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Mitridate VI

Nato intorno al 132 a.C.; morto a Panticapeo nel 63 a. C.

Figlio di Mitridate V, salì al potere intorno al 111 a.C. dopo essersi sbarazzato del fratello e della madre. Mitridate VI il Grande viene ricordato negli annali storici come uno dei più grandi avversari di Roma.

Partendo dal suo regno nel Ponto, espanse il suo regno prima ad est e poi in Asia Minore, fino ad attaccare i romani nelle cosiddette “guerre mitridatiche”.

A quei tempi il modo più comune di uccidere potenti e regnanti era tramite l’uso del veleno. Mitridate, temendo ciò, iniziò ad ingerirne piccole quantità ogni giorno, diventando infine immune a molti di essi. Il fato volle, però, che alla fine del suo regno, questa immunità gli si ritorse conto: accerchiato da uomini dei romani, rimasto solo e senza via d’uscita tentò di uccidersi con il veleno, ma essendone immune dovette ricorrere ad altri sistemi più dolorosi.

La parola mitridatico in medicina sta ad indicare un trattamento che prevede la somministrazione di sostanze velenose al fine di indurre il corpo a creare delle adeguate resistenze.

La Redazione

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