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Voglio una vita equilibrata!

Una vita sana ed equilibrata, non mi sembra di essere pazza, ho solo deciso di star bene, che male c’è?

Chi mi legge sa che sono molto attenta alle tematiche sociali: sono anni che combatto contro gli stereotipi, lavoro con persone con disabilità, oltre ai miei articoli letterari ci sono quelli femministi e, ultimamente, il mio lato ecologista e salutista emerge sempre di più.

Per questo ho deciso di iniziare delle piccole mini-guide per condurre una vita sana, equilibrata e naturale.

Vi ricordo il primo appuntamento: Pranzi fuori casa? Impariamo ad essere ecologici, è semplice!

Per far capire bene il senso delle mie parole, apro una piccola parentesi.

Negli ultimi anni l’incessante andare della vita, i ritmi frenetici tra lavoro e università, l’ansia degli esami, i cambi sentimentali repentini; hanno molto inciso sul mio status vivendi, ciò si è complicato essendo circondata da persone che mi dicevano “ma stai tranquilla, devi stare serena, è solo l’ansia, il tuo problema è che vuoi fare troppe cose”.

Sì, vero, io sono un treno senza freni, corro e amo correre, amo la mia vita impegnata, appena sono in stallo mi sento stretta, sento la necessità di dover andare.

Però, col senno di poi e dopo svariate visite mediche, ho constatato che, sì, probabilmente l’ansia e lo stress determinano molto sul mio stato di salute, ma non erano gli unici fattori.

Anche se ho sempre condotto uno stile di vita molto equilibrato e un’alimentazione varia, però c’erano degli alimenti che non fanno bene al mio corpo e, molto spesso, si nascondono in prodotti industriali, che, teoricamente non fanno male.

Mi si è aperto un mondo, che già conoscevo ma che ho imparato a comprendere meglio, essendoci dentro. Ho capito cosa significa dover eliminare degli alimenti dalla propria dieta e ciò comporta, spesso, a far attenzione ad ogni piccolo cavillo.

Parlando poi con persone celiache, intolleranti al lattosio, alle uova et similia mi sono accorta di quanto sia difficile vivere circondata da persone menefreghiste, che si ingozzano con cibi confezionati, fast-food, prodotti industriali e non provano nemmeno minimamente a capire le difficoltà degli altri.

Perciò mi sono chiesta, perché non scriverne?

A lavoro, con i colleghi universitari, in famiglia, con gli amici sono in bilico tra chi mi stima e mi invidia per la mia scelta e chi, invece, mi critica perché mi prendo troppo sul serio.

Come se decidere di avere una vita equilibrata e sana fosse una cosa da pazzi!

Che poi cosa c’è di strano, io ancora non l’ho capito.

Ho deciso di fare attività fisica almeno tre volte la settimana, di prendermi delle pause durante la giornata, di concedermi delle letture settimanali per staccare la spina ed evitare di stare attaccata al cellulare, praticare yoga ogni giorno, di seguire una dieta varia ed equilibrata, cucinare a casa e di portare con me il cibo, di utilizzare quanta più materia prima possibile, quanto più biologica e a chilometro zero, di evitare gli sprechi, inventare ricette che mi permettano di avere i miei momenti dolci e salati, così da non prendere troppo male queste mancanze.

In fondo la fantasia è sempre stata la mia arma preferita.

Non mi venite a dire che non avete tempo, quello si trova, per tutto, ve lo dice una che a casa ci sta pochissime ore la settima, basta imparare a gestirlo e a gestirsi.

In questo articolo, infatti, mi voglio soffermare proprio su questo.

Il mio consiglio principale è quello di imparare ad usare l’agenda, di segnare tutti gli impegni della settimana e organizzare anche il tempo libero.

Inserire prima di tutto gli impegni di lavoro e di studio, quelli che per forza di cose non dipendono da noi ma dagli orari che ci vengono imposti.

Poi, dopo aver completato tutta la settimana: interroghiamoci, su cosa? Sul nostro orologio biologico, preferiamo la mattina o la sera? Io, ad esempio, sono una persona molto carica di mattina che, però, verso sera, tende a scaricare le proprie energie, soprattutto mentali.

Perciò ho deciso di pianificare le attività più mentali, come lo studio e la scrittura, verso la mattina e il primo pomeriggio e quelle più fisiche e di svago, come lo sport e la lettura, la sera. Una persona più “notturna”, invece, potrebbe fare l’esatto contrario, proprio per non rinunciare a nulla.

Dopo però bisogna capire come inserire tutto nei vari impegni e come incastrare alla perfezione tutti i tasselli.

Personalmente ho molti più impegni “standardizzati”, nel senso che mi sono imposti da altri, nella prima parte della settimana e, soprattutto, in tarda mattinata o nel pomeriggio. Per questo ho deciso di anticipare almeno per la prima parte della mattinata le sveglie, così da recuperare tempo per lo studio e, invece, preparare tutto la sera, anche il pranzo, i vestiti, le borse; così da avere tutto sotto controllo e riuscire a ritagliarmi il tempo per studiare, fare sport, svagarmi, anche in settimana.

Mentre nel fine settimana, ho scelto di avere degli orari più liberi e di dedicarmi all’organizzazione della settimana seguente, così da non dover correre dietro al tempo.

Riuscendo a dedicare una buona fetta del fine settimana anche alla sfera sentimentale, non restando sfinita, senza forze né voglia di vedere le persone care.

Così facendo sono riuscita a trovare un equilibrio e a stare veramente bene.

Ricordiamoci sempre che la vera risposta possiamo trovarla solo noi stessi, sia facendosi aiutare da competenti nel loro mestiere, non affidandoci alle voci di corridoio, che circondandosi di persone che fanno star bene e ci aiutano a capire quale sia la scelta più saggia per noi.

Spero di esservi di aiuto con queste piccole guide, per questa volta ho deciso di essere più sentimentale, avevo bisogno di farvi capire l’importanza del messaggio, dalla prossima volta passeremo al pratico, tante curiosità e ricette sono in lista per voi.

Federica Auricchio

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Federica Auricchio

Sono Federica Auricchio e mi definisco Napoletana dalla nascita, perché nel mio sangue ribollono la musica, la poesia, la bellezza, il comunismo e la felicità. Filologa da un paio di anni combatto le discriminazioni sociali con il sorriso e la penna, amo seminare in campi incolti perché è bello, poi, veder germogliare fiori rari.
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