marito, o chi che sia, pesate solo al vostro benessere. 

Una volta raggiunti i 9/10 cm di dilatazione, dalla sala travaglio vi sposteranno in sala parto, ciò vuol dire che siete pronte! Armatevi quindi di forza e coraggio perché qui dovrete iniziare a spingere con tutte le vostre forze. L’ostetrica sarà lì con voi e vi seguirà passo per passo, in quest’avventura ardua ma con un finale meraviglioso.

Terza regola D’oro: ricordatevi che anche il vostro bambino collabora con voi, facendosi strada da solo, e che insieme state contribuendo a rendere possibile il vostro incontro.  

Fase finale, l’ultimo urlo della mamma viene susseguito dal pianto del suo bambino, quel pianto meraviglioso che sa di Vita.

Il nuovo arrivato viene poggiato sul grembo della sua mamma, mentre viene reciso il cordone ombelicale, l’incontro perfetto è così avvenuto. Il momento tanto atteso è giunto al termine. Brava mamma e Benvenuto al suo piccolo bebè!

Serena Tizzano

Serena Tizzano

Serena Tizzano, classe 1985, Scrittrice, Sceneggiatrice, Volontaria della Croce Rossa e soprattutto Mamma. Vivo la vita sfruttando ogni possibilità per essere felice. Il mio motto è: vivi intensamente e fallo bene.

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